ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04311

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 368 del 08/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: GUIDESI GUIDO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 08/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SALTAMARTINI BARBARA LEGA - SALVINI PREMIER 08/07/2020
GALLI DARIO LEGA - SALVINI PREMIER 08/07/2020
ANDREUZZA GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 08/07/2020
BINELLI DIEGO LEGA - SALVINI PREMIER 08/07/2020
COLLA JARI LEGA - SALVINI PREMIER 08/07/2020
DARA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 08/07/2020
PETTAZZI LINO LEGA - SALVINI PREMIER 08/07/2020
PIASTRA CARLO LEGA - SALVINI PREMIER 08/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 08/07/2020
Stato iter:
09/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/07/2020
Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 09/07/2020
Resoconto MORANI ALESSIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 09/07/2020
Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/07/2020

SVOLTO IL 09/07/2020

CONCLUSO IL 09/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04311
presentato da
GUIDESI Guido
testo di
Mercoledì 8 luglio 2020, seduta n. 368

   GUIDESI, SALTAMARTINI, GALLI, ANDREUZZA, BINELLI, COLLA, DARA, PETTAZZI e PIASTRA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   nelle ultime settimane le associazioni dei produttori e dei concessionari del comparto automotive hanno denunciato la grave crisi che il settore sta attraversando a causa dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, prevedono perdite per 14 miliardi di euro nel 2020 e il ritorno a volumi «normali» di domanda soltanto a metà 2021;

   gli effetti del prolungato lockdown e il conseguente crollo del mercato rischia di far chiudere almeno uno su cinque degli attuali concessionari auto e c'è una previsione ancor più catastrofica secondo cui le chiusure potrebbero raddoppiare. Non sono allarmi generici che vengono da una categoria, ma stime basate sull'analisi dei bilanci delle aziende del settore, che attendono per il 2020 una contrazione di fatturato del 38 per cento per le auto nuove, del 27 per cento per l'usato e del 18 per cento per il post vendita, cifre queste che rendono ancor più giustificata la scelta di rafforzare gli incentivi alla rottamazione;

   tale misura, tuttavia, pur rappresentando un importante segnale di attenzione all'intero comparto, non appare oggi sufficiente per far fronte alle ingenti perdite subite negli ultimi mesi dagli operatori del settore che chiedono iniziative più incisive di politica industriale e di sostegno al mercato;

   in Francia, ad esempio, il Governo ha varato un piano da 8 miliardi di euro, tutti per il settore automotive, con interventi strutturali per il rilancio dell'intera filiera produttiva e questa appare oggi l'unica via da seguire, perché anche l'imprenditoria italiana possa scrollarsi di dosso il ruolo di fanalino di coda in Europa –:

   quali iniziative intenda adottare per avviare un piano di rilancio del comparto automotive, con uno sguardo attento anche al settore dei veicoli commerciali leggeri e pesanti, per i quali non sono ad oggi previste specifiche agevolazioni e le cui vendite si sono drasticamente ridotte a causa della crisi in atto.
(5-04311)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 9 luglio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-04311

