Legislatura: 18Seduta di annuncio: 79 del 08/11/2018
Primo firmatario: FIANO EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MIGLIORE GENNARO PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018 BAZOLI ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018 MORANI ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018 CECCANTI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018 DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018 GIORGIS ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018 MARTINA MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018 ORFINI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018 POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018 ANNIBALI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018 BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018 FERRI COSIMO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018 MICELI CARMELO PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018 VAZIO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018 VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 08/11/2018 DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 12/11/2018 PAGANI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 05/12/2018 GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 15/11/2018 Resoconto FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO PARLAMENTARE 15/11/2018 Resoconto INVERNIZZI CRISTIAN LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto ORSINI ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto ZENNARO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA DICHIARAZIONE VOTO 11/12/2018 Resoconto PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA Resoconto PETTARIN GUIDO GERMANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto MIGLIORE GENNARO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto INVERNIZZI CRISTIAN LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto LATTANZIO PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE PARERE GOVERNO 11/12/2018 Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 12/11/2018
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/11/2018
DISCUSSIONE IL 15/11/2018
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 15/11/2018
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 05/12/2018
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 11/12/2018
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/12/2018
DISCUSSIONE IL 11/12/2018
IN PARTE ACCOLTO E IN PARTE NON ACCOLTO IL 11/12/2018
PARERE GOVERNO IL 11/12/2018
PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 11/12/2018
VOTATO PER PARTI IL 11/12/2018
IN PARTE APPROVATO E IN PARTE RESPINTO IL 11/12/2018
CONCLUSO IL 11/12/2018
La Camera,
premesso che:
il 25 ottobre 2018 il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione 2018/2869 (RSP) sull'aumento della violenza neofascista in Europa, con la quale ha preso atto che la mancanza di un'azione seria nei confronti dei gruppi neofascisti e neonazisti ha acconsentito al verificarsi dell'attuale impennata xenofoba in tutta Europa;
il Parlamento europeo ha manifestato, dunque, la sua preoccupazione per la «crescente normalizzazione del fascismo, del razzismo, della xenofobia e di altre forme di intolleranza nell'Unione europea» ed il suo turbamento a seguito di «notizie di collusione di leader politici, partiti politici e forze dell'ordine con neofascisti e neonazisti in alcuni Stati membri»;
nella risoluzione viene, infatti, messo in luce come, a fronte della crescente minaccia dell'estremismo violento di destra, nessun Paese europeo sia rimasto immune dal fenomeno e, in particolare, ha ricordato l'orrendo massacro dei giovani laburisti avvenuto nel 2011 in Norvegia, l'assassinio della deputata Joe Cox in Gran Bretagna per motivi inerenti all'odio politico e all'intolleranza e i numerosissimi attacchi ai centri per l'asilo e alle moschee di tutta Europa;
i parlamentari europei, dopo aver ricordato che i gruppi e partiti politici apertamente neofascisti, neonazisti, razzisti e xenofobi incitano all'odio e alla violenza nella società e che la diffusione della retorica dell'odio on line conduce spesso ad un aumento della violenza, soprattutto da parte di gruppi neofascisti, hanno «condannato e deplorato vivamente gli attacchi terroristici, gli assassinii, la violenza psicologica, le aggressioni fisiche violente e le marce delle organizzazioni neofasciste e neonaziste che hanno avuto luogo in vari Stati membri dell'Unione europea»;
la risoluzione del Parlamento europeo, dunque, prende atto di un fenomeno in costante crescita in tutta Europa, che colpisce la società nel suo insieme e la cui violenza finisce per essere rivolta in particolar modo contro tutte le minoranze, come quelle dei neri europei, persone di origine africana, ebrei, musulmani, rom, cittadini di Paesi terzi, persone lgbti e disabili e chiede agli Stati membri di indagare e perseguire i reati generati dall'odio e di condividere le migliori pratiche per individuare e indagare tali reati, compresi quelli motivati specificamente dalle varie forme di xenofobia, nonché di prevedere e fornire un sostegno adeguato per le vittime di reati di stampo razzista o xenofobo e dei reati di odio e la protezione di tutti testimoni contro i responsabili di tali reati;
del resto, il problema è così sentito anche in Italia che proprio recentemente è stata presentata la proposta di legge per l'istituzione di una Commissione parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza, presentata dalla senatrice a vita Liliana Segre, vittima a sua volta dell'odio dell'Italia fascista, che ha evidenziato come proprio in Italia stia «ricrescendo una marea di razzismo e di intolleranza che va fermata in ogni modo» e che occorre lavorare «contro la fascistizzazione del senso comune che sta appena un gradino sopra l'indifferenza che 80 anni fa ha coperto di vergogna l'Italia fascista»;
anche in Italia, infatti, vi è una costante preoccupazione non solo per l'intensificarsi degli episodi di aggressione e violenza da parte di organizzazioni e movimenti neofascisti o di estrema destra, ma anche semplicemente per le sempre più frequenti manifestazioni a viso aperto poste in essere da organizzazioni che o esplicitamente si richiamano al fascismo o al nazismo e ai suoi valori, come in questi giorni è avvenuto nell'ennesima manifestazione a Predappio, dove si sono viste sfilare ingiuriose magliette che inneggiavano apertamente e senza nessun timore da parte degli autori di essere giuridicamente perseguiti, ad Auschwitz come ad un novello parco divertimenti;
occorre, infatti, rilevare che, nonostante le numerose disposizioni presenti nell'ordinamento italiano volte a prevenire o a sanzionare i crimini dell'odio, come nel caso della cosiddetta legge Mancino o del delitto di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazioni razziali, etniche e religiose, ora ricondotto all'interno del codice penale, e nonostante le numerose disposizioni volte a diffondere una cultura della tolleranza e del reciproco rispetto, negli ultimi anni si è assistito a una crescente spirale dei fenomeni di odio, intolleranza, razzismo, antisemitismo e neofascismo che pervadono la scena pubblica;
come ricordato dalla senatrice Segre, «parole, atti, gesti e comportamenti offensivi e di disprezzo di persone o di gruppi che assumono la forma di un sistematico incitamento all'odio, in particolare verso le minoranze»,
impegna il Governo:
1) coerentemente con quanto previsto dalla risoluzione approvata dal Parlamento europeo, ad adottare le iniziative di competenza per contrastare tutte le organizzazioni che incitano all'odio e alla violenza negli spazi pubblici e on line e vietare i gruppi neofascisti e neonazisti e qualsiasi altra fondazione o associazione o movimento che esalti o promuova il fascismo o il nazismo;
2) ad adottare ogni iniziativa volta a prevenire e contrastare la diffusione della propaganda ideologica basata sull'odio, sul razzismo e sull'intolleranza, con particolare riguardo alla sua diffusione attraverso il web, anche predisponendo sistematiche campagne informative ed educative in ambito scolastico e sui media;
3) a contrastare ogni forma di violenza e di intolleranza, nei confronti di qualunque minoranza, riconducibile alla ricostituzione di organismi politico-ideologici aventi comune patrimonio ideale con il disciolto partito fascista o con altre formazioni politiche analoghe;
4) ad adottare apposite iniziative normative volte a sanzionare anche il mero utilizzo della simbologia della gestualità fascista, anche laddove non sia strettamente riconducibile alla ricostituzione del partito fascista.
(1-00072) «Fiano, Migliore, Bazoli, Morani, Ceccanti, Marco Di Maio, Giorgis, Martina, Orfini, Pollastrini, Annibali, Bordo, Ferri, Miceli, Vazio, Verini, De Maria, Pagani, Gribaudo».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):violenza
risoluzione
fascismo