ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00849

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 365 del 02/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: ZANETTIN PIERANTONIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 02/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SACCANI JOTTI GLORIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 02/07/2020
Stato iter:
12/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/01/2021
Resoconto ZANETTIN PIERANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 12/01/2021
Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 12/01/2021
Resoconto ZANETTIN PIERANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/01/2021

SVOLTO IL 12/01/2021

CONCLUSO IL 12/01/2021

Atto Camera

Interpellanza 2-00849
presentato da
ZANETTIN Pierantonio
testo presentato
Giovedì 2 luglio 2020
modificato
Martedì 12 gennaio 2021, seduta n. 449

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
   la procura di Parma, in particolare il pubblico ministero Paola Dal Monte, nel 2010 avviò una maxi indagine sul comune ducale, ipotizzando reati in danno della pubblica amministrazione. Nel mirino degli inquirenti, fra l'altro, finirono i dirigenti che erano stati assunti ai sensi dell'articolo 110 del decreto legislativo n. 267 del 2000. Per quelle 18 assunzioni vennero indagati i vertici i dell'amministrazione comunale e tutti i responsabili amministrativi che avevano firmato i contratti;
   in particolare, l'assessore al personale, dottor Giovanni Paolo Bernini, il direttore generale, ingegner Carlo Frateschi, il segretario generale, dottor Michele Pinzuti, il direttore del settore personale, dottoressa Raffaella Rampini;
   a distanza di dieci anni la procura di Parma ha deciso di chiedere l'archiviazione per tutte le posizioni avendo accertato che le assunzioni erano state effettuate secondo la legge e che la Guardia di finanza, che aveva condotto le indagini, aveva commesso degli «errori». «Il criterio previsto dalla legge per l'assunzione appare del tutto rispettato e non può essere invocata la violazione» scrive il pubblico ministero ed annota Il Riformista. Nel frattempo, però, l'amministrazione comunale, travolta dallo scandalo, ha cambiato colore, i dirigenti dell'epoca sono andati tutti in pensione, la dottoressa Rampini è anche morta, probabilmente di crepacuore, prima di sapere di essere stata prosciolta. Le indagini, condotte in modo spettacolare dalla Guardia di finanza con perquisizioni e sequestri continui di documenti presso gli uffici comunali, determinarono un grave danno d'immagine a tutti gli indagati e paralizzarono per mesi l'attività amministrativa. A distanza di dieci anni tutto viene archiviato e nessuno presenta le dovute scuse ai cittadini ingiustamente accusati –:
   se non ritenga di attivare i propri poteri ispettivi e/o di promozione dell'azione disciplinare, considerato che, per verificare la correttezza giuridica di una decina di assunzioni, la procura di Parma ha impiegato ben 10 anni, ad avviso dell'interrogante violando le norme previste dal codice di procedura penale sulla ragionevole durata delle indagini preliminari e sottoponendo per tutto questo tempo gli indagati alla «spada di Damocle» e alla gogna mediatica di un carico pendente sul capo.
(2-00849) «Zanettin, Saccani Jotti».