Legislatura: 18Seduta di annuncio: 91 del 27/11/2018
Primo firmatario: BELLUCCI MARIA TERESA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 27/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 27/11/2018 DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 27/11/2018 MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 27/11/2018 FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 27/11/2018 VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 27/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 28/11/2018 MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/11/2018
ACCOLTO IL 28/11/2018
PARERE GOVERNO IL 28/11/2018
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 28/11/2018
CONCLUSO IL 28/11/2018
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge A.C. 1346 Governo, di conversione in legge del decreto-legge n. 113 del 2018 reca, tra le altre materie trattate, anche norme in materia di protezione internazionale immigrazione e sicurezza pubblica;
nello specifico, il provvedimento dispone in merito al diniego e alla revoca della protezione internazionale. La norma introdotta, integra specifiche disposizioni del decreto legislativo n. 251 del 2007, inerente l'attuazione della direttiva 2004/83/CE recante norme minime sull'attribuzione, a cittadini di Paesi terzi o apolidi, della qualifica del rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, ampliando il novero dei reati che, in caso di condanna definitiva, comportano il diniego e la revoca della protezione internazionale, includendovi ulteriori ipotesi delittuose ritenute di particolare allarme sociale;
negli ultimi anni si è assistito ad una crescita esponenziale della criminalità, legata a diversi fattori, non ultimo dei quali il proliferare di nuovi tipi di mafie e criminalità, proveniente dai paesi in cui forte è il flusso di immigrati clandestini e dei richiedenti asilo, tutto ciò ha posto il problema della sicurezza al centro del dibattito quotidiano, rendendo necessario norme per contrastare la rete di delinquenza straniera radicata sul nostro territorio;
l'Italia nell'ultimo decennio è stata soggetta ad un incremento di reati legati all'istigazione a delinquere e allo sfruttamento della prostituzione relativi spesso a delitti di tratta, riduzione o mantenimento in schiavitù. È stato rilevato il legame, gestito dalla criminalità organizzata, esistente tra l'associazione a delinquere e il fenomeno del traffico di persone finalizzato allo sfruttamento della prostituzione, nonché al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. È evidente, quanto allo stato attuale, rappresentino un grave allarme sociale lo sfruttamento della prostituzione (articolo 3 della legge n. 75 del 1958) e l'istigazione a delinquere (articolo 414 del codice penale),
impegna il Governo
a valutare la possibilità di prevedere misure che estendano l'elenco dei reati che comportano il diniego e la revoca dello status di rifugiato e l'esclusione della protezione di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e ai reati di istigazione a delinquere.
9/1346/35. Bellucci, Prisco, Donzelli, Meloni, Ferro, Varchi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):migrazione illegale
cittadino straniero
reato