ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00083

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 93 del 29/11/2018
Abbinamenti
Atto 1/00087 abbinato in data 10/12/2018
Atto 1/00091 abbinato in data 10/12/2018
Atto 1/00092 abbinato in data 10/12/2018
Atto 1/00094 abbinato in data 11/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: MOLINARI RICCARDO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 29/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2018
VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 29/11/2018
DE CARLO SABRINA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2018
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 29/11/2018
EHM YANA CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2018
BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 29/11/2018
CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2018
COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER 29/11/2018
CAPPELLANI SANTI MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2018
GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 29/11/2018
DI STASIO IOLANDA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2018
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 29/11/2018
EMILIOZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2018
LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 29/11/2018
OLGIATI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2018
LO MONTE CARMELO LEGA - SALVINI PREMIER 29/11/2018
ROMANIELLO CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2018
LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 29/11/2018
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2018
VALLOTTO SERGIO LEGA - SALVINI PREMIER 29/11/2018
CILLIS LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 29/11/2018
GRIMOLDI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 29/11/2018
DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA LUIS ROBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 29/11/2018
COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER 29/11/2018
RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 29/11/2018
CAFFARATTO GUALTIERO LEGA - SALVINI PREMIER 29/11/2018
BILLI SIMONE LEGA - SALVINI PREMIER 29/11/2018
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 29/11/2018
D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018
TUZI MANUEL MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018
IANARO ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018
BOLOGNA FABIOLA MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018
VOLPI LEDA MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018
TRIZZINO GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018
MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018
SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018
SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018
SCERRA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018
TORTO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018
PAPIRO ANTONELLA MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018
BRUNO RAFFAELE MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018
DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018
GALIZIA FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018
GIORDANO CONNY MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018
DE GIORGI ROSALBA MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/12/2018


Stato iter:
11/12/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/12/2018
Resoconto VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 10/12/2018
Resoconto CILLIS LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI
Resoconto GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER
 
INTERVENTO GOVERNO 10/12/2018
Resoconto GIULIANO SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 10/12/2018

DISCUSSIONE IL 10/12/2018

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/12/2018

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/12/2018

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/12/2018

RITIRATO IL 11/12/2018

CONCLUSO IL 11/12/2018

Atto Camera

Mozione 1-00083
presentato da
MOLINARI Riccardo
testo presentato
Giovedì 29 novembre 2018
modificato
Martedì 11 dicembre 2018, seduta n. 99

