Legislatura: 18Seduta di annuncio: 19 del 26/06/2018
Primo firmatario: MULE' GIORGIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 26/06/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/06/2018 OCCHIUTO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/06/2018 POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/06/2018 ZANGRILLO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/06/2018 CANNATELLI PASQUALE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/06/2018 FATUZZO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/06/2018 MUSELLA GRAZIANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/06/2018 ROTONDI GIANFRANCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/06/2018 SCOMA FRANCESCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/06/2018 GIACOMONI SESTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/06/2018
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 26/06/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 27/06/2018 Resoconto MULE' GIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE RISPOSTA GOVERNO 27/06/2018 Resoconto DI MAIO LUIGI MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 27/06/2018 Resoconto MULE' GIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
DISCUSSIONE IL 27/06/2018
SVOLTO IL 27/06/2018
CONCLUSO IL 27/06/2018
MULÈ, GELMINI, OCCHIUTO, POLVERINI, ZANGRILLO, CANNATELLI, FATUZZO, MUSELLA, ROTONDI, SCOMA e GIACOMONI. —
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali
. — Per sapere – premesso che:
proprio in questi giorni, dall'Unione europea è arrivata la «frenata» sull'uso dei fondi comunitari per finanziare la misura relativa al reddito di cittadinanza su cui il MoVimento 5 Stelle ha costruito la propria campagna elettorale, ad avviso degli interroganti illudendo migliaia di cittadini che versano in situazioni di criticità, soprattutto del Sud Italia, di poter ottenere subito una forma di sostegno al reddito;
dal recente vertice di Lussemburgo è emerso infatti che il Fondo sociale europeo, richiamato dal contratto di Governo Lega-MoVimento 5 Stelle come principale fonte di finanziamento del reddito di cittadinanza, può essere utilizzato come fonte complementare per sostenere misure volte a rafforzare i servizi pubblici per l'impiego, la formazione, per combattere la disoccupazione giovanile, ma non per sostituire la spesa nazionale, né per misure ordinarie o solo per politiche passive del lavoro, come ribadito dalla Commissaria europea al welfare, Marianne Thyssen;
allo stesso tempo anche il Ministro dell'economia e delle finanze, Giovanni Tria, ha espresso varie riserve sulla possibilità di varare il reddito di cittadinanza nel 2018, stanti le condizioni critiche in cui versa il bilancio dello Stato, anche alla luce della correzione dei conti pubblici richiesta a livello europeo pari a 5 miliardi di euro nel 2018 e 5 miliardi di euro nel 2019 (10 miliardi di euro complessivi) rispetto alla quale, come emerge dalla stampa nazionale, si stanno già trattando margini di flessibilità;
alla luce di quanto precede, resta da capire come potrà essere finanziata la misura «bandiera» del MoVimento 5 Stelle che, secondo le diverse proiezioni, avrà un costo di 17 miliardi di euro (fonte dello stesso MoVimento 5 Stelle) o 38 miliardi di euro (fonte Inps), di cui 2 miliardi di euro per la riforma dei centri per l'impiego –:
quali siano le risorse che si intendono impiegare per garantire l'operatività del reddito di cittadinanza già dal 2018, nella considerazione che il Fondo sociale europeo non potrà essere utilizzato per sostenere misure di carattere permanente. (3-00036)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):disoccupazione giovanile
finanziamento comunitario
spesa nazionale