ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00005

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 4 del 10/04/2018
Firmatari
Primo firmatario: BIGNAMI GALEAZZO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 05/04/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 05/04/2018
Stato iter:
18/09/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/09/2018
Resoconto BIGNAMI GALEAZZO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 18/09/2018
Resoconto SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 18/09/2018
Resoconto BIGNAMI GALEAZZO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/09/2018

SVOLTO IL 18/09/2018

CONCLUSO IL 18/09/2018

Atto Camera

Interpellanza 2-00005
presentato da
BIGNAMI Galeazzo
testo presentato
Martedì 10 aprile 2018
modificato
Martedì 18 settembre 2018, seduta n. 46

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
   va richiamata la delibera della Corte dei conti – sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato del 7 marzo 2018 in tema di prima accoglienza dei migranti, cui si rimanda per ogni altro ulteriore dettaglio;
   nel 2016 sono sbarcati sul territorio nazionale più di 181 mila migranti; nel 2015 ne erano giunti circa 153 mila. Per la loro accoglienza gli impegni finanziari ammontano complessivamente a 1,7 miliardi di euro nel 2016, di cui 1,29 miliardi per la prima accoglienza, 266 milioni per la seconda accoglienza e 111,5 milioni per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati;
   l'Unione europea ha contribuito, nel 2016, per mezzo di «Frontex» per 8,1 milioni di euro e, per mezzo del Fondo asilo, migrazione ed integrazione (Fami) per 38,7 milioni di euro, risorse che rappresentano soltanto il 2,7 per cento rispetto all'onere gravato sul bilancio dello Stato. A ciò deve aggiungersi la stima delle spese per le mancate ricollocazioni di migranti negli altri Paesi europei che, alla data del 15 ottobre 2017, ammonta a non meno di 762,5 milioni di euro;
   nelle strutture di accoglienza i migranti restano per tutto il periodo in cui la domanda di asilo è oggetto di esame, oltre sei mesi, salvo ricorsi;
   il costo medio pro capite per migrante è oscillato, nel 2013, da un minimo di 4,97 euro per la Sicilia e di 11,63 euro per la Puglia, fino ad un massimo di 56,16 euro per l'Emilia-Romagna; solo per il centro di identificazione ed espulsione di Modena la spesa è stata di 167,81 euro pro capite. Nel 2015 il costo pro capite in Emilia-Romagna è sceso a 33,48 euro;
   scrive la Corte dei conti che la gestione di ogni domanda di asilo è costata in media 203,95 euro, cui vanno ad aggiungersi i costi per le varie fasi di giudizio e per l'impiego del gratuito patrocinio. Nel 2016, il 56 per cento delle richieste è stato respinto e solo il 13 per cento dei richiedenti asilo ha ottenuto lo status di rifugiato; la maggioranza dei richiedenti è, infatti, costituita da «migranti economici» che non fuggono da situazioni di aperto conflitto, ma partono dal Paese di origine spinti dall'aspettativa di migliorare le proprie condizioni di vita e di lavoro;
   i migranti cui non viene riconosciuta alcuna protezione diventano irregolari, «rimpatriarli è complesso e oneroso, essi restano sul territorio senza diritti, facilmente inseribili anche nei circuiti delle attività illecite e malavitose». La Corte dei conti auspica, pertanto, la creazione di un metodo di valutazione e vaglio maggiormente celere, «qualificate commissioni ristrette» che assumano, in tempi brevissimi, i relativi provvedimenti in relazione alle domande pervenute, evitando di riconoscere un «diritto di permanenza indistinto» a tutti coloro che sbarcano;
   la Corte dei conti sottolinea come tale situazione evidenzi «perplessità circa la tenuta dei conti da parte dei locali uffici territoriali del Governo» e circa la gestione contabile del fenomeno migratorio nel suo complesso, svelando inoltre «un aspetto sintomatico di disordine contabile che certamente non salvaguarda i principi di buona amministrazione, ma che dovrebbe indurre il Ministero a rimeditare un ritorno tempestivo alle regole di contabilità ordinaria» –:
   se e in che modo si intenda rispondere alle sollecitazioni della Corte dei conti e con quali tempistiche;
   quali iniziative si intendano mettere in campo per accelerare le procedure di riconoscimento o diniego della protezione internazionale e/o dello status di rifugiato e per perseguire un'efficace politica di rimpatrio per coloro che non hanno diritto all'accoglienza.
(2-00005) «Bignami».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

migrazione

migrante