   La Camera,
   premesso che:
    a luglio 2018 l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), al fine di ridurre di un terzo entro il 2030 i casi di morte per diabete, cancro e malattie cardiovascolari, avevano dichiarato che nelle diete era necessario ridurre i grassi saturi, il sale, gli zuccheri e l'alcol il cui consumo oltre misura potrebbe avere effetti dannosi per la salute;
    l'obiettivo sarebbe stato raggiunto disincentivando l'uso dei suddetti prodotti, adottando, da un lato, una tassazione simile a quella sull'alcol, sul tabacco e su altre sostanze nocive e, dall'altro, apponendo sulle confezioni «avvisi di pericolo»;
    all'uopo, durante l'incontro di alto livello delle Nazioni Unite sulle malattie non trasmissibili del settembre 2018, venne discussa una bozza preliminare di risoluzione che prevedeva misure fiscali penalizzanti ed etichettature per disincentivare l'acquisto di alcuni prodotti del settore agroalimentare;
    dopo un lungo negoziato, il 27 settembre 2018 i Capi di Stato e di Governo dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite hanno approvato la dichiarazione politica « Time to Deliver: Accelerating our response to address NCDs for the health and well-being of present and future generations» dal testo molto bilanciato, asciutto, di ampia portata e senza toni prescrittivi, in linea con gli interessi italiani di tutela della salute e delle eccellenze del made in Italy nel settore agroalimentare;
    il 12 novembre 2018 sette Paesi, guidati da Brasile e Francia, hanno presentato, alla seconda commissione dell'Assemblea generale dell'Onu, nell'ambito dell'iniziativa « Global health and foreign policy», una risoluzione contenente, sostanzialmente, le misure punitive già proposte nella bozza preliminare. Se approvate, esse danneggerebbero pesantemente il made in Italy agroalimentare, le nostre tradizioni gastronomiche, il nostro export, la nostra agricoltura e la reputazione dei prodotti tipici italiani;
    qualora il nuovo testo presentato fosse approvato, andrebbe a vanificare l'intento della dichiarazione del 27 settembre 2018 e tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite sarebbero sollecitati ad applicare tasse, etichette dissuasive all'acquisto – come per le sigarette – e restrizioni alla pubblicità e al marketing su gran parte dei prodotti alimentari tipici del made in Italy, i quali verrebbero classificati come nocivi per la salute;
    sembra impensabile che si vada a ridiscutere un principio che era stato approvato e chiarito ai massimi livelli dei Capi di Stato e di Governo all'Onu. Inoltre, un organismo politico come l'Onu non può approvare indicazioni prescrittive come quelle indicate nel documento del 12 novembre 2018, nel quale viene esplicitamente riportata la seguente locuzione «è urgente che gli Stati membri approvino»;
    nelle prossime settimane cominceranno i negoziati sulla risoluzione, per cercare di individuare una posizione comune ed entro il 7 dicembre 2018 dovrà essere finalizzato un testo definitivo che sarà poi presentato il 13 dicembre 2018 all'Assemblea generale dell'Onu, per essere votato dagli Stati membri;
    la filiera agroalimentare italiana, tra produzione, trasformazione, distribuzione al dettaglio e ristorazione, con un valore di oltre 130 miliardi di euro l'anno, costituisce il 9 per cento del prodotto interno lordo nazionale, occupa 3,2 milioni di lavoratori – vale a dire il 13 per cento del totale in Italia – e coinvolge 1,3 milioni di imprese, pari al 25 per cento del totale delle aziende iscritte nei registri camerali;
    secondo i dati diffusi da «Nomisma Agrifood Monitor», nel 2017 l’export agroalimentare italiano ha superato la cifra record di 40 miliardi di euro, trainato soprattutto da prodotti quali: vini, formaggi e salumi, vale a dire categorie merceologiche che verrebbero colpite dai provvedimenti proposti dal gruppo guidato da Francia e Brasile;
    l'applicazione, a livello globale, dei provvedimenti proposti dai citati sette Paesi condurrebbe a una forte contrazione delle vendite dei prodotti agroalimentari italiani all'estero, con la conseguenza di ridurre i margini positivi della bilancia commerciale, nonché di mettere a serio rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro e la stessa sopravvivenza di tantissime piccole e medie imprese, tenuto conto che solo il 2 per cento delle aziende alimentari italiane supera i 50 addetti;
    una ricerca Nomisma del 2015 sugli effetti delle «etichette a semaforo» nel mercato inglese ha evidenziato un significativo calo nelle vendite e nelle quote di mercato proprio dei prodotti tipici italiani, con perdite addirittura del 14 per cento per quanto riguarda il parmigiano-reggiano Dop porzionato;
    le produzioni italiane, per la loro intrinseca peculiarità, sono poste alla base della «dieta mediterranea», riconosciuta dall'Unesco «Patrimonio immateriale dell'umanità» quale modello alimentare sano ed equilibrato, fondato prevalentemente su cibi di origine vegetale e sul consumo diversificato e bilanciato;
    la scienza ha dimostrato che la dieta mediterranea è una dieta salubre che aiuta a prevenire malattie croniche, come patologie cardiovascolari, diabete e obesità;
    grazie, infatti, alle abitudini alimentari fondate sulla dieta mediterranea e a uno stile di vita attivo, l'Italia rappresenta il secondo Paese più longevo del pianeta, il terzo meno obeso di tutta l'area Ocse e il più sano al mondo secondo la classifica « Bloomberg Health Index» stilata nel 2017, malgrado condizioni economiche meno favorevoli rispetto ad altre nazioni;
    secondo i dati del sistema di sorveglianza «OKkio alla salute», coordinato dal Ministero della salute, l'Italia è tra i pochissimi Paesi il cui tasso di obesità infantile è in calo, con una riduzione del 13 per cento a partire dal 2009;
    provvedimenti coercitivi, come quelli suggeriti dalla risoluzione presentata all'Assemblea generale dell'Onu deresponsabilizzano, a parere dei firmatari del presente atto di indirizzo, il consumatore e ne condizionano le scelte, senza indirizzarlo verso una dieta più salutare;
    si ritiene di dover scongiurare la diffusione di sistemi di valutazione dei prodotti agroalimentari unicamente basati sui profili nutrizionali oppure su rappresentazioni grafiche che pongono ingiustificatamente l'accento sulla composizione del singolo prodotto, a prescindere dalle modalità e dalla frequenza di consumo;
    la modifica degli ingredienti dei prodotti finalizzata a sostituire il sale, i grassi o gli zuccheri e avviata dalle aziende agroalimentari dei Paesi, che hanno applicato provvedimenti simili a quelli invocati dalla risoluzione presentata all'Assemblea generale, ha condotto alla riduzione delle componenti naturali dei prodotti in favore di additivi chimici;
    la posizione assunta dall'Oms e dall'Onu rischia di avvantaggiare unicamente i produttori di alimenti dietetici e di sostituti chimici per alimenti;
    l'applicazione di tasse o etichette discriminanti, ove già in vigore, non ha condotto ad alcun miglioramento dei trend relativi alla diffusione dell'obesità e delle malattie non trasmissibili;
    le imprese del settore agroalimentare e le associazioni di agricoltori hanno manifestato forte preoccupazione per le disposizioni contenute nella risoluzione in discussione all'Assemblea generale dell'Onu,

