ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00578

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 634 del 08/02/2022
Abbinamenti
Atto 1/00569 abbinato in data 09/02/2022
Atto 1/00576 abbinato in data 09/02/2022
Atto 1/00577 abbinato in data 09/02/2022
Atto 1/00579 abbinato in data 09/02/2022
Firmatari
Primo firmatario: PELLA ROBERTO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 08/02/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/02/2022


Stato iter:
09/02/2022
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/02/2022

RITIRATO IL 09/02/2022

CONCLUSO IL 09/02/2022

Atto Camera

Mozione 1-00578
presentato da
PELLA Roberto
testo presentato
Martedì 8 febbraio 2022
modificato
Mercoledì 9 febbraio 2022, seduta n. 635

   La Camera,

   premesso che:

    la rigenerazione urbana rappresenta una straordinaria occasione per ripensare le aree urbane e rimettere al centro il benessere delle persone, e allo stesso tempo anche una grande opportunità di rilancio economico, sociale e culturale per l'intero Paese;

    sotto questo aspetto è necessario continuare e rafforzare gli interventi normativi finalizzati ad una maggiore e indispensabile semplificazione procedurale per poter favorire realmente la riqualificazione e il riuso del patrimonio edilizio esistente, e contenere conseguentemente il consumo del suolo senza pervenire a blocchi, più o meno mascherati dell'attività edilizia, che rappresenta un comparto centrale per l'economia del nostro Paese;

    va quindi avviato un piano di riqualificazione e rigenerazione urbana che consenta di adeguare il patrimonio edilizio a criteri estetici coerenti con le tipologie dei singoli territori, con le norme antisismiche e con le più moderne tecnologie di efficienza energetica. A tal fine, si ritiene altresì necessario armonizzare le leggi regionali oggi esistenti in Italia con un intervento articolato e strutturato da parte del legislatore centrale;

    l'articolo 1, comma 42, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio 2020), ha assegnato contributi per ciascuno degli anni dal 2021 al 2034, ai comuni per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale. A tal fine sono state stanziate risorse nel limite di 150 milioni di euro per l'anno 2021, di 250 milioni di euro per l'anno 2022, di 550 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e di 700 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034;

    il comma 43 del medesimo articolo 1 della legge n. 160 del 2019 ha quindi previsto l'emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per individuare i criteri e le modalità di ammissibilità delle istanze e di assegnazione dei contributi, ivi incluse le modalità di utilizzo dei ribassi d'asta, di monitoraggio, anche in termini di effettivo utilizzo delle risorse assegnate;

    la normativa relativa all'erogazione dei contributi ai comuni per investimenti in progetti di rigenerazione urbana ha trovato quindi attuazione con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 gennaio 2021, a seguito dell'intesa acquisita in Conferenza Stato-città e autonomie locali il 26 novembre 2020. Si prevede che possano richiedere i suddetti contributi, i comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti, non capoluogo di provincia, ed i comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana che intendono realizzare interventi per la rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale, che non siano integralmente finanziati da altri soggetti pubblici e/o privati;

    il citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 gennaio 2021, ha altresì definito i criteri e le modalità di ammissibilità delle istanze e di assegnazione del contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, di cui all'articolo 1, comma 42, della citata legge n. 160 del 2019. Qualora l'entità delle richieste pervenute superi l'ammontare delle risorse disponibili, si prevede che l'attribuzione venga effettuata, tenendo conto della quota riferita alla progettazione esecutiva e alle opere, a favore dei comuni che presentano un valore più elevato dell'indice di vulnerabilità sociale e materiale (Ivsm) come definito dall'Istat;

    è stata subito evidente la necessità di prevedere una integrazione delle risorse vigenti al fine di poter erogare i previsti contributi in favore di tutti i progetti ritenuti ammissibili, in virtù del fatto che i progetti di rigenerazione urbana presentati per l'ammissione al finanziamento sono stati circa 2.400, per un totale di circa 650 comuni, appartenenti a tutte le aree geografiche del Paese;

    sotto questo aspetto, l'articolo 20 del decreto-legge n. 152 del 2021, convertito dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233, ha integrato le risorse di cui al comma 42, della legge n. 160 del 2019, confluite nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), per 100 milioni di euro per l'anno 2022 e 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024;

    la suddetta linea di finanziamento è confluita nel Pnrr con l'utilizzo di una parte delle risorse attualmente stanziate a legislazione nazionale vigente per il periodo 2021-2026, pari a 2,8 miliardi di euro (le risorse complessive ammontano a 2,9 miliardi di euro), nonché con risorse aggiuntive per 500 milioni di euro, per un totale di 3.300 milioni di euro. Dette risorse, nell'ambito del Pnrr, sono confluite nella Missione 5: Inclusione e coesione; Componente C2: Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore; Investimento 2.1: Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale (3,30 miliardi);

    successivamente, con la legge n. 234 del 2021 (legge di bilancio 2022), sempre al fine di favorire gli investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado ha assegnato ulteriori risorse per investimenti nel limite di 300 milioni di euro per l'anno 2022 a favore: a) dei «piccoli» comuni con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti che, in forma associata, presentano una popolazione superiore a 15 mila abitanti, nel limite massimo di 5 milioni di euro; b) dei comuni più grandi sopra ai 15 mila abitanti che non beneficiano delle risorse previste dai citati commi 42-43 dell'articolo 1 della legge n. 160 del 2019;

