Legislatura: 18Seduta di annuncio: 443 del 18/12/2020
Primo firmatario: DEIDDA SALVATORE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/12/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 18/12/2020 CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 18/12/2020 PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 18/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 18/12/2020 Resoconto GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) DICHIARAZIONE VOTO 18/12/2020 Resoconto DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 18/12/2020
ACCOLTO IL 18/12/2020
PARERE GOVERNO IL 18/12/2020
DISCUSSIONE IL 18/12/2020
APPROVATO IL 18/12/2020
CONCLUSO IL 18/12/2020
La Camera,
premesso che:
l'intera filiera italiana di produzione della birra, in particolare quella dei birrifici artigianali, sta subendo un pesantissimo contraccolpo a causa della crisi epidemiologica in corso: ciò anche perché le recenti, ulteriori restrizioni hanno quasi azzerato le occasioni di consumo fuori dall'abitazione;
tali condizioni stanno mettendo seriamente a rischio la produzione in questione, stimata in 5,7 miliardi di euro, con serie e gravi ripercussioni anche per i 144.000 operatori impiegati nel settore, tenuto conto che, nell'ultimo anno, sono stati distribuiti, avuto riguardo anche dell'indotto, 2.698 milioni di euro di salari, con un aumento del +18 per cento della capacità occupazionale rispetto al 2017;
nel 2019, la produzione in Italia del settore in questione ha sfiorato i 10 miliardi di euro, equivalente a mezzo punto percentuale del PIL ed al 72 per cento del valore alla produzione del settore delle bevande alcoliche; e che tra produzione e vendita, il settore della birra ha contributo alle casse erariali per un totale di 4.552 milioni di euro tra IVA, imposte e contributi sul reddito e sul lavoro, con una crescita dell'8 per cento, rispetto al triennio precedente;
con l'arrivo del virus, in particolare tra marzo e giugno 2020, la produzione ha subito un crollo del 22 per cento, con picchi, tra marzo e maggio, del –30 per cento: conseguentemente anche il valore della produzione, nel primo semestre 2020, è drasticamente diminuito del 22,7 per cento rispetto al primo semestre 2019, nonché del 34,2 per cento rispetto al potenziale stimato per l'anno in corso;
a fronte di ciò, circa il 15 per cento delle aziende sarà stata costretta a licenziare, e che, secondo un sondaggio promosso tra gli operatori della categoria, gli aiuti previsti nei vari provvedimenti governativi non sono risultati adeguati in alcun modo, tenuto conto che nei cosiddetti decreti Ristori non è stato incluso il codice ATECO dei microbirrifici il quale, essendo lo stesso delle multinazionali, determina l'accostamento di due categorie per vocazione molto diverse, danneggiando l'intera filiera;
a differenza della produzione industriale, la birra artigianale vede il proprio mercato di sbocco nei pub e ristoranti e, solo in termini minimali, nella grande distribuzione e che, pertanto, le restrizioni imposte alle attività di somministrazione si ripercuotono inevitabilmente e gravemente sul settore in esame che, tra l'altro, è caratterizzato da prodotti ad elevata deperibilità,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di porre in essere ogni opportuna iniziativa al fine di sostenere e salvaguardare la filiera della produzione della birra, in particolare quella legata ai microbirrifici.
9/2828/113. (Testo modificato nel corso della seduta) Deidda, Caretta, Ciaburro, Prisco.