Legislatura: 18Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Primo firmatario: GADDA MARIA CHIARA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 12/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MORETTO SARA ITALIA VIVA 12/10/2020 PAITA RAFFAELLA ITALIA VIVA 12/10/2020 SCOMA FRANCESCO ITALIA VIVA 12/10/2020 DI MAIO MARCO ITALIA VIVA 12/10/2020 FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 12/10/2020 D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA 12/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 12/10/2020 CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 12/10/2020
ACCOLTO IL 12/10/2020
PARERE GOVERNO IL 12/10/2020
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 12/10/2020
CONCLUSO IL 12/10/2020
La Camera,
premesso che:
l'articolo 100, comma 4, del decreto-legge in esame dispone che, a decorrere dal 1o gennaio 2021 l'importo minimo annuo dovuto per i canoni di utilizzazione di aree e pertinenze demaniali marittime con qualunque finalità non possa essere inferiore a 2.500 euro;
tale misura comporta un aumento eccessivo e irragionevole (fino a sette volte l'importo minimo attuale) dei canoni demaniali marittimi minimi per settori cruciali per la ripartenza del Paese e il rilancio dell'economia, quali la pesca e l'acquacoltura;
il settore ittico – ma in particolare la piccola pesca e l'acquacoltura – è stato duramente messo alla prova durante il periodo del lockdown, rendendo ancor più fragile un comparto che da anni vive difficoltà ampiamente sedimentate e che per effetto della pandemia ora risentono anche della lenta ripresa del turismo e del settore HORECA;
un simile aumento appare del tutto illogico, irrazionale e del tutto incoerente rispetto alle misure di supporto al settore approntate dal Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali nel corso di questi ultimi mesi;
da ultimo con il decreto Rilancio, il Governo, su impulso del suddetto Ministero si è infatti adoperato per estendere le misure di carattere generale di sostegno al reddito al comparto, e introdurre misure specifiche a supporto della pesca e dell'acquacoltura, come ad esempio le garanzie Ismea e l'indennità di 950 euro per il mese di maggio 2020 in favore dei pescatori autonomi, soci di cooperative e non, che esercitano professionalmente la pesca nelle acque marittime, interne e lagunari, recentemente messe a disposizione per l'inoltro delle domande sul sito Inps;
appare del tutto necessario, dunque, intervenire per mettere al riparo il settore della pesca e dell'acquacoltura dall'aumento dei canoni demaniali marittimi minimi, così da non compromettere la tenuta delle misure di sostegno e degli sforzi profusi finora,
impegna il Governo
individuando preventivamente le necessarie risorse finanziarie, a valutare l'opportunità di escludere i settori della pesca e dell'acquacoltura dall'applicazione del nuovo importo minimo annuo previsto per i canoni di utilizzazione di aree e pertinenze demaniali marittime.
9/2700/166. (Testo modificato nel corso della seduta) Gadda, Moretto, Paita, Scoma, Marco Di Maio, Fregolent, D'Alessandro.