Legislatura: 18Seduta di annuncio: 48 del 21/09/2018
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 21/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 ACQUAROLI FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 CROSETTO GUIDO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 FIDANZA CARLO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018 ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 25/09/2018 Resoconto DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA INTERVENTO PARLAMENTARE 25/09/2018 Resoconto GEBHARD RENATE MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE Resoconto DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA Resoconto ROSSINI EMANUELA MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE Resoconto MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA PARERE GOVERNO 27/09/2018 Resoconto MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.) DICHIARAZIONE VOTO 27/09/2018 Resoconto SCHULLIAN MANFRED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI Resoconto LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA Resoconto BIANCOFIORE MICHAELA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto BOSCHI MARIA ELENA PARTITO DEMOCRATICO Resoconto BAZZARO ALEX LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto SIRAGUSA ELISA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto ROSSINI EMANUELA MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE Resoconto NOVELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto MATURI FILIPPO LEGA - SALVINI PREMIER
DISCUSSIONE IL 25/09/2018
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/09/2018
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 25/09/2018
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/09/2018
NON ACCOLTO IL 27/09/2018
PARERE GOVERNO IL 27/09/2018
DISCUSSIONE IL 27/09/2018
RESPINTO IL 27/09/2018
CONCLUSO IL 27/09/2018
La Camera,
premesso che:
desta preoccupazione e sconcerto quanto riportato da fonti di stampa e dichiarazioni ufficiali da parte di rappresentanti del Governo e del Parlamento austriaco in merito alla prossima discussione di una proposta di disegno di legge per la concessione della cittadinanza austriaca ai cittadini italiani di lingua tedesca e ladina residenti nella provincia già autonoma dell'Alto Adige;
in base a quanto contenuto nelle bozze ufficiose del disegno di legge di cui hanno riferito importanti testate giornalistiche d'Oltrebrennero, gli altoatesini di lingua tedesca e ladina potrebbero partecipare alle elezioni per il Nationalrat, il Parlamento austriaco, mentre il servizio civile e le prestazioni sociali scatterebbero per ora invece solo per coloro che dovessero trasferirsi in Austria;
per realizzare questo disegno l'Austria dovrà modificare la propria attuale legislazione e il quotidiano Tiroler Tageszeitung scrive, rivelando fonti attendibili a livello governativo, che l'accesso alla cittadinanza comporterà un costo agevolato di 660 euro. Potranno fare domanda gli altoatesini che si sono dichiarati ai censimenti linguistici italiani previsti dallo Statuto di autonomia di lingua tedesca oppure ladina;
secondo il deputato della Freiheitliche Partei Osterreichs (Fpc), il Partito della libertà austriaco, Werner Neubauer – interpellato dall'agenzia di stampa austriaca Apa – è realistica l'approvazione del disegno di legge entro l'anno e la bozza sinora elaborata dovrebbe essere la base delle trattative con il Governo di Roma per trovare un'intesa sulla doppia cittadinanza, anche se la decisione sarà assunta in forma unilaterale, senza un lavoro coordinato con l'Esecutivo del nostro Paese;
l'ipotesi di concessione della cittadinanza austriaca a cittadini italiani costituisce una forzatura che alimenta anche una frattura profonda nella società che si vorrebbe divisa fra cittadini di diversa serie, a seconda del gruppo linguistico di appartenenza;
sul quotidiano La Stampa un commentatore ha definito il passo intrapreso dall'Austria sulla doppia cittadinanza, nell'ottantesimo anniversario dell’Anschluss, «un gesto simbolico solo apparentemente innocuo. L'indiretta offerta della cittadinanza austriaca, assolutamente inutile data l'ottima condizione dell'autonomia di cui godono i cittadini di lingua tedesca, aprirebbe un'ambigua rivendicazione identitaria-linguistica»;
