Legislatura: 18Seduta di annuncio: 91 del 27/11/2018
Primo firmatario: ROSSI ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 27/11/2018 Resoconto ROSSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 28/11/2018 Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
DISCUSSIONE IL 27/11/2018
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/11/2018
NON ACCOLTO IL 28/11/2018
PARERE GOVERNO IL 28/11/2018
RITIRATO IL 28/11/2018
CONCLUSO IL 28/11/2018
La Camera,
premesso che:
il decreto «Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica», che è stato sottoposto all'Aula parlamentare, abroga l'istituto del permesso di soggiorno per motivi umanitari fondamentale per accedere all'attività lavorativa, alla formazione, al servizio sanitario nazionale ai centri d'accoglienza e alle misure di assistenza sociale, che determinerà una crescita esponenziale del livello di insicurezza nel nostro Paese, facendo venir meno quello che fino ad oggi era un fondamentale strumento di integrazione: quale conseguenza delle disposizioni approvate, sarà pertanto inevitabile una crescita esponenziale delle situazioni di marginalità e irregolarità, della propensione a delinquere da parte di persone abbandonate e senza nessuna possibilità di integrazione, e la condanna definitiva di molti migranti ad una nuova condizione di irregolarità, pregiudicando in modo irrimediabile il percorso di integrazione finora intrapreso, e dimenticando che un livello di sicurezza efficace ed effettivo può essere garantito solo da una compiuta integrazione delle persone che vivono sul nostro territorio;
allo stesso tempo il decreto esclude i richiedenti asilo (cioè tutti coloro che hanno presentato una richiesta di protezione internazionale e non hanno ancora ricevuto una risposta definitiva) dalla rete dei servizi SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), modificando la tipologia di sistema di gestione dell'accoglienza. Un sistema che esiste da oltre sedici anni, considerato come il sistema «modello» da presentare in Europa, e che ha dimostrato che solo l'accoglienza in strutture diffuse, seguite da personale qualificato in numero adeguato e attraverso una appropriata distribuzione sul territorio dei richiedenti asilo, può agevolare l'autonomia e l'indipendenza delle persone, da un lato, ed i processi di integrazione dall'altro;
vista l'esperienza dell’«Accademia per l'integrazione» di Bergamo che accoglie con 30 allievi con ha l'obiettivo finale di trovare un contratto di lavoro e sta dando buonissimi risultati, esperienza menzionata dal programma le Iene, che ha visto più di 120 mila firme su charge.org «Immigrazione: diamo una possibilità a chi se la merita» e un impegno del Presidente del Consiglio Antonio Conte davanti alle telecamere dell'intervistatore Giulio Golia. Non è più il tempo di accogliere per accogliere, ma accogliere per integrare. Il progetto è completamente finanziato con i trasferimenti che vengono erogati dallo Stato, quindi, potenzialmente, potrebbe essere esteso in tutta Italia;
vista l'esperienza di numerosi comuni italiani che attraverso lo SPRAR hanno messo in piedi un sistema virtuoso di accoglienza sul territorio ad esempio avviando percorsi di integrazione attraverso lavori socialmente utili (prendo il Comune di Casal grande dal quale provengo nell'anno 2018 con l'aiuto dell'Acli ha impegnato 8 richiedenti asilo che hanno 2 volte la settimana aiutato nel mantenimento dei parchi e delle piazze delle frazioni);
vista l'esperienza appena partita di Reggio Emilia con il progetto nato dalla collaborazione tra la coop. sociale e di solidarietà Dimora d'Abramo e Banda Rulli Frulli progetto della Fondazione Andreoli. Adolescenti italiani e ragazzi accolti nel progetto SPRAR di Reggio Emilia stanno dando vita ad una banda musicale senza barriere, che vanta già più di venti ragazzi,
impegna il Governo
a non disperdere le positive esperienze che hanno coinvolto il territorio nazionale nel processo di integrazione e inserimento nelle nostre comunità dei richiedenti asilo attraverso il principio dell'accoglienza diffusa con il sistema SPRAR mantenendo un costante e proficuo dialogo con amministratori locali e i sindaci, che sono i soggetti cardine del sistema politico e amministrativo italiano e rappresentano il punto di contatto più importante tra i cittadini e le istituzioni, il cardine di prossimità dello Stato con la comunità.
9/1346/140. Rossi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):asilo politico