ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02463/049

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 330 del 23/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: MASCHIO CIRO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 23/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 23/04/2020


Stato iter:
24/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 23/04/2020
CASTELLI LAURA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 23/04/2020

PARERE GOVERNO IL 23/04/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/04/2020

RESPINTO IL 24/04/2020

CONCLUSO IL 24/04/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02463/049
presentato da
MASCHIO Ciro
testo presentato
Giovedì 23 aprile 2020
modificato
Venerdì 24 aprile 2020, seduta n. 331

   La Camera,
   premesso che:
    il disegno di legge in esame, approvato in prima lettura al Senato, reca misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale, impegnato in prima linea nella lotta contro l'emergenza epidemiologica da COVID-19, ma anche un sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese che sono alle prese con la crisi economica che la pandemia ha portato con sé;
    in particolare, l'articolo 83 rischia di creare una disparità di trattamento tra i soggetti destinatari delle misure cautelari reali dei sequestri preventivi e i soggetti interessati da sequestri conseguenti a perquisizioni, posto che per i procedimenti penali a carico dei primi, il comma 3, lettera b), numero 2) esclude la sospensione del decorso dei termini delle indagini preliminari o comunque del compimento di qualsiasi attività, mentre nulla è stato previsto nel caso di sequestri «probatori»;
    la ratio della citata disposizione normativa risiede nella volontà, condivisibile, di scongiurare il verificarsi di un pregiudizio nei confronti di persone private di beni propri, o comunque nella propria disponibilità, nelle more di un'eventuale condanna definitiva, quindi presunti innocenti ex articolo 27, comma secondo, della Costituzione, i quali, giustamente, non possono essere privati delle proprie disponibilità oltre un ragionevole lasso di tempo, già disposto per legge;
    entrambe le tipologie di sequestro sono accomunate da un vincolo di indisponibilità dei beni oggetto di sequestro, motivo per cui la mancata previsione della sospensione dei termini delle indagini preliminari e di compimento di qualsiasi attività, nonché di prescrizione anche ai procedimenti nei quali siano stati effettuati sequestri a seguito di perquisizioni rischia di porre una questione di legittimità costituzionale per l'irragionevole disparità di trattamento tra i soggetti destinatari delle misure cautelari reali dei sequestri preventivi e i soggetti interessati da sequestri conseguenti a perquisizioni;
    in mancanza di un correttivo, il soggetto destinatario di un sequestro preventivo vedrebbe la spedita prosecuzione del proprio procedimento penale, che manterrebbe pertanto una ragionevole durata secondo le tempistiche di legge; mentre il soggetto raggiunto da un provvedimento di sequestro a seguito di perquisizione sarebbe privato dei beni sequestrati per un tempo ingiustificatamente superiore,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di estendere la disposizione di cui all'articolo 83, comma 3, lettera b) anche ai procedimenti nei quali siano stati effettuati sequestri a seguito di perquisizioni.
9/2463/49Maschio, Varchi.