ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02463/261

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 330 del 23/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: MACCANTI ELENA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 23/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAPITANIO MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020
CECCHETTI FABRIZIO LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020
DONINA GIUSEPPE CESARE LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020
GIACOMETTI ANTONIETTA LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020
MORELLI ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020
RIXI EDOARDO LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020
TOMBOLATO GIOVANNI BATTISTA LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020
ZORDAN ADOLFO LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020


Stato iter:
24/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/04/2020
MISIANI ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 23/04/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/04/2020

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/04/2020

ACCOLTO IL 24/04/2020

PARERE GOVERNO IL 24/04/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/04/2020

CONCLUSO IL 24/04/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02463/261
presentato da
MACCANTI Elena
testo presentato
Giovedì 23 aprile 2020
modificato
Venerdì 24 aprile 2020, seduta n. 331

   La Camera,
   premesso che:
    con l'emergenza COVID-19, per effetto di specifiche Ordinanze, è stata prevista la sosta gratuita nelle strisce blu per le auto dei veicoli a servizio delle persone diversamente abili, muniti di regolare contrassegno automobilistico;
    trattandosi di provvedimenti comunali, ovviamente non hanno potuto trovare applicazione per l'intero territorio nazionale e, comunque, ciascuno con modalità differenti in termini di durata temporale;
    il decreto legislativo del 20 aprile 1992 nr. 285 Codice della Strada prevede una serie di agevolazioni per la mobilità e la sosta dei veicoli al servizio delle persone con disabilità dotate di apposito contrassegno;
    la Legge n. 104 del 1992 prevede anch'essa una serie di agevolazioni e tutele per la persona con disabilità affinché possa esplicare al meglio la propria attività sia sociale che professionale, ivi incluso il diritto ad una mobilità adeguata a quella di qualsiasi altro cittadino;
    la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità – ratificata dall'Italia con la Legge 3 marzo 2009, n. 18 – all'articolo 20, sancisce, in particolare, l'obbligo per gli Stati firmatari di assumere misure efficaci «ad assicurare alle persone con disabilità la mobilità personale con la maggiore indipendenza possibile»;
    nella stessa direzione si pone il quadro normativo europeo che dispone una serie di principi volti ad agevolare la vita dei cittadini con disabilità. Tra i principali della Carta dei diritti Fondamentali dell'Unione Europea vi sono:
    l'articolo 21 sancisce che è vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata sulla disabilità;
    l'articolo 26 stabilisce che «’l'Unione riconosce e rispetta il diritto delle persone con disabilità di beneficiare di misure intese a garantirne l'autonomia, l'inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità»;
    il trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) prevede che l'Unione, e quindi gli Stati membri, debbano combattere la discriminazione fondata sulla disabilità nella definizione e nell'attuazione delle sue politiche e azioni;
    prima della fase emergenziale epidemiologica, accadeva, invece, molto spesso che i veicoli dotati di regolare contrassegno fossero costretti loro malgrado a sostare nelle zone a pagamento trovando – i già pochi stalli esistenti – occupati da veicoli non aventi diritto alla sosta, con conseguente comminazione di contravvenzioni stradali per migliaia di cittadini con disabilità;
    sin dal 2006, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva fornito chiaramente l'interpretazione corretta del Codice della Strada, nel Parere del 6 marzo 2006 Prot. n. 107 dove «si evince la chiara volontà del legislatore di voler facilitare la mobilità dei disabili anche con misure che attengono specificamente il settore della sosta, ivi compresa l'esenzione da pagamento di tariffe orarie per il parcheggio»; e che, sempre secondo il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, l'articolo 118 del Codice della Strada al comma 2 stabilisce che i veicoli dotati di contrassegno disabili non sono tenuti al rispetto dei limiti di tempo nelle zone di parcheggio a tempo determinato;
    la stessa Corte di Cassazione ha ribadito nella recente ordinanza (7 ottobre 2019, n. 24936) l'illegittimità di una delibera del Comune di Torino sul tema della sosta a pagamento e degli effetti discriminatori in essa contenuti. La Corte ha richiamato l'attuazione ai principi della legge n. 104 del 1992, la quale si propone di realizzare l'inserimento e l'integrazione sociale della persona affetta da disabilità (...) «garantendo altresì appositi spazi riservati ai loro veicoli, sia nei parcheggi gestiti direttamente o dati in concessione, sia in quelli realizzati e gestiti da privati (articolo 28, comma 10)»;
    il mondo della disabilità sta aspettando da molto tempo questo indispensabile chiarimento normativo necessario ad impedire il protrarsi di una situazione discriminatoria tra le stesse persone con disabilità, considerato che, a seconda della propria residenza, una persona con disabilità può avere la gratuità della sosta o viceversa essere obbligato a pagare;
    la situazione di difficoltà legata all'emergenza creata dalla pandemia da COVID-19 rende ancor più stridente e ingiusta tale discriminazione,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di prevedere, nella predisposizione della cosiddetta «fase 2» uno specifico intervento, anche di carattere normativo, volto a riconoscere la gratuità della sosta suite zone a pagamento per i veicoli dotati di regolare contrassegno al servizio delle persone con disabilità.
9/2463/261. (Testo modificato nel corso della seduta) Maccanti, Capitanio, Cecchetti, Donina, Giacometti, Morelli, Rixi, Tombolato, Zordan, Cavandoli.