l'autonomia costituisce, attraverso gli accordi De Gasperi-Gruber, culminati con il rilascio nel 1992 della «quietanza liberatoria» da parte dell'Austria, l'approdo di un complesso percorso, non certo una tappa come l'iniziativa austriaca sottenderebbe;
guardare oltre l'attuale status autonomo dell'Alto Adige, estendendo la stessa cittadinanza austriaca a una popolazione compatta residente in una provincia dotata di autonomia quasi integrale, equivale, a giudizio dei firmatari del presente atto di indirizzo, a dichiarare una sorta di annessione, un atto di inaudita gravità. Oltre a creare un solco fra le popolazioni di lingua diversa della provincia di Bolzano;
la ridiscussione da parte austriaca della «quietanza liberatoria» del 1992, con cui veniva dichiarata chiusa la vertenza internazionale sull'Alto Adige aperta di fronte all'Onu, riapre un conflitto internazionale faticosamente ricomposto e che ha avuto un costo altissimo anche in termini di vite umane (oltre una ventina i civili e militari uccisi nella stagione più cruenta, quella del terrorismo separatista);
l'inasprirsi delle relazioni bilaterali tra Italia ed Austria, a seguito dell'apertura del dibattito sull'estensione della cittadinanza austriaca, ha già generato in provincia di Bolzano reazioni molto accese e una mobilitazione generale sospinta dal vento catalano da parte dei movimenti dichiaratamente secessionisti, che in consiglio provinciale contano dieci consiglieri su trentacinque;
la prospettata estensione della cittadinanza austriaca ai cittadini di lingua tedesca e ladina (e solo ad essi), maggioranza assoluta prossima al 75 per cento dell'intera popolazione in provincia di Bolzano, determinerebbe un unicum, a livello internazionale, ossia una provincia italiana dotata di autonomia quasi integrale abitata da una popolazione con cittadinanza dello Stato confinante, ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo premessa scontata della possibile richiesta di cessione della stessa sovranità italiana sul medesimo territorio;
la concessione della cittadinanza italiana agli italiani anche di Slovenia e Croazia non costituisce alcun precedente apprezzabile, data la purtroppo modesta presenza italiana nei territori delle due Repubbliche affacciate sull'Adriatico, con autentico status di minoranza sia nazionale che regionale delle medesime;
in ogni caso l'Italia riconosce la doppia cittadinanza a chiunque risieda in qualunque parte del mondo e soddisfi dei requisiti essenziali, mentre l'Austria la estenderebbe solo ai cittadini dell'Alto Adige, quindi con espressa finalità rivendicatoria politica sulle popolazioni della provincia italiana dell'Alto Adige,
impegna il Governo:
1) ad assumere immediate iniziative per ottenere il pieno rispetto da parte del Governo austriaco della «quietanza liberatoria» con cui fu definito il quadro limite entro cui esercitare le funzioni di tutela delle minoranze di lingua tedesca e ladina dell'Alto Adige e che escludeva in modo assoluto da parte dell'Austria rivendicazioni territoriali e di status giuridico sugli abitanti della provincia italiana di Bolzano, sia per il presente che per il futuro, ed individuava nell'autonomia lo strumento definitivo di composizione della vertenza internazionale fra le due Repubbliche;
2) ad adottare nei confronti delle autorità austriache iniziative concrete volte a tutelare l'integrità nazionale italiana e la minoranza italiana dell'Alto Adige di fronte al rafforzarsi in Alto Adige di tendenze dichiaratamente secessioniste ed antitaliane alimentate anche da quelle che appaiono ai firmatari del presente atto di indirizzo improvvide iniziative legislative austriache fondate sulla base di una discriminante «etnica».
(1-00038) «Lollobrigida, Meloni, Acquaroli, Bellucci, Bucalo, Butti, Caretta, Ciaburro, Cirielli, Crosetto, Deidda, Luca De Carlo, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Ferro, Fidanza, Foti, Frassinetti, Gemmato, Lucaselli, Maschio, Mollicone, Montaruli, Osnato, Prisco, Rampelli, Rizzetto, Rotelli, Silvestroni, Trancassini, Varchi, Zucconi».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):minoranza nazionale
regione alpina
doppia nazionalita'