Legislatura: 18Seduta di annuncio: 101 del 13/12/2018
Primo firmatario: CORTELAZZO PIERGIORGIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 13/12/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/12/2018 BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/12/2018 BENDINELLI DAVIDE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/12/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione DICHIARAZIONE VOTO 13/12/2018 Resoconto BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE PARERE GOVERNO 13/12/2018 Resoconto BITONCI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
DISCUSSIONE IL 13/12/2018
NON ACCOLTO IL 13/12/2018
PARERE GOVERNO IL 13/12/2018
RESPINTO IL 13/12/2018
CONCLUSO IL 13/12/2018
La Camera,
premesso che:
nella formulazione del decreto-legge n. 119 del 2018, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, l'articolo 9 consentiva ai contribuenti, entro il 31 maggio 2019, di correggere errori od omissioni e integrare le dichiarazioni fiscali presentate entro il 31 ottobre 2017, entro un duplice limite: uno relativo, pari al 30 per cento di quanto già dichiarato, e uno assoluto, pari a 100.000 euro di imponibile annuo. All'imponibile così integrato si sarebbe dovuto applicare un'aliquota al 20 per cento per le imposte dirette e i contributi, una aliquota media con riferimento all'IVA;
in tal modo di consentiva ai contribuenti di correggere errori od omissioni e integrare le dichiarazioni fiscali presentate entro il 31 ottobre 2017 con riferimento alle imposte sui redditi e relative addizionali, alle sostitutive, alle ritenute e contributi previdenziali, all'IRAP e all'IVA, pagando il dovuto con modalità agevolate cioè fino a dieci rate semestrali con pagamento della prima rata entro il 30 settembre 2019;
il problema principale su cui si è incartata la maggioranza è stato quello delle coperture penali per chi si fosse avvalso di questa integrativa, nel timore di sanare reati tributari gravi quali le false dichiarazioni fiscali, l'emissione di fatture false, fino al riciclaggio; peraltro senza depenalizzazioni ad ampio spettro la dichiarazione integrativa speciale perde molto del suo appeal; peraltro il limite dei 100.000 non dava appetibilità alla proposta e la non esposizione dei poteri accertativi degli anni sanati non dava certezza;
nel disegno di legge di bilancio 2019 non risultava comunque iscritta nessuna somma risultante da tale condono, anche se la sua eliminazione pura e semplice avrebbe reso più difficile il raggiungimento dei saldi di bilancio per il 2019 e il 2020;
il nuovo articolo 9 prevede che le irregolarità, le infrazioni e le inosservanze di obblighi o adempimenti, di natura formale, che non rilevano sulla determinazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, ai fini dell'IVA e dell'IRAP e sul pagamento dei tributi, commesse fino al 24 ottobre 2018, possano essere regolarizzate mediante tramite il versamento di una somma pari a 200 euro per ciascun periodo d'imposta cui si riferiscono le violazioni, eseguito in due rate pagate tra il 2019 e il 2020, escludendo da tale procedura l'emersione di attività estere, si prevede un gettito pari a 1,1 miliardo di euro,
impegna il Governo
in sede di attuazione del Contratto di Governo sulla flat tax, a recuperare le norme originarie dell'articolo 9 del decreto-legge n. 119 del 2018, al fine di dare piena attuazione alla pace fiscale.
9/1408/54. Cortelazzo, Bond, Baratto, Bendinelli.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):imposta sul reddito
reato economico
base imponibile