ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00873

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 76 del 05/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: FERRI COSIMO MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOTTI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2018
DI GIORGI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2018


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 05/11/2018
Stato iter:
21/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/02/2019
Resoconto MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 21/02/2019
Resoconto FERRI COSIMO MARIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/11/2018

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/01/2019

DISCUSSIONE IL 21/02/2019

SVOLTO IL 21/02/2019

CONCLUSO IL 21/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00873
presentato da
FERRI Cosimo Maria
testo di
Lunedì 5 novembre 2018, seduta n. 76

   FERRI, LOTTI e DI GIORGI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il 12 agosto 2017 a Lloret de Mar, una località balneare sulla costa di Barcellona, Niccolò Ciatti, un giovane 22enne di Scandicci, provincia di Firenze, veniva ucciso a calci e pugni in una discoteca; il decesso avveniva dopo che il giovane era rimasto in coma per un giorno in un ospedale di Girona, città della Catalogna;

   la polizia spagnola arrestava tre giovani ceceni di 20, 24 e 26 anni, fuggiti dopo il pestaggio ma subito fermati sul lungomare; uno dei tre ragazzi, che dai filmati risulta aver sferrato il colpo mortale, si trova attualmente in carcere a Girona in attesa dell'inizio del processo, mentre gli altri due sono stati arrestati e poi rilasciati, ma risultano ancora indagati per concorso in omicidio volontario;

   non si conoscono ancora i motivi della colluttazione e la magistratura spagnola deve ancora interrogare due funzionari del comune di Lloret de Mar sulla regolarità delle autorizzazioni alla discoteca;

   la città metropolitana di Firenze ha annunciato che intende costituirsi parte civile nel processo;

   il processo dovrebbe iniziare in Spagna nei primi mesi del 2019 alla presenza di una giuria popolare, ma non si conosce ancora la data di inizio precisa;

   non bastano, secondo gli interroganti, le recenti rassicurazioni del Ministro della giustizia che ha garantito la massima attenzione e l'impegno da parte del Governo spagnolo sulla vicenda;

   occorre dare risposte immediate alla famiglia Ciatti, che, dopo oltre un anno dalla morte di Niccolò, non ne ha ancora ricevute. Serve chiarezza e accelerare il prosieguo del procedimento allo scopo di garantire lo svolgimento di un giusto processo, per ottenere verità e giustizia sui fatti e accertare le responsabilità;

   infine, è fondamentale garantire la sicurezza e la tutela di tutti i giovani italiani che ogni anno si recano in vacanza all'estero –:

   se il Governo sia a conoscenza dell'evoluzione delle indagini e del procedimento in corso e quali iniziative intenda adottare, per quanto di competenza, per fare chiarezza sui fatti e dare giustizia a Niccolò e ai suoi familiari.
(5-00873)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 febbraio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00873

  Come noto, Niccolò Ciatti è deceduto presso l'Ospedale di Girona in Spagna il 13 agosto 2017, dopo essere stato ricoverato la notte precedente in condizioni disperate come conseguenza di una brutale aggressione subita in una discoteca della località turistica di Lloret de Mar. La salma del giovane connazionale è stata rimpatriata il 18 agosto 2017.
  Il presunto responsabile del pestaggio è stato individuato in un cittadino russo di origine cecena, il quale è stato fermato la mattina successiva dalle locali Autorità di Polizia insieme a due altre persone sempre di nazionalità russa, queste ultime successivamente rilasciate. Egli permane a tutt'oggi in stato di custodia cautelare in attesa del processo a suo carico innanzi la Corte di Appello di Girona. Gli altri due giovani sono rientrati a Strasburgo, dove risiedono, con il divieto di lasciare il territorio dell'Unione europea.
  Dal punto di vista processuale si è ancora nella fase istruttoria, che dovrebbe terminare entro il prossimo mese di febbraio. Durante tale fase sono state effettuate le rogatorie internazionali necessarie ad ottenere le deposizioni dei testi residenti all'estero.
  Ad una successiva «fase intermedia», nel corso della quale le parti presenteranno al giudice le loro richieste definitive, seguirà il dibattimento innanzi alla Corte di Appello di Girona, previsto svolgersi entro il primo semestre del 2019. In tale fase – data la fattispecie di reato contestata (omicidio doloso) – è prevista la presenza di una giuria popolare che, in autonomia dai magistrati, dovrà deliberare sulle responsabilità in capo agli indagati.
  Il caso del giovane connazionale Niccolò Ciatti è stato seguito sin dal suo insorgere con la massima attenzione dal Consolato Generale a Barcellona e dall'Ambasciata a Madrid in stretto raccordo con la Farnesina.
  La Rappresentanza consolare, in particolare, si è adoperata per prestare ai congiunti del Signor Ciatti ogni possibile assistenza nelle fasi successive al decesso del connazionale e per far sì che il rientro del feretro avvenisse nel più breve tempo possibile. Il nostro Consolato Generale si è fatto carico delle spese per la traslazione e per i biglietti aerei che hanno consentito ai genitori di giungere a Barcellona per riaccompagnare la salma del congiunto in Italia.
  Il Governo italiano ha già sollevato la questione a livello di Ministri degli esteri e della giustizia, esprimendo il profondo dolore per quanto accaduto e chiedendo – nel pieno rispetto per l'indipendenza della magistratura spagnola – di fare il possibile perché i responsabili della morte del ragazzo fossero presto giudicati e condannati.
  Nel novembre scorso l'Ambasciatore in Spagna, ha incontrato il Fiscal General del Estado mentre da ultimo il Ministro della giustizia Bonafede ha inviato alla collega spagnola una lettera per sensibilizzarla su uno svolgimento rapido del procedimento penale, che consenta di fare piena luce sulle cause del decesso del giovane Niccolò e di infliggere ai responsabili del tragico evento la giusta punizione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

omicidio

arresto

magistrato non professionale