Legislatura: 18Seduta di annuncio: 275 del 10/12/2019
Primo firmatario: DEL BARBA MAURO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 10/12/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 10/12/2019 OCCHIONERO GIUSEPPINA ITALIA VIVA 10/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 10/12/2019 MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
ACCOLTO IL 10/12/2019
PARERE GOVERNO IL 10/12/2019
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 10/12/2019
CONCLUSO IL 10/12/2019
La Camera,
premesso che:
il provvedimento contiene un complesso di misure per la definizione di una politica strategica nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell'aria;
uno degli strumenti più importanti per raggiungere le finalità di cui sopra è certamente lo sviluppo della produzione energetica da fonti rinnovabili;
gli schemi attuali di supporto allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili sono basati su un sistema competitivo di aste al ribasso;
si tratta di un sistema del tutto concorrenziale, in cui gli operatori privati propongono offerte di riduzione percentuale rispetto ad una tariffa incentivante fissata come base di partenza dell'asta, in termini di €/MWh di energia immessa in rete. La tariffa incentivante a base d'asta nonché i relativi contingenti sono già definiti in base all'ultimo c.d. DM FER 1 di recente approvazione (luglio 2019). Le disponibilità economiche sono pertanto già prefissate e determinate attraverso l'individuazione di tetti massimi e non possono aumentare;
tale meccanismo di supporto garantisce che l'incentivazione sia efficiente e sostenibile da un punto di vista economico poiché alla fine dell'asta la tariffa incentivante converge verso un valore che è sicuramente il più basso possibile;
si ravvisa l'opportunità di far partecipare a questo meccanismo competitivo impianti che attualmente risultano esclusi per non aver aderito all'opzione di rimodulazione degli incentivi a fronte di un'estensione temporale, prevista a suo tempo dal c.d. «spalma incentivi volontario». Una mancata adesione comportava, si ricorda, ai sensi del citato DM del 2014, il divieto all'accesso a qualsiasi forma di sostegno, compresa la modalità su descritta,
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di consentire, agli impianti che hanno terminato o termineranno il periodo di incentivazione dopo il 31 dicembre 2014 e che al contempo non hanno aderito alla rimodulazione degli incentivi prevista per le FER diverse dal fotovoltaico dal DM 6 novembre 2014, di accedere a futuri meccanismi di incentivazione per eventuali interventi di rinnovamento degli impianti esistenti;
a valutare l'opportunità, per i progetti di integrale ricostruzione, rifacimento totale o parziale e potenziamento relativi ad impianti che hanno aderito al DM 6 novembre 2014, di prevedere una priorità, nella formazione della graduatoria delle aste e dei registri, rispetto a progetti della stessa tipologia o categoria progettuale che insistono su impianti che non hanno invece aderito al c.d. «spalma incentivi volontario».
9/2267/25. Del Barba, Fregolent, Occhionero.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):energia rinnovabile
produzione d'energia
energia dolce