Legislatura: 18Seduta di annuncio: 77 del 06/11/2018
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 06/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 06/11/2018
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 06/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 07/11/2018 Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI RISPOSTA GOVERNO 07/11/2018 Resoconto CONTE GIUSEPPE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) REPLICA 07/11/2018 Resoconto MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI
DISCUSSIONE IL 07/11/2018
SVOLTO IL 07/11/2018
CONCLUSO IL 07/11/2018
MURONI e FORNARO. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:
nel nostro Paese è a rischio idrogeologico il 91 per cento dei comuni (88 per cento nel 2015) ed oltre 3 milioni di famiglie risiedono in aree ad alta vulnerabilità;
il maltempo, che si è abbattuto in questi giorni sul Paese, è l'ennesima dimostrazione degli effetti che può comportare un clima ormai tropicalizzato a causa dei cambiamenti climatici quando si abbatte su un territorio fragile, lasciato in balia del dissesto idrogeologico. Un disastro che anche stavolta ha mietuto 10 vittime in provincia di Palermo;
nell'Italia che crolla ed esonda il Governo si appresta a far approvare con il cosiddetto «decreto urgenze» due condoni edilizi: uno a Ischia, applicando le norme del condono del 1985, il più permissivo di sempre, escludendo vincoli idrogeologici e sismici; l'altro nel Centro-Italia, prevedendo una sanatoria anche per gli abusi compiuti il giorno prima del sisma del 2016, estendendo di fatto l'effetto dell'ultimo condono del 2003;
nel 2014 fu creata la struttura di missione «Italia sicura» con lo scopo di realizzare un piano insieme alle regioni, individuando gli interventi necessari e i relativi fondi;
in tre anni la struttura ha investito 9 miliardi di euro e aperto 1334 cantieri, inoltre con la legge di bilancio per il 2018 erano stati individuati circa 1.150 milioni di euro e trovato l'accordo con le regioni;
non solo è stata soppressa «Italia sicura», spostando al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare i relativi compiti, ma è stato pure accantonato quel piano – senza uno alternativo – e soprattutto si è rinunciato al prestito della Banca europea per gli investimenti pronto per finanziare progetti individuati;
dietro i ritardi nell'attuazione del piano c’è dunque una scelta politica. «Gli interessi sarebbero stati pagati da tutti i cittadini» scrive il Ministro Costa al quotidiano La Stampa a proposito dell'offerta della Banca europea per gli investimenti, e «(...) quale padre di famiglia, potendo avere soldi in cassa, preferisce indebitarsi con un mutuo ? Oltretutto affrontando complesse pratiche di mutuo di difficile gestione»;
il Governo ha rinunciato al prestito di 800 milioni di euro della Banca europea per gli investimenti, che avrebbe finanziato interventi di manutenzione del territorio – tra cui progetti relativi alle aree colpite dal maltempo ad un tasso dello 0,70 per cento, mentre gli ultimi Btp emessi ci costeranno il 3,66 per cento –:
quali siano i reali motivi che hanno condotto alla scelta di rinunciare al prestito di 800 milioni di euro e come intenda reperire quei fondi che il Ministro Costa ritiene essere «in cassa» e, in tale contesto, a che punto sia l'attuazione del piano di investimenti previsto dalla legge di bilancio per il 2018. (3-00297)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):BEI
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