ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00703

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 61 del 11/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 11/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 11/10/2018
Stato iter:
24/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/10/2018
Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 24/10/2018
Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/10/2018

DISCUSSIONE IL 24/10/2018

SVOLTO IL 24/10/2018

CONCLUSO IL 24/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00703
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Giovedì 11 ottobre 2018, seduta n. 61

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la profonda crisi economica che ha colpito il Venezuela ha generato anche una grave crisi umanitaria, caratterizzata da un grande esodo verso i Paesi latini confinanti, resa ancora più pericolosa dalla carenza di beni di prima necessità come prodotti alimentari, antibiotici e altri farmaci salvavita, energia elettrica e acqua corrente;

   secondo le stime dell'Onu, sono circa 2 milioni i venezuelani scappati negli ultimi tre anni, con una media attuale di circa 5000 persone al giorno, e la sola Colombia ne ha accolti più di un milione e regolarizzato già circa 820 mila;

   in Venezuela vivono circa 140.000 italiani, che arrivano a circa 1 milione se si considerano anche i figli o i nipoti degli italiani emigrati i quali, quindi, avrebbero anche diritto alla cittadinanza italiana secondo le vigenti disposizioni di legge;

   la crisi ha aumentano sensibilmente le richieste di servizi consolari da parte dei nostri concittadini in Venezuela e dei loro discendenti per poter rientrare in Italia e sottrarsi dalla morsa della crisi;

   il 9 marzo 2018 il direttore generale per gli Italiani all'estero Luigi Vignali, in un'intervista all'Agenzia Dire, ha dichiarato che «non prevediamo di aprire nuove sedi consolari, ma aumenteremo il personale, la nuova legge di bilancio 2018 ce lo permette»;

   nella stessa intervista, il direttore Vignali ha reso noto di voler «velocizzare la concessione dei passaporti a chi vuole rientrare. Con l'ambasciata e i consolati abbiamo individuato canali rapidi soprattutto per quegli italiani che non hanno la doppia cittadinanza, e che quindi non hanno altri documenti di viaggio» e che «nel 2017 solo a Caracas abbiamo emesso 14 mila passaporti»;

   sempre nella summenzionata intervista, il direttore Vignali ha dichiarato che «lo scorso anno il Governo ha stanziato un milione e 265 mila euro, a cui si aggiunge un milione autorizzato dalla legge di bilancio 2018. Solo negli ultimi mesi del 2017 abbiamo fornito assistenza a oltre 600 famiglie» –:

   quante nuove richieste di cittadinanza italiana e di passaporti italiani siano pervenute alla struttura consolare italiana in Venezuela;

   se la struttura consolare italiana in Venezuela disponga delle risorse economiche e di organico necessarie a gestire pienamente e in tempi celeri tutte le richieste provenienti dai nostri cittadini e dai loro discendenti;

   se il Governo intenda assumere iniziative per aumentare le risorse a favore della rete consolare italiana in Venezuela.
(5-00703)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 24 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00703

  Con riferimento al quesito dell'interrogante relativo al rilascio di passaporti, si segnala che l'attività dei due Consolati di Caracas e Maracaibo è effettivamente sensibilmente aumentata per venire incontro ai disagi dei connazionali dovuti alla crisi venezuelana. In particolare, i passaporti rilasciati dal Consolato Generale a Caracas alla data del 22 ottobre 2018 sono stati 14.640, con un aumento del 45 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017. Per quanto invece riguarda il Consolato a Maracaibo, i passaporti rilasciati nel 2018 sono stati 1.471, con un aumento del 5 per cento. Si tratta di risultati importanti, tanto più alla luce delle difficoltà di organico, con 23 unità complessivamente in pianta organica nel Consolato Generale a Caracas nel 2018 e una sola persona disponibile per il settore nel Consolato a Maracaibo.
  Inoltre, nell'ottica di favorire i connazionali residenti in aree distanti dalle due citate sedi, il Vice Consolato onorario di Porlamar e l'Agenzia Consolare onoraria di Barinas (entrambi dipendenti dal Consolato Generale a Caracas) sono stati dotati di due dispositivi mobili per la rilevazione delle impronte digitali e l'invio telematico agli uffici consolari per il rilascio del passaporto. I connazionali residenti nelle predette aree possono dunque ora recarsi presso gli Uffici onorari per la richiesta di passaporto, senza affrontare il viaggio fino al Consolato di riferimento. I dati vengono successivamente inviati telematicamente al Consolato, che procede all'emissione e all'invio postale del passaporto.
  In entrambi gli Uffici consolari, oltre al sistema informatico di prenotazione on line, vengono accettate moltissime istanze presentate via e-mail o telefonicamente per casi di comprovata urgenza. Con notevole sforzo organizzativo i passaporti vengono rilasciati a vista e il Consolato Generale a Caracas ha avviato da settembre anche un sistema di apertura al pubblico nelle giornate di sabato per consentire ai connazionali ulteriori opportunità per presentare le proprie istanze.
  Quanto al settore cittadinanza, al 30 settembre 2018 sono state evase 1.051 pratiche di cittadinanza da parte del Consolato Generale a Caracas e 342 dal Consolato a Maracaibo. Si segnala inoltre che a Caracas non vi sono al momento arretrati, mentre la situazione è più difficile presso il Consolato a Maracaibo, dove ai compiti di riassorbimento dell'arretrato, trattazione degli affari correnti e copertura del relativo servizio di sportello è attualmente applicata una unità di personale. Il Consolato Generale a Caracas ha inoltre registrato 2.501 atti di nascita nei primi nove mesi del 2018 (+29 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017) e 4.579 nuove iscrizioni AIRE (+77 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017).
  In merito al potenziamento degli organici, si segnala in primo luogo che – in termini generali – la Farnesina è stata interessata nel corso dell'ultimo decennio da una pesante riduzione del personale di ruolo, che ha in particolar modo riguardato le unità appartenenti alle Aree Funzionali, ridottesi di oltre il 30 per cento rispetto al 2006. Ciò ha determinato una crescente difficoltà ad assicurare un livello di servizi adeguato alle esigenze dei cittadini e delle imprese all'estero (es. cittadinanza, visti, passaporti, sicurezza). La conseguente crescita dell'età media del personale di ruolo (che si attesta attualmente sui 56 anni) aggrava ulteriormente tale situazione, considerati l'estensione geografica della nostra rete estera e quindi il fatto che i dipendenti del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale sono chiamati a prestare servizio in aree geografiche spesso caratterizzate da rilevanti difficoltà ambientali, rischi sanitari e condizioni di sicurezza precarie. La carenza di personale necessario per il corretto funzionamento delle nostre strutture all'estero, sia sotto il profilo consolare che amministrativo-contabile, è quindi al momento preoccupante.
  Tuttavia, in controtendenza rispetto al resto delle strutture consolari in America Latina, proprio al fine di rispondere alle pressanti esigenze della numerosa collettività residente in Venezuela, l'Amministrazione si è avvalsa di misure di rafforzamento delle risorse umane per consolidare i servizi consolari in Venezuela. Si è trattato nello specifico dell'assegnazione di una unità in più per quattro mesi presso il Consolato Generale Caracas e di una unità in più per sei mesi presso il Consolato a Maracaibo; della messa in pubblicità straordinaria di un posto di «copertura prioritaria» per Caracas e di un analogo posto di «copertura prioritaria» per Maracaibo; dell'autorizzazione ad assumere quattro unità a contratto presso il Consolato Generale a Caracas e tre unità a contratto presso il Consolato di Maracaibo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica di aiuto

risorsa economica

passaporto