Legislatura: 18Seduta di annuncio: 101 del 13/12/2018
Primo firmatario: GEMMATO MARCELLO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 13/12/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 13/12/2018 SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 13/12/2018 OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 13/12/2018 ACQUAROLI FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 13/12/2018
DICHIARATO INAMMISSIBILE IL 13/12/2018
CONCLUSO IL 13/12/2018
La Camera,
premesso che:
l'articolo 38 della Costituzione garantisce al cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere il diritto al mantenimento e all'assistenza sociale. In tal modo la Repubblica intende tutelare la dignità umana, nello spirito di solidarietà di tutti i cittadini verso coloro che, per minorazioni congenite o acquisite, siano incapaci di svolgere un lavoro proficuo;
le famiglie con almeno un disabile grave sono circa un milione e mezzo, pari a quasi il 7 per cento delle famiglie italiane;
l'invecchiamento della popolazione ha fatto emergere due problemi principali a cui il sistema assistenziale italiano è chiamato con urgenza a fare fronte: da un lato è cresciuto il numero degli anziani che vivono soli o per i quali la rete dei sostegni familiari si è indebolita, dall'altro aumenta il numero di anziani esposti al rischio di perdere la loro autosufficienza fisica o psichica;
è da considerarsi immorale che un invalido prenda 278 euro nella stessa Italia nella quale spendiamo circa 1000 euro per mantenere gli immigrati irregolari e dove raddoppiare le pensioni di invalidità, ferme a 270 euro è da considerarsi un atto di buonsenso e di giustizia sociale nei confronti di quei tantissimi cittadini italiani abbandonati e dimenticati dalle legislazioni precedenti;
la disabilità, in Italia, secondo le stime dell'Istat (che risalgono al 2013) colpisce circa 3,2 milioni di italiani con più di 6 anni, con almeno una limitazione funzionale, e di questi, 2 milioni e 500 mila sono anziani, quindi sono particolarmente attese risposte sulle politiche e sugli interventi che le persone disabili e le loro famiglie aspettano da questo governo;
il raddoppio dell'assegno minimo per le pensioni di invalidità e sostegno alla disabilità è praticamente presente in tutti i programmi elettorali e in particolar modo chiaro in quello di Fratelli d'Italia;
è evidente che le politiche per la disabilità e gli strumenti di cui beneficiano le persone con disabilità risultano inadeguati sotto il profilo economico e si rende necessario rendere più incisiva la protezione delle persone con disabilità prevedendo un generale rafforzamento dei fondi sulla disabilità e la non autosufficienza, prestando particolare attenzione al «dopo di noi»;
seppur diversi e modulati in funzione della tipologia e della gravità, tutti gli strumenti di natura pensionistica, oltre a essere soggetti a limiti reddituali, prevedono oggi importi così ridotti da non adempiere «in concreto» a quanto previsto dall'articolo 38 della Costituzione Italiana: parliamo infatti di meno di 300 Euro al mese per la disabilità visiva, ancor meno per le altre forme di disabilità e che pertanto serve una consistente rivalutazione economica che faccia della pensione di invalidità lo «strumento cardine» con cui garantire alle persone con disabilità importante una vita dignitosa,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di disporre il raddoppio delle pensioni di invalidità, nel presupposto che vengano rinvenute le necessarie risorse finanziarie a copertura degli oneri.
9/1408/59. Gemmato, Lollobrigida, Silvestroni, Osnato, Acquaroli, Varchi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):pensionato
migrazione illegale
politica d'intervento