Legislatura: 18Seduta di annuncio: 330 del 23/04/2020
Primo firmatario: MONTARULI AUGUSTA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 23/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 23/04/2020 PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 23/04/2020 CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 23/04/2020 CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 23/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 24/04/2020 MISIANI ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 23/04/2020
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/04/2020
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/04/2020
ACCOLTO IL 24/04/2020
PARERE GOVERNO IL 24/04/2020
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/04/2020
CONCLUSO IL 24/04/2020
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge n. 18 del 2020, C. 2463 Governo, approvato dal Senato, reca «Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVlD-19. Proroga dei termini per l'adozione di decreti legislativi»;
la crisi economica registrata a partire dall'anno 2009 ha colpito duramente il settore automobilistico registrando un netto calo delle immatricolazioni che si è tradotto inevitabilmente nella drastica riduzione del numero dei concessionari passati da 2950 nel 2007 a 1373 nel 2019;
orbene prima dell'emergenza coronavirus si registrava un numero di concessionari ridotto già di oltre la metà rispetto a quelli esistenti prima della crisi del 2009. Le imprese di vendita e assistenza veicoli operanti sulla base di un mandato delle case automobilistiche, incidono oggi circa il 3 per cento del PIL dando lavoro ad oltre 120.000 addetti;
le misure restrittive conseguenti l'emergenza COVID-19 hanno tuttavia imposto la chiusura al pubblico dei concessionari auto e lo stop alle immatricolazioni;
questo dato unito alle difficoltà economiche che subiranno le famiglie e le aziende rischia di determinare un ulteriore calo delle immatricolazioni auto per l'anno 2020, che si prevede possa essere anche del –60 per cento;
peraltro le concessionarie d'auto risultano essere intermediarie tra la casa madre e il cliente finale operando in un mercato fortemente influenzato dai beni invenduti nonché dal credito al consumo;
la fruibilità da parte delle concessionarie di quanto disposto dal decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18 (cosiddetto Cura Italia) e tuttavia condizionata ad alcune oggettive criticità;
a causa dell'alto valore di singoli beni oggetto dell'attività di vendita e riparazione i concessionari sebbene svolgano attività di commercio in ultima istanza sono per lo più imprese che al 60 per cento superano i 50 milioni di euro di fatturato;
esse al momento, dunque, non godono delle agevolazioni di differimento dei termini di pagamento alla Pubblica Amministrazione e moratorie in finanziamenti, aperture di credito e leasing, per la loro tipicità soffrono problematiche uniche sia in termini di organizzazione del personale, carenza di liquidità, e sopratutto gestione dell'invenduto necessitando quindi di interventi straordinari nel tempo;
d'altra parte il Governo ha chiarito che il decreto in oggetto sarebbe solo un primo intervento cui dovrebbero seguire altri provvedimenti più specifici dedicati alle imprese,
Impegna il Governo
alla luce dell'aggravamento della crisi economica del settore automobilistico conseguente all'emergenza COVID-19, a valutare l'opportunità di stabilire in concerto con le associazioni di categoria del settore vendita e riparazione auto modifiche strutturali alla fiscalità degli autoveicoli, di detraibilità iva e compensazione crediti nonché l'attivazione di fondi straordinari e di un piano pluriennale per favorire il rinnovo del parco circolante di vetture, veicoli commerciali industriali e autobus con incentivi alla rottamazione sia per l'acquisto del nuovo che per l'usato.
9/2463/41. Montaruli, Varchi, Prisco, Caretta, Ciaburro.