ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00767

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 66 del 18/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: ASCANI ANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 18/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 18/10/2018
Stato iter:
24/01/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/01/2019
Resoconto VACCA GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
 
REPLICA 24/01/2019
Resoconto DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/10/2018

DISCUSSIONE IL 24/01/2019

SVOLTO IL 24/01/2019

CONCLUSO IL 24/01/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00767
presentato da
ASCANI Anna
testo di
Giovedì 18 ottobre 2018, seduta n. 66

   ASCANI e DE MARIA. — Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:

   il contributo Fus (fondo unico per lo spettacolo) 2018 per il teatro comunale di Bologna è stato tagliato di 600 mila euro rispetto al 2017, in aggiunta ad un taglio di 300 mila euro sul fondo di sostegno per il risanamento;

   nel 2009 il contributo Fus assegnato su base annua al teatro comunale era di circa 15 milioni di euro, mentre oggi questo contributo si assesta, dopo meno di 10 anni, a 8,5 milioni di euro, con una decurtazione che si avvicina al 50 per cento;

   a fronte di questo taglio, si è sopperito con alcune operazioni lungimiranti che ad oggi permettono al teatro di stare in piedi e offrire una produzione di qualità internazionale, che nulla ha da invidiare ai grandi teatri europei. Prova ne è l'inaugurazione della stagione 2019 del teatro con il Trovatore per la regia di Robert Wilson;

   in particolare vi è stato il taglio spontaneo da parte di tutti i lavoratori dei premi di produzione, per un risparmio di 1,5 milioni di euro annui, dall'anno 2011 e la riduzione del personale di 30 unità nel settore amministrativo e tecnico con un risparmio di 1,5 milioni di euro l'anno dal 2017. Vi è poi stato dal 2013 il blocco del turnover su tutto il personale e complessivamente, negli ultimi 10 anni, il personale, è sceso da circa 300 unità a 225 unità e il costo del personale, che arrivava a toccare i 17,5 milioni di euro, oggi sfiora i 13,5 milioni di euro con un risparmio di 4 milioni di euro annui;

   il comune di Bologna e la regione Emilia-Romagna, sono intervenuti, in modo assai rilevante, con contributi sia ordinari sia straordinari e conferimenti patrimoniali che hanno di anno in anno garantito la solidità gestionale e il prestigio artistico del teatro. I contributi ordinari sono passati rispettivamente da 1,5 milioni di euro a 2,5 milioni di euro per il comune e da 1,5 milioni a 3 milioni di euro da parte della regione;

   sul profilo gestionale il teatro comunale ha messo in sicurezza il suo stato patrimoniale aderendo al piano di risanamento della «legge Bray» n. 112, che ha permesso di spalmare il debito di 24,5 milioni di euro (tra i più contenuti rispetto alle fondazioni lirico sinfoniche) su un mutuo trentennale con tasso agevolato;

   le politiche di comunicazione e marketing sul pubblico sono all'avanguardia a livello nazionale, soprattutto relativamente all'accesso ai giovani. Il teatro comunale, grazie alla convenzione con l'università di Bologna che stabilisce un prezzo simbolico di soli 10 euro (per qualsiasi posto dalla platea al loggione e su qualsiasi data) a tutti gli studenti, ha aumento in maniera esponenziale la fruizione dell'opera al pubblico under 30. Sono infatti migliaia le presenze di studenti nelle varie opere. Dall'analisi dei dati di biglietteria emerge un costante aumento del pubblico con una progressiva riduzione del costo dei biglietti, intendendo la mission del teatro quale servizio al cittadino, allargando gradualmente la possibilità di partecipare all'opera a fasce meno abbienti della popolazione;

   è stato chiesto a tutti i teatri lirici di rientrare dal debito e di stabilire un pareggio strutturale di bilancio entro l'esercizio del 2018; il teatro comunale di Bologna ha fatto bene i «compiti a casa», riducendo di 4 milioni annui il costo del personale nel totale rispetto delle parti sociali, lavorando di concerto con le istituzioni locali regione e comune che hanno aumentato il contributo per sopperire alle mancanze ministeriali; è incrementato il pubblico puntando sulle nuove generazioni sono cresciuti i contributi privati che sono arrivati a 1,3 milioni di euro annui e sono stati annoverati tra i partner privati importanti marchi, come Lamborghini e Alfasigma –:

   se il Ministro sia a conoscenza di quanto sopra ricordato, relativamente al teatro comunale di Bologna e se intenda assumere iniziative in merito.
(5-00767)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 24 gennaio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-00767
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

fissazione dei prezzi

pareggio del bilancio