ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00044

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 49 del 25/09/2018
Abbinamenti
Atto 1/00036 abbinato in data 25/09/2018
Atto 1/00040 abbinato in data 25/09/2018
Atto 1/00049 abbinato in data 27/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: MOLINARI RICCARDO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 25/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 25/09/2018


Stato iter:
27/09/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/09/2018
Resoconto MAGGIONI MARCO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto TORTO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto CECCANTI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PETTARIN GUIDO GERMANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA
 
PARERE GOVERNO 27/09/2018
Resoconto MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
DICHIARAZIONE VOTO 27/09/2018
Resoconto TONDO RENZO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI
Resoconto BOLDRINI LAURA LIBERI E UGUALI
Resoconto MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA
Resoconto SANTELLI JOLE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto DE LUCA PIERO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto MAGI RICCARDO MISTO-+EUROPA-CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto MAGGIONI MARCO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto DE GIORGI ROSALBA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto LORENZIN BEATRICE MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/09/2018

DISCUSSIONE IL 25/09/2018

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 25/09/2018

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/09/2018

ACCOLTO IL 27/09/2018

PARERE GOVERNO IL 27/09/2018

DISCUSSIONE IL 27/09/2018

APPROVATO IL 27/09/2018

CONCLUSO IL 27/09/2018

Atto Camera

Mozione 1-00044
presentato da
MOLINARI Riccardo
testo presentato
Martedì 25 settembre 2018
modificato
Giovedì 27 settembre 2018, seduta n. 51

   La Camera,
   premesso che:
    l'8 aprile 2018 il Premier Viktor Orbàn ha vinto le elezioni per il suo terzo mandato consecutivo;
    nel corso dei suoi precedenti Governi l'Ungheria ha sperimentato una costante e consistente crescita economica, con ampi investimenti industriali nei settori dell'alta tecnologia, un indice basso di disoccupazione e conti sovrani sotto controllo;
    l'articolo 2 del Trattato sull'Unione europea indica lo Stato di diritto quale pilastro su cui si fonda l'Unione, insieme al rispetto della dignità umana, alla libertà, alla democrazia, all'uguaglianza, al rispetto dei diritti umani, comprese le persone appartenenti a minoranze. Nel complesso, questi valori costituiscono il fondamento dei diritti di cui godono quanti vivono nell'Unione europea;
    il 12 settembre 2018 il Parlamento europeo, riunito in seduta plenaria a Strasburgo, ha approvato una risoluzione nella quale si chiede al Consiglio dell'Unione europea di valutare, a norma dell'articolo 7, paragrafo 1, del Trattato sull'Unione europea, «se esista un evidente rischio di violazione grave da parte dell'Ungheria dei valori di cui all'articolo 2 TUE e a rivolgere all'Ungheria raccomandazioni adeguate al riguardo»;
    l'articolo 7, paragrafo 1, del Trattato sull'Unione europea costituisce una fase preventiva, che prevede una fase di dialogo con lo Stato membro interessato e che mira a evitare eventuali sanzioni, riconoscendo all'Unione la capacità di intervenire in caso di «evidente rischio di violazione grave dei valori comuni». Il Parlamento europeo ha assunto la propria decisione in base alla valutazione su aspetti dello Stato di diritto;
    dal punto di vista procedurale, il 18 settembre 2018 la Presidenza del Parlamento europeo ha formalmente investito la Presidenza di turno austriaca del Consiglio dell'Unione europea della questione, che passerà all'esame del Consiglio affari generali, attraverso l'audizione dello Stato membro interessato; l'Ungheria è comunque intenzionata ad impugnare la risoluzione del Parlamento europeo dinanzi alla Corte di giustizia dell'Unione;
    dopo l'audizione l’iter si svilupperà in successivi passaggi che potranno durare alcuni mesi, comprendendo la possibilità per il Consiglio sull'Unione europea di rivolgere all'Ungheria raccomandazioni che dovranno essere deliberate a maggioranza dei quattro quinti degli Stati membri e previa approvazione del Parlamento europeo, sempre che nel frattempo il Consiglio non verifichi che sono venuti meno i motivi che hanno portato all'innesco di tale procedura,

impegna il Governo:

1) ad attivarsi, in primo luogo attraverso un dialogo continuo, nel rispetto dell'autonomia e della sovranità di ogni Stato membro, per la protezione e la promozione dei diritti e dei valori su cui si fonda l'Unione, sanciti all'articolo 2 del Trattato sull'Unione europea, rappresentando questi il fondamento comune e il presupposto irrinunciabile per tutti gli Stati membri, in armonia con i principi e lo spirito dei Trattati;

2) ad attivarsi affinché il Consiglio dell'Unione europea accerti che i motivi che si ritiene siano all'origine della procedura di cui all'articolo 7, paragrafo 1, del Trattato sull'Unione europea nei confronti dell'Ungheria non siano venuti meno e, nel caso non fossero più validi, affinché sia chiusa celermente la procedura stessa, in quanto infondata.
(1-00044) «Molinari, D'Uva».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trattato sull'Unione europea

risoluzione

diritti umani