ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03694

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 312 del 26/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: COSTANZO JESSICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 26/02/2020
Stato iter:
15/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/07/2020
Resoconto PUGLISI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 15/07/2020
Resoconto COSTANZO JESSICA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/02/2020

DISCUSSIONE IL 15/07/2020

SVOLTO IL 15/07/2020

CONCLUSO IL 15/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03694
presentato da
COSTANZO Jessica
testo di
Mercoledì 26 febbraio 2020, seduta n. 312

   COSTANZO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   Alpitel è un'azienda che si occupa di installazioni di telecomunicazioni, progettazione, sviluppo e realizzazione di impianti di segnalamento e sicurezza ferroviari e autostradali, nonché soluzioni IoT, cloud, big data;

   in tutto Alpitel conta circa 600 dipendenti in Italia, distribuiti negli stabilimenti di Piemonte, Liguria e Lazio, di cui 180 lavorano a Moncalieri;

   fondata nel 1950 con il nome di Ilcet, al 31 dicembre 2018 Alpitel aveva, stando a quanto riportato da Adnkronos in data 28 agosto 2018, un valore della produzione di poco superiore ai 131 milioni di euro in un anno chiuso con un rosso di 3,5 milioni;

   poiché l'azienda versava in condizioni economiche precarie, a luglio 2019 è stata venduta alla Psc, realtà che si occupa di cantieri navali, ferroviari e autostradali;

   il gruppo Psc, di proprietà della famiglia Pesce, secondo quanto scrive Il Sole 24 Ore, ha acquisito la storica azienda per implementare la sua attività nel settore delle telecomunicazioni;

   secondo quanto riportato da Tuttosoldi in data 23 settembre 2019, in Psc c'è una partecipazione pubblica di Fincantieri per una quota del 10 per cento e di Cassa depositi e prestiti, attraverso Simest, per una quota del 9,6 per cento;

   come riportato da Repubblica Torino in data 13 dicembre 2019, la nuova proprietà, senza presentare un vero piano industriale, ha annunciato 100 licenziamenti tra i 600 addetti di Alpitel in tutta Italia;

   il taglio incide pesantemente sul Piemonte: gli esuberi pianificati a Nucetto sono 29, altri 32 ricadono sulla sede di Moncalieri, dove lavorano in 180;

   i lavoratori Alpitel di Moncalieri e degli altri stabilimenti del Piemonte, Liguria e Lazio hanno dichiarato l'11 febbraio 2020 otto ore di sciopero con un presidio sotto la sede del Ministero del lavoro e delle politiche sociali di Roma;

   i sindacati hanno chiesto che Alpitel apra alla possibilità dei contratti di solidarietà in luogo del taglio occupazionale, in modo da rilanciare un piano di sviluppo futuro degli stabilimenti;

   quali iniziative il Governo intenda assumere per tutelare l'occupazione dei lavoratori dichiarati in esubero, anche considerando la partecipazione pubblica in Psc che ha acquisito Alpitel.
(5-03694)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 15 luglio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-03694

  In merito al quesito posto dall'Onorevole interrogante si rappresenta quanto segue.
  È noto che l'Alpitel, azienda che si occupava di impianti di rete e di telecomunicazioni integrate e che contava circa 600 dipendenti in Italia, distribuiti nelle sedi aziendali del Piemonte, della Liguria e del Lazio, a causa di condizioni economiche sfavorevoli è stata venduta alla Psc, società che si occupa, invece, di cantieri navali, ferroviari ed autostradali e nel cui assetto societario vi è una partecipazione pubblica di Fincantieri, per una quota del 10 per cento, e di Cassa depositi e prestiti per una quota del 9,6 per cento.
  È noto, altresì, che la società che è subentrata nella gestione degli stabilimenti dell'Alpitel, omettendo la presentazione di un piano aziendale, aveva annunciato 100 licenziamenti tra i 600 addetti in tutta Italia e che tale taglio avrebbe avuto quali destinatari i lavoratori delle sedi aziendali allocate nella regione Piemonte.
  Al riguardo, si rende noto che in data 2 marzo 2020 presso la Direzione Generale competente del Ministero che rappresento si è tenuto un incontro tra i vertici aziendali e le organizzazioni sindacali dei lavoratori per l'espletamento della fase amministrativa della procedura di licenziamento collettivo, avviata dalla Società in data 19 dicembre 2019.
  All'esito dell'incontro, le Parti hanno sottoscritto un verbale di accordo avente ad oggetto il licenziamento di un numero massimo di 80 lavoratori dichiarati in esubero, individuati sulla base dei criteri della non opposizione al licenziamento e del raggiungimento dei requisiti per il trattamento pensionistico anticipato o di vecchiaia.
  Contestualmente, le Parti hanno concordato il ricorso, da parte della Società, al trattamento straordinario di integrazione salariale (CIGS) per la causale di contratto di solidarietà di tipo difensivo, ai sensi dell'articolo 21, comma 1, lettera c) e comma 5, del decreto legislativo n. 148 del 2015 e degli articoli 3 e 4 del decreto ministeriale n. 94033 del 2016. Nello specifico, il trattamento di CIGS avrà una durata pari a 24 mesi, con decorrenza 9 marzo 2020-8 marzo 2022 e interesserà un numero massimo di 219 lavoratori.