ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02009

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 449 del 12/01/2021
Firmatari
Primo firmatario: APREA VALENTINA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 12/01/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CASCIELLO LUIGI FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/01/2021
GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/01/2021
MARIN MARCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/01/2021
PALMIERI ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/01/2021
SACCANI JOTTI GLORIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/01/2021
VIETINA SIMONA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/01/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 12/01/2021
Stato iter:
13/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/01/2021
Resoconto APREA VALENTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 13/01/2021
Resoconto AZZOLINA LUCIA MINISTRO - (ISTRUZIONE)
 
REPLICA 13/01/2021
Resoconto CASCIELLO LUIGI FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/01/2021

SVOLTO IL 13/01/2021

CONCLUSO IL 13/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02009
presentato da
APREA Valentina
testo presentato
Martedì 12 gennaio 2021
modificato
Mercoledì 13 gennaio 2021, seduta n. 450

   APREA, CASCIELLO, GELMINI, MARIN, PALMIERI, SACCANI JOTTI e VIETINA. — Al Ministro dell'istruzione . — Per sapere – premesso che:
   nell'emergenza COVID, lo svolgimento della didattica in presenza o a distanza ha occupato il dibattito politico evidenziando forti contrasti all'interno della stessa maggioranza e un conflitto tra istituzioni, che ha visto le regioni assumere decisioni in ordine sparso dando vita a una scuola «arlecchino» quale segno che molto non ha funzionato nel leale rapporto tra Governo e regioni;
   il destino scolastico degli studenti è apparso legato esclusivamente all'andamento dei contagi in un panorama in cui la Ministra interrogata a giudizio degli interroganti ha colpevolmente trascurato i fattori che concorrono alla prevenzione e alla cura sanitaria dei giovani e degli insegnanti;
   sono mancati interventi sui mezzi di trasporto correlati all'articolazione delle lezioni, la necessità di presidi sanitari ed équipe psicopedagogiche per sostenere gli studenti e i docenti – e le famiglie – nella prevenzione, tamponi rapidi, tracciamento ed eventuali tamponi molecolari;
   è mancata la stabilità delle e nelle decisioni in presenza di variabili che mutano e la mancanza di un orizzonte temporale in grado di dare indicazioni per intervalli di tempo maggiori di qualche giorno;
   la Ministra interrogata non può dichiarare che la didattica a distanza non ha funzionato quando ciò che non ha funzionato sono stati, soprattutto, l'indicazione e il sostegno ministeriale a una nuova didattica, quando ancora oggi non si conoscono quanti studenti delle superiori hanno usufruito agevolmente della didattica a distanza per le condizioni di rete e che qualità e tipologia di didattica a distanza è stata proposta;
   secondo un rapporto di Save the children, in seguito all'adozione della didattica a distanza riproduttiva delle lezioni in presenza, con difficoltà reali di connessioni e assenza di dispositivi adeguati, si prevedono «34 mila nuovi dispersi»;
   in Campania, in cui la scuola non ha praticamente aperto, il piano predisposto dai prefetti non ha coinvolto i dirigenti scolastici, non ha tenuto conto dell'organizzazione dei trasporti e delle difficoltà organizzative legate al piano di riapertura rappresentate dai dirigenti; in alcuni casi è stata prevista la distribuzione delle classi anche dove mancano le aule ed è stato vietato il rientro in presenza per l'utilizzo dei laboratori;
   è mancata la considerazione del potenziale delle scuole paritarie e la sottoscrizione di patti educativi territoriali tra queste e le scuole statali –:
   considerato che il primo quadrimestre è compromesso, se siano allo studio modalità compensative della didattica a distanza, con progetti personalizzati come percorsi di recupero, lavori per piccoli gruppi e soprattutto se non sia il caso, già ora, di prevedere la prosecuzione fino a luglio dell'anno scolastico quando il rischio di contagio sarà minore. (3-02009)