ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00092

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 29 del 18/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: SAVINO ELVIRA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 18/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OCCHIUTO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 18/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 18/07/2018
Stato iter:
02/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/10/2018
Resoconto PESCE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO)
 
REPLICA 02/10/2018
Resoconto SAVINO ELVIRA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/10/2018

SVOLTO IL 02/10/2018

CONCLUSO IL 02/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00092
presentato da
SAVINO Elvira
testo presentato
Mercoledì 18 luglio 2018
modificato
Martedì 2 ottobre 2018, seduta n. 54

   ELVIRA SAVINO e OCCHIUTO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   l'Organizzazione mondiale della sanità e l'Onu, al fine di ridurre i casi di morte per malattie non trasmissibili, come il diabete, il cancro e le malattie cardiovascolari, ha stilato una lista di prodotti contenenti grassi saturi, zuccheri e alcool, ritenuti nocivi per la salute;
   sotto accusa sono anche il vino e l'olio italiani in contraddizione con i principi della dieta mediterranea, riconosciuta come la più salutare anche dalla stessa Organizzazione mondiale della sanità;
   nel 2010 l'Unesco ha dichiarato la dieta mediterranea «patrimonio immateriale dell'umanità» proprio per il corretto stile di alimentazione più volte ribadito dall'Organizzazione mondiale della sanità;
   nella lista dei prodotti dannosi per la salute l'Organizzazione mondiale della sanità sarebbe intenzionata ad inserire l'olio d'oliva, il vino, il parmigiano reggiano, il prosciutto di Parma ed altri prodotti tipici dell'agroalimentare made in Italy;
   sarebbe una beffa per tutti quei consorzi di tutela, come Ceq Italia — Consorzio extravergine di qualità —, Consorzio del parmigiano reggiano e Consorzio del prosciutto di Parma (per fare alcuni esempi), che, giorno per giorno, difendono con fatica la qualità di tre fra le migliori eccellenze agroalimentari del nostro Paese;
   il 27 settembre 2018, a New York, si terrà l'Assemblea generale delle Nazioni Unite a livello di Capi di Stato e di Governo per affrontare i temi relativi alle malattie non trasmissibili;
   in questa sede si voterà anche la predetta proposta su cui l'Onu sta lavorando proprio in queste settimane;
   per disincentivare l'uso di questi prodotti, si sta studiando di agire su due fronti: da una parte aumentare la tassazione e ciò provocherebbe l'aggravio nel carrello della spesa di 546 euro all'anno per una famiglia media; dall'altra introdurre bollini o altri avvisi di pericolo direttamente in etichetta, similmente ai pacchetti di sigarette, che determinano pesanti penalizzazione sia in termini di occupazione sia per l’export;
   l'idea che tali misure possano poi ridurre l'impatto delle malattie non trasmissibili non ha solida valenza scientifica. Esistono, infatti, ricerche recenti che dimostrano che il diabete e le malattie cardiovascolari non sono determinate da un solo fattore, ma hanno molteplici cause, quali quelle genetiche, gli stili di vita, l'eccesso di alimentazione o la sedentarietà;
   inoltre, come hanno ricordato alcune associazioni di categoria degli agricoltori, questo metodo contiene profonde contraddizioni in quanto attribuirebbe luce verde a prodotti come la Coca Cola light, per il ridotto contenuto di zuccheri, e semaforo rosso all'85 per cento delle dop italiane, agevolando, in tal modo, solo l'industria chimica e tutti i produttori di sostituti chimici per alimenti;
   dai produttori di olio d'oliva alle cantine vinicole, dai formaggi dop al presidente della Ferrero, Francesco Paolo Fulci, ex ambasciatore alla stessa Onu, tutti si sono apertamente dichiarati contrari all'eventuale proposta di risoluzione delle Nazioni Unite;
   vero è che le risoluzioni dell'Onu non sono di diretta e immediata applicazione negli Stati membri e che devono essere ratificate, ma si sa che rappresentano comunque una fonte di indirizzo molto importante per le scelte degli Stati –:
   quale posizione il Governo intenda assumere rispetto alla problematica esposta e quali iniziative intenda adottare per la piena tutela dei prodotti tipici dell'agroalimentare made in Italy citati in premessa. (3-00092)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione ONU

denominazione di origine

prodotto alimentare