Legislatura: 18Seduta di annuncio: 101 del 13/12/2018
Primo firmatario: SPENA MARIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 13/12/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 13/12/2018 Resoconto SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE PARERE GOVERNO 13/12/2018 Resoconto BITONCI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
DISCUSSIONE IL 13/12/2018
ACCOLTO IL 13/12/2018
PARERE GOVERNO IL 13/12/2018
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 13/12/2018
CONCLUSO IL 13/12/2018
La Camera,
premesso che:
per giudizio unanime delle principali organizzazioni agricole nazionali la fattura elettronica che dal 1° gennaio 2019 sarà obbligatoria anche per i produttori agricoli con volume d'affari sopra i 7.000 euro l'anno, rischia di trasformarsi nell'ennesimo costo a carico degli imprenditori del settore;
le stesse organizzazioni osservano che «molte delle imprese agricole operano in zone non raggiunte da adeguata copertura delle reti internet e che l'età media degli agricoltori supera i 50 anni e questo non agevola l'utilizzo di una tecnologia informatica per prassi così comuni come emettere e ricevere una fattura. È molto probabile, quindi, che soprattutto le imprese più piccole o quelle meno strutturate si dovranno rivolgere ad intermediari per la gestione della fatturazione, facendo aumentare di molto gli oneri a loro carico»;
evitare di pagare le tasse nel settore agricolo è molto difficile, perché dall'acquisto dei mezzi tecnici e agrofarmaci al conferimento di prodotti, tutto è rigorosamente tracciato;
peraltro non sono del tutto esclusi neppure i piccoli produttori agricoli in regime speciale, perché se è vero che sono esonerati dall'emissione della fattura, devono comunque attrezzarsi per poter ricevere quelle passive;
la gestione della fatturazione elettronica non sarà basata solo sulla mera digitalizzazione del documento ma su un processo ben più complesso che prevede un sistema di emissione, trasmissione e conservazione. In caso di mancata emissione, la fattura risulterà omessa e, quindi, soggetta a una sanzione, che corrisponde al 90-180 per cento dell'IVA prevista;
in media, ad un imprenditore agricolo occorrono otto giorni al mese per riempire i documenti richiesti dalla Pubblica amministrazione centrale e locale. In pratica, cento giorni l'anno. Un compito che egli può assolvere da solo nel 3 per cento dei casi, quindi, per il 65 per cento dei casi è costretto ad assumere una persona che svolge questa attività e per il restante 32 per cento si rivolge a un professionista esterno, con costi facilmente immaginabili;
in Europa soltanto il Portogallo ha optato per un modello di fatturazione elettronica in agricoltura simile a quella scelta dall'Italia,
impegna il Governo
a valutare la possibilità di adottare misure volte a ridurre l'impatto della fatturazione elettronica sugli imprenditori agricoli, in particolare per quel che riguarda la riduzione dei costi e dei tempi per ottemperare agli adempimenti previsti, eventualmente prevedendo un adeguato periodo transitorio.
9/1408/19. Spena.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):gruppo di produttori
fatturazione
coltivatore