Legislatura: 18Seduta di annuncio: 121 del 06/02/2019
Primo firmatario: PENTANGELO ANTONIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 06/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 06/02/2019 GALLI DARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI) GALLI DARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
INVITO AL RITIRO IL 06/02/2019
PARERE GOVERNO IL 06/02/2019
NON ACCOLTO IL 06/02/2019
PARERE GOVERNO IL 06/02/2019
RESPINTO IL 06/02/2019
CONCLUSO IL 06/02/2019
La Camera,
il provvedimento sottoposto al nostro esame contiene norme volte a garantire sostegno e semplificazioni per le imprese e la pubblica amministrazione;
molto positivo, ci appare, il ripristino della precedente aliquota di tassazione IRES relativa agli enti cosiddetti no profit, cancellando quella che, giornalisticamente, è stata definita «tassa sulla bontà», poiché chi non produce beni e servizi a scopo di lucro, può e deve avere una imposizione distinta, minore e riservata, al fine di porre in essere al meglio la missione per la quale è stata costituita;
analogamente, però, anche le persone fisiche e giuridiche che svolgono attività di impresa dovrebbero essere tassati nella giusta misura, in modo efficiente, efficace ed economicamente conveniente, evitando tasse che comprimono eccessivamente l'economia;
a questo proposito si segnala che nell'ordinamento giuridico è vigente una norma concernente l'addizionale erariale sulla tassa automobilistica, in gergo detto «superbollo»;
esso fu introdotto nel 2011 dal Governo Monti, mentre si affrontava la crisi economico finanziaria che stava attanagliando il Paese, con l'obiettivo di reperire risorse in ogni modo per aumentare il gettito fiscale, a causa dei rischi sistemici a cui era sottoposto il Paese;
esso ha avuto anche un impatto determinante sulle vendite, poiché sin dall'inizio si sono centrate, e la tendenza è proseguita sino ai giorni attuali. Assistiamo ad una riduzione continua del parco circolante sottoposto al superbollo a causa di questa imposta che genera, di conseguenza, una perdita significativa di lavoro e manodopera specializzata per la contrazione delle vendite e dell'assistenza successiva necessaria alle automobili vendute;
si ribadisce il fatto che lo Stato, non avendo ricevuto l'incremento del gettito sperato, non ha apportato il beneficio pubblico cui tendeva, inoltre ha danneggiato alcuni privati, poiché hanno subite perdite di fatturato. I mancati introiti che ammontano a circa 140 milioni di euro annui;
il superbollo, inoltre, non tiene in alcun conto l'evoluzione tecnologica in atto, trovandosi così a penalizzare anche le vetture alto-performanti dotate delle più moderne tecnologie plug-in come quelle elettriche, ibride e ricaricabili;
in una fase economico finanziaria diversa da quella del 2011, si ritiene pertanto opportuno proporre una modificazione all'inasprimento fiscale il quale è anche svincolato dalla realizzazione di reali benefici ambientali,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare, con i primi provvedimenti ritenuti idonei, ulteriori iniziative normative volte a garantire una modificazione nel senso indicato in premessa delle norme contenute al comma 21 dell'articolo 23 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 2011, concernente l'addizionale erariale sulla tassa automobilistica.
9/1550/74. Pentangelo.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):crisi monetaria
perdita finanziaria
tassa sui veicoli