    la medesima legge di bilancio 2022 pone comunque un limite alle risorse attribuibili ai comuni sopra i 15 mila abitanti, precisando che agli stessi possono essere attribuiti contributi, a valere sui suddetti 300 milioni stanziati, nel limite massimo della differenza tra gli importi previsti dall'articolo 2, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 gennaio 2021, e le risorse attribuite dal predetto decreto del Ministero dell'interno del 30 dicembre 2021;

    il decreto del Ministero dell'interno emanato il 30 dicembre 2021, in accordo con quanto previsto dall'articolo 5 del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 gennaio 2021, ha provveduto a individuare i comuni beneficiari delle risorse previste dalla suddetta legge n. 160 del 2019 e ha determinato l'ammontare del contributo attribuito a ciascun comune;

    la lista dei comuni beneficiari pubblicata ha evidenziato come la riserva territoriale del 40 per cento unitamente all'applicazione della priorità per i progetti dei comuni con indice di vulnerabilità sociale e materiale di Istat abbia escluso dal finanziamento la quasi totalità dei comuni del Nord dell'Italia che avessero presentato richieste e progetti di rigenerazione urbana, pur se ritenuti ammissibili;

    le risorse complessivamente disponibili a legislazione vigente per il finanziamento di progetti di rigenerazione urbana proposti dagli enti locali, come integrate dal decreto-legge n. 152 del 2021, ammontano a 3,4 miliardi di euro; mentre le richieste di finanziamento di progetti, attualmente avanzati dagli enti locali ammontano ad un onere complessivo di 4,3 miliardi di euro;

    le problematiche del degrado urbano e del recupero delle periferie costituiscono temi di grande rilievo, molto sentiti dalle amministrazioni locali, che come tali necessitano di interventi finalizzati al loro recupero, come sottolineato anche dalla lettera a firma del Presidente Anci del 17 dicembre 2021 rivolta ai Ministri Franco e Lamorgese che manifestava il disappunto dell'Associazione rispetto all'assenza allo stato di una soluzione positiva della questione posta più volte, in varie sedi, in ordine alla necessità di integrare la posta finanziaria disponibile consentendo il finanziamento di tutti i progetti in corso di ammissione;

    il 30 dicembre 2021, in sede di approvazione alla Camera del disegno di bilancio 2022, il Governo ha accolto l'ordine dei giorno Pella 9/03424/093 con il quale si è chiesto un impegno del Governo a integrare ulteriormente le risorse destinate al finanziamento di progetti di rigenerazione urbana, al fine di ampliare i progetti ammessi al finanziamento e di garantire che la quota di risorse attribuita ad interventi riguardanti il sud Italia sia pari al cinquanta per cento di quelle complessive;

    in data 3 gennaio 2022, in una lettera sottoscritta da tutti i Presidenti delle Anci regionali, rivolta ai Ministri competenti, è stata sottolineata la necessità di integrare le risorse disponibili con un ulteriore stanziamento di circa 900 milioni di euro al fine di finanziare tutti i progetti ammissibili, in quanto opere medie e rapidamente cantierabili per le quali i comuni hanno già investito energie e risorse per la progettazione, anche per contribuire al raggiungimento dei target di spesa del Pnrr, previsti in modo stringente dalla Commissione europea;

    il 10 gennaio 2022, in una lettera sottoscritta dai Presidenti di Anci, Upi e Conferenza delle regioni, a nome di tutte le autonomie territoriali, è stata nuovamente manifestata l'esigenza di valutare la situazione determinatasi in seguito alla pubblicazione della graduatoria dei comuni beneficiari della misura Pnrr cosiddetta rigenerazione urbana che, all'esito di un'accurata e lunga istruttoria, rischia di non finanziare molti comuni medio-grandi concentrati in alcune regioni in particolare del centro-nord;

    si tratta di interventi fortemente attesi dalle comunità locali delle diverse regioni e che rispondono a bisogni di trasformazione generalizzata del territorio urbano, necessari per favorire lo sviluppo socio-economico dei diversi territori regionali,

impegna il Governo:

1) ad assumere tutte le iniziative di competenza al fine di individuare e integrare le risorse necessarie, pari a circa ulteriori 900 milioni di euro, nella misura che garantiscano comunque al Mezzogiorno risorse pari ad almeno il 40 per cento delle risorse complessive (pari a 4,3 miliardi di euro) per assicurare il finanziamento di tutti i progetti che abbiano superato il vaglio di ammissibilità e le progettazioni pronte e rapidamente cantierabili in grado di imprimere un forte sviluppo alle economie locali di tutto il territorio nazionale e di rispondere alle reali esigenze dei territori;

2) ad adottare iniziative volte a migliorare la performance dell'indice di vulnerabilità sociale e materiale (Ivsm) per la ripartizione tra gli enti locali di eventuali nuovi bandi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, adeguando i parametri per una distribuzione equa delle risorse a disposizione, ferma restando la riserva territoriale di almeno il 40 per cento a favore del Mezzogiorno;

3) a potenziare le iniziative normative solo in parte già avviate, finalizzate ad una maggiore e indispensabile semplificazione procedurale per favorire realmente la riqualificazione e il riuso del patrimonio edilizio esistente, e contenere conseguentemente il consumo del suolo.
(1-00578) «Pella, D'Attis».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

piano di finanziamento

aiuto finanziario

sviluppo sociale