impegna il Governo:

1) a difendere, con la massima determinazione, il settore agroalimentare italiano in tutte le sedi politiche e diplomatiche internazionali, in particolare all'Onu (e nelle sue agenzie come Oms e Fao) e nell'ambito dell'Unione europea;

2) a porre in essere una pronta e decisa azione diplomatica volta al ritiro o ad una rilevante modifica della risoluzione presentata nell'ambito dell'iniziativa « Global health and foreign policy» in discussione all'Assemblea dell'Onu, al fine di scongiurare le inique conseguenze che l'approvazione di tale documento avrebbe per il settore agroalimentare italiano e, in particolare, per le esportazioni italiane;

3) ad avviare un confronto, nelle opportune sedi, al fine di chiarire quali siano le finalità che hanno portato la Francia a promuovere questa iniziativa in collaborazione con Paesi extra Unione europea senza un preventivo accordo con gli altri Stati membri europei, nonostante sia un Paese che, in maniera del tutto analoga all'Italia, vanta numerosi prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall'Unione europea e che con l'approvazione senza modifiche di questo documento rischia di essere essa stessa pesantemente penalizzata.
(1-00083) «Molinari, D'Uva, Viviani, Sabrina De Carlo, Formentini, Ehm, Bubisutti, Cabras, Coin, Cappellani, Gastaldi, Di Stasio, Golinelli, Emiliozzi, Liuni, Olgiati, Lo Monte, Romaniello, Lolini, Gallinella, Vallotto, Cillis, Grimoldi, Di San Martino Lorenzato Di Ivrea, Comencini, Ribolla, Caffaratto, Billi, Zoffili, D'Arrando, Tuzi, Ianaro, Bologna, Leda Volpi, Trizzino, Lorefice, Mammì, Sarli, Sportiello, Scerra, Torto, Papiro, Bruno, Di Lauro, Galizia, Giordano, De Giorgi, Villani».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prevenzione delle malattie

assemblea generale dell'ONU

prodotto originario