Legislatura: 18Seduta di annuncio: 32 del 24/07/2018
Primo firmatario: PAITA RAFFAELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/07/2018
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 23/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 19/12/2018 Resoconto COLETTO LUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE) REPLICA 19/12/2018 Resoconto PAITA RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/07/2018
DISCUSSIONE IL 19/12/2018
SVOLTO IL 19/12/2018
CONCLUSO IL 19/12/2018
PAITA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
nel corso delle ultime settimane il quotidiano Il Secolo XIX ha pubblicato una interessantissima inchiesta sul sistema sanitario della Liguria evidenziandone una serie di criticità per quanto concerne strutture e servizi erogati ai cittadini;
particolare sorpresa nella opinione pubblica ha destato il fenomeno crescente della emigrazione sanitaria;
in base alle stime riportate anche a mezzo stampa il fenomeno della migrazione sanitaria nel solo 2016 è costato 60 milioni di euro, una cifra che si teme sia cresciuta nel corso del 2017;
rispetto alla data di ingresso della giunta regionale di centrodestra a guida del presidente Toti nell'anno 2015 oggi il disavanzo sanitario risulta essere cresciuto e avere superato il tetto dei 100 milioni di euro;
una esposizione debitoria non arginata né dall'aumento dell'irpef a carico dei cittadini, né dall'aumento delle risorse destinate alla Liguria nell'ambito del riparto del fondo sanitario nazionale che rischia di pregiudicare una serie di servizi per i cittadini;
carenze di personale medico e non, ridimensionamento dei servizi, criticità delle strutture, allungamento delle liste di attesa, aumento della spesa privata e verso il privato, sono solo alcune delle voci del malessere della sanità pubblica ligure che preoccupa i cittadini e che smentisce quelli che l'interrogante giudica i proclami della giunta Toti che parlava di sanità a chilometro zero –:
se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative intenda attivare, nell'ambito delle proprie competenze, per verificare lo stato di accessibilità dei cittadini al servizio sanitario pubblico in Liguria e la qualità dei livelli essenziali di assistenza;
quali misure intenda promuovere per frenare la migrazione sanitaria e ridurre le liste di attesa.
(5-00216)
La tematica in esame è disciplinata dal «Piano nazionale di governo delle liste di attesa PNGLA 2010-2012» recepito da tutte le regioni.
La regione Liguria ha recepito il PNGLA e ha adottato il relativo Piano regionale, impegnandosi a garantire tempi di attesa congrui ai pazienti liguri mediante una maggiore appropriatezza della domanda ed una migliore organizzazione dell'offerta.
In esito alle verifiche effettuate dal Ministero della salute ai fini dell'accesso al maggiore finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, risultano persistere alcune criticità nella regione Liguria nel rendere pienamente operativi i flussi informativi per l'invio dei dati relativi a determinate prestazioni oggetto di monitoraggio.
Questo aspetto è particolarmente importante per il nuovo Piano di Governo delle liste di attesa PNGLA 2018-2020, la cui stesura è curata da un Tavolo tecnico attivato presso il Ministero della salute.
Inoltre, il nuovo Piano conferma gli obblighi di indicare chiaramente sulla prescrizione il codice della classe di priorità, il quesito diagnostico e le prime visite o gli accessi successivi.
Il nuovo Piano sottolinea l'esigenza della gestione trasparente delle agende di prenotazione e raccomanda la messa in atto di procedure di verifica dell'appropriatezza e congruità prescrittiva.
Per gli aspetti di competenza regionale, l'Assessore alla Sanità della regione Liguria ha precisato quanto segue.
Il bilancio negativo della mobilità nell'ultimo decennio in Liguria ha mostrato un incremento, più spiccato nel periodo dal 2008 al 2012, quando ha raggiunto e superato i 60 milioni di euro, mostrando una crescita del 75 per cento in quattro anni.
Negli anni successivi la crescita ha avuto un rallentamento ed il bilancio negativo si è stabilizzato su valori inferiori a 70 milioni di euro (dato 2016).
La riconfigurazione dell'assetto organizzativo dell'offerta sanitaria mediante il Dipartimento Interaziendale Regionale (D.I.A.R.) quale strumento di presa in carico e di governo del percorso del paziente, ha avuto i primi effetti anche sulla mobilità passiva.
In particolare, il miglioramento dell'offerta sanitaria e dell'appropriatezza dell'erogazione ha portato ad una riduzione importante, nel corso del 2017, della mobilità passiva rispetto all'anno precedente sia in ambito neurologico, con una riduzione superiore a euro 800.000, sia in area cardiovascolare (riduzione superiore a euro 1.300.000).
Per quanto riguarda le liste d'attesa, la riforma ligure propone un nuovo disegno organizzativo: oggi il sistema di governo con un Centro Unico di Prenotazione Regionale si caratterizza per due livelli di presa in carico dell'assistito.
Il primo, con un canale di accesso, per il Medico di Medicina Generale o il paziente, unico dal punto di vista regionale, prevede la disponibilità di agende pubbliche e prenotabili da ogni parte della regione.
Il secondo è caratterizzato dalla presa in carico dell'assistito da parte delle strutture che gestiscono le prestazioni specialistiche.
Tali sistemi di prenotazione delle prestazioni specialistiche favoriscono l'erogazione delle stesse nel rispetto dei termini temporali previsti dalle classi di priorità prescritte dal medico curante o specialista (ad esempio 99 per cento nel trimestre aprile-giugno 2017 per le prestazioni «urgenti», dato confermato nei trimestri successivi).
Per quanto riguarda la situazione dei disavanzi sanitari della regione Liguria, l'Assessore richiama i verbali del «Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali» relativi all'esame dei modelli CE Consuntivo consolidato regionale per gli anni 2015, 2016 e IVo Trimestre 2017.
Si riporta, da ultimo, il verbale del «Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti regionali» (riunione del 20 marzo 2018) relativo all'esame del conto economico IVo Trimestre 2017, dà atto che il risultato di gestione del modello CE consolidato regionale ammonta ad -63,659 milioni di euro.
A seguito delle rettifiche operate dal Tavolo, il risultato viene rideterminato in -70,011 milioni di euro, a fronte di coperture pari a 71,349 milioni di euro, di cui risorse regionali per 65 milioni di euro e circa 6,3 milioni di euro di fondi statali riconosciuti a copertura in quanto, ancorché di competenza 2017, impegnati nell'esercizio successivo.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):prestazioni sanitarie gratuite
spese sanitarie
sistema sanitario