Legislatura: 18Seduta di annuncio: 77 del 06/11/2018
Primo firmatario: ASCANI ANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DE FILIPPO VITO PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 MORANI ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 BOSCHI MARIA ELENA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 CAMPANA MICAELA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 CANTINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 CRITELLI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 DI GIORGI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 FERRI COSIMO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 NOBILI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 PAITA RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 RIZZO NERVO LUCA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 SCHIRO' ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2018 PRESTIPINO PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 24/01/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 06/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 25/01/2019 Resoconto PRESTIPINO PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 25/01/2019 Resoconto MICILLO SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE) REPLICA 25/01/2019 Resoconto ASCANI ANNA PARTITO DEMOCRATICO
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 24/01/2019
DISCUSSIONE IL 25/01/2019
SVOLTO IL 25/01/2019
CONCLUSO IL 25/01/2019
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
è notizia dei giorni scorsi il caso del bambino trevigiano che ha sconfitto la leucemia dopo un trapianto spinale e una dura chemioterapia, il quale non è potuto tornare a scuola per la presenza in classe di cinque bambini non vaccinati che comprometterebbero la sua salute. Il bambino vive in un piccolo paesino e non c’è possibilità di scelta per una scuola alternativa;
Il Gazzettino ha interpellato il direttore generale della Usl, Francesco Benazzi, che parla di «un caso che ancora non ci siamo trovati a dover affrontare concretamente. Effettivamente è una situazione che può porsi per un bambino che abbia superato una leucemia o per altri bambini immunodepressi: è opportuno che non frequentino altri piccoli non vaccinati. Dobbiamo rispettare la normativa nazionale, non possiamo escludere i bambini non vaccinati dalle elementari, la situazione è delicata e occorre trovare la migliore soluzione con la massima disponibilità»;
sul caso è intervenuto anche l'assessore all'istruzione della regione veneto, Elena Donazzan, che ha affermato: «Esiste per questo bimbo il diritto di andare a scuola e a frequentarla come tutti i suoi coetanei, non solo quello di alcuni genitori di non vaccinare i propri figli. Spero in un ripensamento della norma a livello nazionale che tenga conto anche di questi casi, perché la libertà del singolo non può precludere quella degli altri»;
come noto, nell'ordinamento italiano, il diritto all'istruzione è garantito dai primi due commi dell'articolo 34 della Costituzione per i quali «La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita». La norma va letta insieme al precedente articolo 33 della Costituzione e prevede il diritto all'istruzione, nel senso di possibilità, per chiunque ed a prescindere dalla sua situazione economica e non, di accedere al sistema scolastico, diritto cui lo Stato deve far fronte. A livello comunitario esso è garantito dall'articolo 14 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea;
il diritto allo studio inoltre è uno dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani nell'Onu;
si trova poi il definirsi di questo diritto non solo nei suoi termini universali, relativi cioè all'uomo inteso come categoria generale onnicomprensiva, ma al bambino come uomo che ha caratteristiche specifiche particolari e che quindi necessita di interventi e tutele definite in modo più dettagliato; ecco quindi la prima Dichiarazione dei diritti del bambino approvata dall'assemblea delle Nazioni Unite nel 1959 che, al punto 7o, stabilisce che il bambino ha diritto a un'educazione, che, almeno a livello elementare, deve essere gratuita e obbligatoria. Egli ha diritto a godere di un'educazione che contribuisca alla sua cultura generale e gli consenta, in una situazione di eguaglianza di possibilità, di sviluppare le sue facoltà, il suo giudizio personale e il suo senso di responsabilità morale e sociale e di divenire un membro utile alla società;
il superiore interesse del bambino deve essere la guida di coloro che hanno la responsabilità della sua educazione e del suo orientamento. Tale responsabilità incombe in primo luogo sui genitori e sullo Stato. Per attenersi strettamente al tema si ricorda qui soltanto l'articolo 28 della convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza: «1. Gli Stati parti riconoscono il diritto del fanciullo all'educazione e in particolare: (c) garantiscono a tutti l'accesso all'insegnamento superiore con ogni mezzo appropriato, in funzione delle capacità di ognuno; (d) fanno in modo che l'informazione e l'orientamento scolastico e professionale siano aperte e accessibili a ogni fanciullo; (e) adottano misure per promuovere la regolarità della frequenza scolastica e la diminuzione del tasso di abbandono della scuola»;
appare evidente la concezione dell'istruzione come un servizio pubblico necessario ad assicurare il pieno sviluppo della persona umana, anche rispetto alla condizione di partenza sfavorevole di qualcuno. Quindi, l'impegno dell'autorità pubblica, come richiesto dall'articolo 3 della Costituzione, consiste nella rimozione di quegli ostacoli di ordine sociale ed economico che possono limitare di fatto la libertà e l'eguaglianza dello studente impedendo il pieno sviluppo della persona umana;
lo Stato deve adottare ogni adeguato provvedimento per vigilare affinché la disciplina scolastica sia applicata in maniera compatibile con la dignità del fanciullo in quanto essere umano e in conformità con la Costituzione e le convenzioni citate –:
se i Ministri interpellati siano a conoscenza del grave caso esposto, quale sia il loro orientamento in merito e quali iniziative di competenza intendano intraprendere, di concerto con gli altri soggetti interessati, per affrontare concretamente una situazione critica come quella dei bambini immunodepressi, determinatasi a causa di un atteggiamento che risulta agli interpellanti evidentemente discutibile, in modo da favorire la risoluzione delle problematiche all'interno di un contesto delicatissimo.
(2-00164) «Ascani, De Filippo, Carnevali, Enrico Borghi, Fiano, Gribaudo, Morani, Rotta, Viscomi, Boschi, Campana, Cantini, Ciampi, Critelli, Di Giorgi, Marco Di Maio, Ferri, Fragomeli, Gadda, Giachetti, Lacarra, Nobili, Paita, Pezzopane, Rizzo Nervo, Schirò, Prestipino».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):diritti del bambino
fanciullo
abbandono scolastico