ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01550/019

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 121 del 06/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: CONTE FEDERICO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 06/02/2019


Stato iter:
06/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 06/02/2019
GALLI DARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 06/02/2019

PARERE GOVERNO IL 06/02/2019

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 06/02/2019

CONCLUSO IL 06/02/2019

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01550/019
presentato da
CONTE Federico
testo di
Mercoledì 6 febbraio 2019, seduta n. 121

   La Camera,
   premesso che:
    il disegno di legge A.C. 1550 di conversione con modificazioni, del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione indica all'articolo 3 Misure di semplificazione in materia di imprese e lavoro e all'articolo 3-ter misure di Semplificazioni per le zone economiche speciali – ZES e per le zone logistiche semplificate – ZLS);
    il ruolo dei Parchi va ripensato per cogliere le nuove sfide del futuro, coniugando tutela e sviluppo sostenibile;
    oltre 20 anni fa è nato l'Appennino Parco d'Europa (Ape), una iniziativa approvata dal CIPE che oltre al Ministero dell'Ambiente ha visto coinvolte 14 regioni (dal Piemonte alla Calabria), 51 province, 188 comunità montane ed oltre 1.600 comuni;
    l'ambito territoriale di riferimento di APE è di 9.585.000 ettari, pari al 46 per cento dell'intero territorio nazionale:
    il sistema delle aree naturali protette coinvolte in APE è costituito da: 9 parchi nazionali; 65 riserve naturali statali; 28 parchi regionali;
    Biodiversità, cultura e tradizioni, sono tesori importanti da salvaguardare e indispensabili risorse economiche territoriali;
    va definita una strategia nazionale di più efficace governance dell'Appennino in grado di proiettarlo sullo scenario euro-mediterraneo, con accordi istituzionali tra governo, enti territoriali e locali per rafforzare le buone pratiche e garantire chi vuole investire sul territorio, in particolare nella gestione forestale sostenibile e nell'agricoltura di montagna, particolarmente faticosa;
    la suddetta fase va stimolata e sostenuta con nuovi strumenti da concordare con l'Unione europea, come ad esempio le Zone Economiche Speciali per lo Sviluppo Sostenibile, o lo sviluppo locale di tipo partecipativo (Community Led Local Development) di cui agli articoli 32-35 del Regolamento (UE) n. 1303/2013;
    le ZES (acronimo di Zone Economiche Speciali) delimitano un'area entro cui un'attività economica può essere svolta in maniera agevolata, grazie a forme di sostegno che possono comprendere il supporto negli investimenti, canali privilegiati di dialogo con autorità locali o statali, oltre ad incentivi fiscali sotto forma di esoneri o crediti d'imposta o no-tax area,

impegna il Governo

ad assumere iniziative per istituire, nell'ambito dell'Appennino Parco d'Europa, il «Parco degli Appennini meridionali», costituito dai parchi nazionali della Campania, della Basilicata, della Calabria e della Puglia, individuando su quel perimetro, viste le condizioni di svantaggio, una zona economica speciale e delimitare un'area no-tax per imprese e persone, con un reddito inferiore a 20 mila euro all'anno, residenti in comuni ricadenti nel medesimo perimetro che hanno subito, negli ultimi dieci anni, uno spopolamento superiore al 30 per cento.
9/1550/19Conte.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica forestale

ipersfruttamento delle risorse

protezione forestale