ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00719

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 62 del 12/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: MARTINCIGLIO VITA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRANO RAFFAELE MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2018
APRILE NADIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2018
CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2018
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2018
CASO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2018
CURRO' GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2018
GIULIODORI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2018
GRIMALDI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2018
MANIERO ALVISE MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2018
MIGLIORINO LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2018
RADUZZI RAPHAEL MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2018
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2018
RUGGIERO FRANCESCA ANNA MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2018
ZANICHELLI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2018
ZENNARO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 12/10/2018
Stato iter:
18/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/10/2018
Resoconto BITONCI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 18/10/2018
Resoconto MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 18/10/2018
Resoconto BITONCI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/10/2018

DISCUSSIONE IL 18/10/2018

SVOLTO IL 18/10/2018

CONCLUSO IL 18/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00719
presentato da
MARTINCIGLIO Vita
testo di
Venerdì 12 ottobre 2018, seduta n. 62

   MARTINCIGLIO, TRANO, APRILE, CABRAS, CANCELLERI, CASO, CURRÒ, GIULIODORI, GRIMALDI, MANIERO, MIGLIORINO, RADUZZI, RUOCCO, RUGGIERO, ZANICHELLI e ZENNARO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la legge n. 190 del 2012 afferma, nell'ambito dell'impiego pubblico, il principio generale della temporaneità degli incarichi di direzione degli uffici imponendo periodicamente la rotazione per assicurare la trasparenza e neutralità nella assegnazione e gestione degli incarichi per contrastare i fenomeni corruttivi presenti nella pubblica amministrazione;

   le linee di indirizzo per la predisposizione del piano nazionale anticorruzione, all'articolo 3, lettera c), prevedono «la definizione di criteri atti ad assicurare la rotazione dei dipendenti, in particolare dei dirigenti, nei settori particolarmente esposti alla corruzione» e, all'articolo 5, impongono che le pubbliche amministrazioni, nell'adottare il proprio piano triennale, individuino le attività più esposte al rischio di corruzione e prevedano «l'adozione di adeguati sistemi di rotazione del personale addetto alle aree a rischio, con l'accortezza di mantenere continuità e coerenza degli indirizzi e le necessarie competenze delle strutture (...) per evitare che possano consolidarsi delle rischiose posizioni “di privilegio” nella gestione diretta di certe attività correlate alla circostanza che lo stesso funzionario si occupi personalmente per lungo tempo dello stesso tipo di procedimenti e si relazioni sempre con gli stessi utenti»;

   posto che con la disciplina «anticorruzione» il legislatore, manifestando disfavore verso la prolungata permanenza dei dirigenti pubblici negli incarichi conferiti, ha ribadito l'operatività del principio della temporaneità degli incarichi di direzione degli uffici e la loro rotazione anche per quelli di segreteria delle commissioni tributarie non dirigenziali, a maggior ragione la suddetta rotazione andrebbe assicurata ai dirigenti delle commissioni tributarie che garantiscono con la loro attività la corretta gestione e definizione delle controversie tributarie, con effetti diretti sulle entrate erariali e sul singolo contribuente;

   ciò consentirebbe al dirigente generale di espletare la propria attività in conformità ai princìpi di imparzialità e di buon andamento dell'azione amministrativa (articolo 97 della Costituzione) in settori, come quello delle finanze e tributario, particolarmente esposti alla corruzione;

   la Corte dei conti ha chiarito che se gli incarichi di funzioni dirigenziali sono rinnovabili, per il principio di rotazione non possono superare una ragionevole durata, essendo illegittimo prolungarli per anni o di fatto a vita;

   agli interroganti risulta che, contrariamente a quanto prescrive la legge non siano mai stati fatti interpelli per la rotazione dei dirigenti delle commissioni tributarie –:

   se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative per accertare se siano stati banditi interpelli per la rotazione della figura del dirigente delle commissioni tributarie e, in caso negativo, quali iniziative di competenza intenda assumere per sanare la violazione del principio della obbligatoria rotazione.
(5-00719)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-00719

  Si fa riferimento all'interrogazione, con la quale si chiede al Ministro dell'economia e delle finanze di accertare se siano stati banditi interpelli per la rotazione della figura del dirigente delle Commissioni tributarie e quali iniziative intenda intraprendere per sanare l'eventuale violazione del principio della obbligatoria rotazione.
  Al riguardo, in via preliminare, si rappresenta che il numero complessivo delle Commissioni tributarie è pari a 124, di cui 21 Commissioni regionali e 103 Commissioni provinciali.
  Sulla base delle vigenti disposizioni organizzative del Ministero, le posizioni dirigenziali previste sono 17, di cui 15 di Commissioni regionali, alle quali si aggiungono le Commissioni provinciali di Roma e di Napoli.
  Pertanto, circa l'80 per cento degli Uffici è retto da personale non dirigenziale, per il quale sono state previste misure volte a garantire la rotazione degli incarichi mediante l'introduzione di procedure di interpello aperte a funzionari del Ministero nonché di altre Amministrazioni ai fini dell'attribuzione della funzione, oltre che l'introduzione di limiti al numero di rinnovi.
  La procedura di interpello per l'attribuzione di incarichi non dirigenziali di Direttore degli Uffici di Segreteria prevede una apposita clausola secondo cui «i candidati che hanno consecutivamente rivestito nei sei anni precedenti l'incarico di direttore di ufficio di segreteria di una commissione tributaria non possono presentare domanda per la medesima commissione tributaria» risultando così assicurato il principio generale della temporaneità degli incarichi e della loro rotazione.
  Il conferimento degli incarichi dirigenziali per le commissioni tributarie, è del resto soggetto alle ordinarie procedure di interpello, indette dall'Amministrazione, che consentono la partecipazione di tutti i dirigenti interessati.
  Ad oggi, pertanto, la titolarità della maggior parte degli incarichi dirigenziali presso le Commissioni tributarie è di durata inferiore a sei anni; cinque posizioni dirigenziali sono state riconfermate due volte e una soltanto è stata oggetto di ripetute conferme.
  Ciò premesso, si precisa ulteriormente che, ai sensi del regolamento interno del MEF (decreto ministeriale 5 agosto 2009 «Individuazione dei criteri per il conferimento, mutamento e revoca degli incarichi dirigenziali nell'ambito del Ministero dell'economia e delle finanze»), la «rotazione» rappresenta un principio generale da osservare nel conferimento degli incarichi, anche al fine di garantire la più efficace ed efficiente utilizzazione delle risorse in relazione ai mutevoli assetti funzionali ed organizzativi e ai processi di riorganizzazione e al fine di favorire lo sviluppo della professionalità dei dirigenti.
  Inoltre, come risulta dal piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2018-2010, sotto il profilo della regolazione, le strutture competenti del Ministero dell'Economia e delle Finanze hanno elaborato linee guida, da adottare con successivo provvedimento del Ministro, recante i criteri generali e la disciplina della rotazione nelle aree maggiormente esposte a rischio corruttivo, con particolare riferimento alla periodicità della rotazione, alla individuazione delle modalità di attuazione della stessa (anche al fine di programmarne l'attuazione per assicurare il rispetto dei principi di buon andamento e continuità dell'azione amministrativa) e al coordinamento della rotazione cosiddetta «straordinaria» (articolo 16, comma 1, lettera l-quater, del decreto legislativo n. 165 del 2001) con la normativa sul conferimento degli incarichi dirigenziali.
  L'iter per l'adozione delle predette linee guida è attualmente in fase avanzata di definizione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

corruzione