ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01518

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 334 del 05/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: TOCCAFONDI GABRIELE
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 05/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ANZALDI MICHELE ITALIA VIVA 05/05/2020
OCCHIONERO GIUSEPPINA ITALIA VIVA 05/05/2020
FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 05/05/2020
D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA 05/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 05/05/2020
Stato iter:
06/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/05/2020
Resoconto OCCHIONERO GIUSEPPINA ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 06/05/2020
Resoconto AZZOLINA LUCIA MINISTRO - (ISTRUZIONE)
 
REPLICA 06/05/2020
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/05/2020

SVOLTO IL 06/05/2020

CONCLUSO IL 06/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01518
presentato da
TOCCAFONDI Gabriele
testo presentato
Martedì 5 maggio 2020
modificato
Mercoledì 6 maggio 2020, seduta n. 335

   TOCCAFONDI, ANZALDI, OCCHIONERO, FREGOLENT e D'ALESSANDRO. — Al Ministro dell'istruzione . — Per sapere – premesso che:
   la legge n. 62 del 2000 istituisce il sistema di istruzione nazionale al quale contribuiscono le scuole statali e le scuole paritarie;
   indagini internazionali, tra le quali una dell'Ocse, confermano che ogni anno lo Stato spende per ogni studente che frequenta la scuola statale circa 6.700 euro, a fronte di un contributo per gli studenti delle paritarie di circa 500 euro;
   è innegabile la funzione sussidiaria e pubblica delle scuole paritarie in Italia, che contano 12 mila scuole, 900 mila allievi e 180 mila dipendenti, che va riconosciuta concretamente;
   le famiglie sono tenute a pagare per l'istruzione pubblica due volte: le tasse che sostengono le scuole statali e le rette per le scuole non statali;
   al fine di ottenere la parità scolastica, la legge n. 62 del 2000 richiede alla scuola la «non discriminazione», ma per anni si è perpetrata una disparità nei confronti degli studenti diversamente abili, costretti a pagare 2 volte: la retta e l'onere degli insegnanti di sostegno;
   dal 2015 il Governo Renzi ha previsto un fondo di 12 milioni di euro, diventati 24 milioni nel 2017 e 36 nel 2020, in favore delle scuole paritarie con ragazzi diversamente abili, quale contributo per gli insegnanti di sostegno, che attualmente copre solo circa il 25 per cento dei costi sostenuti;
   il Governo Renzi, inoltre, dal 2015 ha introdotto una parziale detrazione fiscale della retta, consistente in una cifra iniziale di circa 500 euro l'anno, progressivamente incrementata a 800 euro; nell'attuale situazione di emergenza da COVID-19 le scuole paritarie stanno attraversando una crisi, anche di natura finanziaria, dovuta all'aumento dei costi per fronteggiarla e ai problemi delle famiglie a continuare a sostenere il pagamento delle rette;
   se l'attuale crisi dovesse portare con il nuovo anno scolastico alla chiusura di parte delle paritarie, ciò avrebbe delle conseguenze molto gravi, sia sul piano occupazionale sia su quello del pluralismo dell'offerta didattica;
   inoltre, ciò porterebbe a riversare sul sistema statale un gran numero di studenti in un momento in cui si sta addirittura prospettando la divisione delle classi –:
   quali iniziative di competenza intenda adottare, anche di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, al fine di incrementare gli stanziamenti a favore delle scuole paritarie, di garantire il servizio rivolto alle famiglie e di scongiurare le conseguenze richiamate in premessa e, in tale contesto, quali siano gli intendimenti in ordine alla ripresa delle attività scolastiche sia delle scuole statali che paritarie. (3-01518)