Legislatura: 18Seduta di annuncio: 87 del 20/11/2018
Primo firmatario: SPADONI MARIA EDERA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MACINA ANNA MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2018 DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2018 D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2018 ASCARI STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2018 DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 21/11/2018
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO E LA DEMOCRAZIA DIRETTA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO E LA DEMOCRAZIA DIRETTA delegato in data 20/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 21/11/2018 Resoconto ASCARI STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 21/11/2018 Resoconto FRACCARO RICCARDO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI PARLAMENTO E DEMOCRAZIA) REPLICA 21/11/2018 Resoconto SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 21/11/2018
DISCUSSIONE IL 21/11/2018
SVOLTO IL 21/11/2018
CONCLUSO IL 21/11/2018
SPADONI, MACINA, DIENI, D'ARRANDO, ASCARI e DADONE. —
Al Ministro per i rapporti con il Parlamento e per la democrazia diretta
. — Per sapere – premesso che:
il 27 giugno 2013 l'Italia ha ratificato la cosidetta Convenzione di Istanbul con l'intenzione di partecipare con il Consiglio d'Europa alla creazione di una «Europa libera dalla violenza sulle donne e la violenza domestica». Con questa legge l'Italia ha espresso l'impegno alla tutela delle donne su diversi fronti, adottando nuove norme, introducendo modifiche al codice penale e di procedura penale per inasprire le pene di alcuni reati commessi più frequentemente nei confronti di donne ed adottando un «Piano d'azione contro la violenza sessuale e di genere»;
il Piano adottato per gli anni 2017-2020 si fonda su quattro linee di intervento (prevenzione, protezione e sostegno, repressione dei reati, assistenza e promozione) e deve considerare le donne vittime di ogni forma di violenza indipendentemente dalla loro condizione sociale o economica, coinvolgendo anche quante vivono situazioni multiple di disagio e violenza, come le donne rom, le migranti, le rifugiate e le richiedenti asilo e disabili. Il Piano dev'essere pertanto volto a contrastare la violenza in ogni sfera e contesto della vita pubblica e privata, personale e professionale, sviluppando misure specifiche in ambiti di particolare criticità, come il luogo di lavoro;
sono indispensabili delle politiche serie ed efficaci, intese a promuovere un cambiamento culturale profondo, che pongano fine alla drammatica situazione odierna testimoniata dai dati più recenti. Quasi sette milioni di donne hanno subito qualche forma di abuso nel corso della loro vita: violenze domestiche, stalking, stupro, insulto verbale e violazioni della propria sfera intima e personale, fino alla forma più tragica di violenza, il femminicidio, che è ancora oggi a livelli a dir poco preoccupanti: negli ultimi dieci anni le donne uccise in Italia sono state 1.740, di cui 1.251 (il 71,9 per cento) in famiglia –:
quali siano, a seguito della formazione di una cabina di regia politico-programmatica e di un apposito Comitato tecnico e dei recentissimi tavoli intervenuti presso il Dipartimento per le pari opportunità, le iniziative e le azioni di prevenzione e contrasto alla violenza maschile contro le donne che il Dipartimento ha intenzione di adottare e se, nella definizione degli obiettivi strategici antiviolenza, stia prendendo in considerazione i contributi trasmessi il 29 ottobre 2018 al Grevio (Gruppo esperte sulla violenza del Consiglio d'Europa) dalle associazioni italiane di esperti in merito ad alcune criticità del «Piano strategico nazionale della violenza maschile contro le donne 2017-2020».
(3-00333)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):asilo politico
condizione della donna
ratifica di accordo