  Gli Onorevoli interroganti correttamente richiamano la grave crisi che la pandemia da Sars-Cov-2 ha determinato sul settore automotive.
  Nel rispondere ai quesiti posti, non posso che fare riferimento a quanto illustrato anche dal Ministro Patuanelli ieri nella seduta di Question Time che si è svolta in Aula Camera.
  Già il Ministro ha ricordato come la grave crisi conseguente all'epidemia da Sars-Cov-2 si innesta in una fase di grande trasformazione del settore, che aveva già fatto emergere la necessità di riconvertire le produzioni verso modelli elettrici e a basse emissioni. Il lockdown dunque ha fatto registrare una diminuzione delle immatricolazioni pari al 50,7 per cento in meno rispetto al corrispondente periodo del 2019.
  Il Governo ha rilevato e sta intervenendo anche su quelli che ritiene ulteriori profili di criticità per il comparto: da una parte, il rischio di resourcing, ossia il rischio che, in questa fase pandemica, le forniture italiane di aziende costruttrici estere siano sostituite dalle forniture di operatori domestici; dall'altra, la minaccia di operazioni predatorie del patrimonio tecnologico derivante dalle difficoltà contingenti di cassa. A questo secondo rischio, il Governo ha posto rimedio anche tramite il rafforzamento della normativa sul cosiddetto golden power.
  Ad ogni modo, l'automotive era considerato un settore di prioritaria attenzione da parte del Governo già prima della crisi pandemica, come testimoniato dall'istituzione, presso il Ministero dello sviluppo economico, del Tavolo Automotive, suddiviso in tre gruppi di lavoro, dedicati rispettivamente a:
   il sostegno alla domanda di mezzi di trasporto orientati sui nuovi standard tecnologici energetici e di mobilità sostenibile;
   il supporto per lo sviluppo delle reti infrastrutturali;
   il sostegno all'offerta di mobilità e alla transizione tecnologica della filiera.

  In coerenza con i lavori del Tavolo, si sono posti gli incentivi inseriti negli interventi legislativi pre-Covid:
   con Legge di Bilancio 2020 è stato approvato il Piano Transizione 4.0 il quale ha rinnovato la disciplina degli incentivi fiscali del precedente piano «Impresa 4.0», trasformando lo strumento agevolativo da una maggiorazione del costo fiscale ai fini dell'ammortamento a un credito d'imposta, rendendo con ciò la misura fruibile anche per le imprese che a fine anno non conseguiranno un utile di bilancio. Le imprese che intendono ammodernare e innovare possono infatti compensare fino al 40 per cento del costo dei macchinari acquistati;
   sempre con Legge di Bilancio 2020 si sono previste ulteriori misure in materia di green mobility, atte a favorire il rinnovo degli autoveicoli a disposizione delle pubbliche amministrazioni, soprattutto attraverso l'acquisto o il noleggio di veicoli ad energia elettrica o ibrida o alimentati ad idrogeno (articolo 1, commi 107-109 della legge n. 160 del 2019);
   l'estensione dell'Ecobonus prevista nel Decreto Milleproroghe (decreto-legge n. 162 del 2019, convertito con modificazioni dalla legge n. 8 del 2020);
   il Decreto Fiscale ha previsto invece misure di rottamazione dei veicoli adibiti al trasporto merci (articolo 53 del decreto-legge n. 124 del 2019, convertito con modificazioni dalla L. n. 157 del 2019).

  Tra le misure prese a sostegno del settore dopo il lockdown, ricordo in particolare quelle del Decreto Rilancio (decreto-legge n. 34 del 2020):
   è stato incrementato il fondo per l'acquisto di autoveicoli a basse emissioni di CO2 g/km: 100 milioni di euro per l'anno 2020 e 200 milioni di euro per l'anno 2021 (articolo 44);
   sono stati stanziati 20 milioni di euro per la realizzazione del «Centro nazionale per la ricerca, rinnovazione e il trasferimento tecnologico nel campo della mobilità e dell'automotive» con sede a Torino (articolo 49). Il centro svolgerà inoltre una funzione di test before invest, anche attraverso la realizzazione di linee pilota sperimentali per la dimostrazione di tecniche di produzione e per la sperimentazione di nuove forme di mobilità, non solo con riferimento all'auto elettrica ma anche alla guida autonoma e allo sviluppo di applicazioni dell'intelligenza Artificiale.

  Sul punto, ricordo che, durante la conversione del Decreto Rilancio, è stato approvato un emendamento che prevede incentivi per le persone fisiche e giuridiche che acquistano in Italia dall'1 agosto 2020 al 31 dicembre 2020 un veicolo nuovo di fabbrica, con o senza contestuale rottamazione.
  In conclusione, dunque, rappresento che l'automotive è un settore di prioritaria attenzione di questo Governo, che adotterà ogni iniziativa, anche normativa, utile a garantire il suo rilancio, con sguardo prospettico alla transizione verso una mobilità eco-sostenibile.