ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00093

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 29 del 18/07/2018
Abbinamenti
Atto 3/00258 abbinato in data 23/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: SILVESTRONI MARCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 18/07/2018
Stato iter:
23/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/10/2018
Resoconto FERRARESI VITTORIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 23/10/2018
Resoconto SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 23/10/2018

DISCUSSIONE IL 23/10/2018

SVOLTO IL 23/10/2018

CONCLUSO IL 23/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00093
presentato da
SILVESTRONI Marco
testo presentato
Mercoledì 18 luglio 2018
modificato
Martedì 23 ottobre 2018, seduta n. 69

   SILVESTRONI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   nel Lazio dal 2016 al 2017 l'aumento di detenuti è stato calcolato in 108 unità;
   il sovraffollamento nei 14 istituti penitenziari del Lazio, dove al 31 dicembre 2017 sono stati contati 6.237 detenuti rispetto a una capienza regolamentare di 5.258 unità, è diventata una questione di sicurezza;
   il bilancio delle aggressioni negli istituti penitenziari risulta direttamente proporzionale al sovraffollamento, e, in particolare, preoccupa il sovraffollamento negli istituti di: Viterbo (+176); Cassino (+121); Frosinone (+76); Civitavecchia (+62); Rebibbia (+53 per la sezione femminile); Rebibbia (+250); Regina Coeli (+318); Velletri (+139); Latina (+51); Rieti (+69);
   le ragioni di tale situazione, così come nel resto delle carceri italiane, oltre al sovraffollamento, sono da ricercarsi principalmente nell'inadeguatezza delle strutture e nella ormai cronica carenza di personale della polizia penitenziaria;
   a Velletri, come anche a Roma, gli istituti penitenziari sono ormai prossimi al collasso e la situazione lavorativa degli agenti di polizia penitenziaria è diventata inaccettabile, come confermato anche dagli ultimi fatti di cronaca relativi alle continue aggressioni a danno degli agenti;
   i più colpiti da questa situazione emergenziale, oltre agli agenti di polizia penitenziaria, sono i pochi addetti impiegati nelle carceri, gli educatori e gli psicologi, continuamente sotto pressione e a rischio per l'incolumità personale;
   nel carcere di Velletri, addirittura, a causa della carenza di personale non si è potuto provvedere all'apertura di un nuovo padiglione appena completato;
   è recentissima l'ennesima aggressione nel carcere di Velletri da parte di un detenuto di nazionalità algerina a scapito di tre agenti, refertati con 10 giorni di prognosi. A dare la notizia questa volta è stato direttamente il segretario Ospp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria) che ribadisce che, senza interventi dalla parte politica al fine di ripristinare l'ordine e la sicurezza negli istituti penitenziari, si corre il rischio di trascorrere un'estate di fuoco;
   la legge 15 dicembre 1990, n. 395, ha istituito il Corpo di polizia penitenziaria, che svolge compiti di polizia giudiziaria, pubblica sicurezza e gestione delle persone sottoposte a provvedimenti di restrizione o limitazione della libertà personale, partecipa al mantenimento dell'ordine pubblico e svolge attività di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza, anche al di fuori dell'ambiente penitenziario;
   il quadro normativo sinteticamente descritto assegna al personale della polizia penitenziaria funzioni ben più ampie di quelle di sicurezza dei centri detentivi; addirittura il personale viene a volte impiegato per garantire la sicurezza dei varchi dei palazzi di giustizia, sottraendo le poche unità alla sicurezza delle carceri –:
   se sia a conoscenza dei fatti esposti, specie in relazione agli atti posti in essere in danno del personale della polizia penitenziaria di Velletri;
   quali iniziative abbia adottato o ritenga di adottare al fine di garantire negli istituti penitenziari italiani un'adeguata dotazione di agenti di polizia penitenziaria, con priorità nelle carceri del Lazio di Velletri e Rebibbia;
   in che modo intenda intervenire per tamponare, nell'immediato, il problema legato alla carenza di agenti di polizia penitenziaria e per prevenire il verificarsi di eventi tragici. (3-00093)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza pubblica

personale carcerario

stabilimento penitenziario