Legislatura: 18Seduta di annuncio: 50 del 26/09/2018
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MOLINARI RICCARDO LEGA - SALVINI PREMIER 26/09/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 27/09/2018 Resoconto MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.) DICHIARAZIONE VOTO 27/09/2018 Resoconto SCHULLIAN MANFRED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI Resoconto LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA Resoconto BIANCOFIORE MICHAELA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto BOSCHI MARIA ELENA PARTITO DEMOCRATICO Resoconto BAZZARO ALEX LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto SIRAGUSA ELISA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto ROSSINI EMANUELA MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE Resoconto NOVELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto MATURI FILIPPO LEGA - SALVINI PREMIER
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/09/2018
ACCOLTO IL 27/09/2018
PARERE GOVERNO IL 27/09/2018
DISCUSSIONE IL 27/09/2018
APPROVATO IL 27/09/2018
CONCLUSO IL 27/09/2018
La Camera,
premesso che:
sono sempre più ricorrenti le affermazioni circa la presentazione di un disegno di legge da parte del Governo austriaco per conferire la cittadinanza dell'Austria e il relativo passaporto ai cittadini italiani di lingua ladina e tedesca della provincia autonoma di Bolzano;
il summenzionato disegno di legge sarebbe diretta conseguenza di una lettera inviata alle autorità austriache da 19 consiglieri (su 35) provinciali di Bolzano, i quali affermano che: «gli altoatesini hanno perso la loro cittadinanza austriaca con l'annessione involontaria dell'Alto Adige da parte dell'Italia. Il recupero della cittadinanza sarebbe ora un atto di riparazione»;
tale iniziativa fu accolta e inserita all'interno del programma della coalizione al Governo dell'Austria. Annunciata dapprima da Werner Neubauer, responsabile della FPÖ per i rapporti con l'Alto Adige, e poi confermata dal vice cancelliere austriaco Heinze Christian Strache, che aveva fatto sapere di voler addirittura fare pressioni per l'autodeterminazione del Sudtirol;
da allora il Governo austriaco ha organizzato una commissione di esperti, che sarebbe, secondo quanto riportato dal quotidiano tirolese Tiroler tageszeitung in data 21 luglio 2018, in procinto di presentare il disegno di legge, annunciato per settembre 2018;
secondo le indiscrezioni, la doppia cittadinanza sarebbe affidata alla regione amministrativa del Tirolo, con annessa iscrizione al registro elettorale di Innsbruck. Quindi i cittadini di lingua tedesca residenti a Bolzano potrebbero votare per il Parlamento austriaco e anche per il Parlamento europeo in cambio di una tassa che si aggirerebbe intorno ai 660 euro, ma nessun diritto sarebbe concesso ai residenti in Alto Adige per quanto concerne i servizi di welfare o la prestazione del servizio militare o civile;
a seguito dell'Accordo De Gasperi-Gruber del 1946, da parte italiana fu poi approvato il cosiddetto «pacchetto dell'autonomia» di Bolzano che conteneva il secondo statuto di autonomia, che entrò in vigore il 20 gennaio del 1972 e condusse al modello positivo – universalmente riconosciuto come esempio di cooperazione e dialogo tra gruppi linguistici – dell'Alto Adige. Il riconoscimento dell'autonomia e la tutela delle minoranze sono principi fondamentali della Costituzione italiana, insieme all'unità e all'indivisibilità dello Stato. Il modello di autonomia ha altresì favorito lo straordinario successo economico e sociale della provincia di Bolzano che vanta il prodotto interno lordo pro capite più alto tra le regioni e province italiane;
esperienza tanto positiva che portò alla chiusura definitiva del contenzioso tra Austria e Italia nell'estate del 1992 in ambito Onu, con la concessione da parte dell'Austria all'Italia della cosiddetta «quietanza liberatoria» con cui Vienna riconosce il pieno adempimento dell'accordo De Gasperi-Gruber;
un ulteriore passo in avanti fu poi segnato con l'adesione dell'Austria all'Unione europea nel 1995, che condusse alla realizzazione dell'euroregione Tirolo-Alto Adige/Sudtirol-Trentino e quindi al definitivo superamento delle frontiere regionali, sostituendo alla separazione la cooperazione interregionale, e facendo diventare così la regione un importante modello per il futuro, non sempre facile, processo di integrazione europea;
per queste ragioni, le ricorrenti affermazioni circa la presentazione di un disegno di legge da parte del Governo austriaco per conferire la cittadinanza dell'Austria e il relativo passaporto ai cittadini italiani di lingua ladina e tedesca della provincia autonoma di Bolzano, hanno destato preoccupazione,
impegna il Governo:
1) a ribadire, anche nelle sedi dell'Unione europea, i rischi potenziali che potrebbe comportare, per la popolazione di lingua italiana, un'eventuale approvazione della legge austriaca sulla concessione della cittadinanza e del passaporto ai cittadini dell'Alto Adige;
2) a difendere il modello di autonomia e convivenza pacifica instaurato in Alto Adige che ha radici tipiche ed esclusive di questo territorio.
(1-00047) «D'Uva, Molinari».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):adesione all'Unione europea
iscrizione elettorale
regione alpina