ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00259

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: del 03/08/2017
Risoluzione conclusiva di dibattito su
Atto numero: 7/01321
Firmatari
Primo firmatario: GALGANO ADRIANA
Gruppo: MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA
Data firma: 03/08/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOMBASSEI ALBERTO MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA 03/08/2017
CATALANO IVAN MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA 03/08/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
03/08/2017
Fasi iter:

COLLEGA (RISCON) IL 03/08/2017

APPROVATO IL 03/08/2017

CONCLUSO IL 03/08/2017

Atto Camera

Risoluzione conclusiva 8-00259
presentato da
GALGANO Adriana
testo di
Giovedì 3 agosto 2017 in

7-01321 Galgano: Prospettive produttive e occupazionali dello stabilimento Perugina di San Sisto (PG).

RISOLUZIONE APPROVATA DALLE COMMISSIONI

  Le Commissioni X e XI,
   premesso che:
    lo stabilimento Perugina Nestlé, con sede in località di San Sisto di Perugia, è una delle realtà imprenditoriali più significative dell'Umbria per l'occupazione e l'economia del territorio, impiega attualmente un migliaio di dipendenti, di cui 850 nei livelli produttivi, ed è legato indissolubilmente all'identità e alla storia di Perugia e della regione;
    nello stabilimento di San Sisto si producono importanti marchi, quali Baci e Nero Perugina esportati in 55 Paesi;
    dopo una lunga vertenza, il 2 marzo 2016 Nestlé ha ufficializzato il piano industriale di rilancio dello stabilimento Perugina in cui si prevedevano investimenti per 60 milioni di euro in tre anni per fare del prodotto «Bacio» un brand di livello internazionale. Nel documento non si faceva alcun accenno ad esuberi, mentre si parlava di una nuova struttura manageriale e di processi di innovazione delle tecnologie produttive;
    nel piano, inoltre, la multinazionale affermava di voler fare dello stabilimento di San Sisto il centro di produzione di riferimento per la fornitura di biscotti per gelato alle consociate della zona Emena, comprese eventuali articolazioni in «joint venture» per intensificare un'attività fortemente contro-stagionale rispetto alle produzioni a base cioccolato con investimenti tecnici per complessivi 15 milioni di euro;
    Nestlé ha, a questo proposito, ufficializzato il contratto di fornitura alla Froneri dei biscotti per il Maxibon della durata di tre anni con un iniziale quantitativo di circa 930 tonnellate;
    nel piano, l'azienda prevedeva, inoltre, per il periodo tra gennaio 2017 e giugno 2018 una richiesta di trattamento straordinario di integrazione salariale, ai sensi dell'articolo 21 e seguenti del decreto legislativo n. 148 del 2015 per riorganizzazione aziendale con la previsione di una serie di misure di riconversione e ricollocazione professionale interno ed esterno del personale. La cassa di integrazione straordinaria è stata già concessa dal Governo;
    il 24 febbraio 2017 sono stati resi noti i primi dati sul buon andamento del Bacio e delle tavolette, sia sul mercato interno che sull’export: «purtroppo – si legge nella nota – sull'export l'aumento del 44 per cento non si traduce in volumi importanti, tali da assicurare un conseguente aumento produttivo». In Usa, Canada, Brasile, Cina ed Australia la crescita del Bacio è a doppia cifra. In Canada e Cina l'aumento è del +60 per cento;
    la rappresentanza sindacale unitaria dello stabilimento di San Sisto aveva dato un giudizio positivo per quanto riguarda l'andamento del piano, ma «ora servono le ore di lavoro» – avevano detto – visto che, da aprile, è appunto partita la cassa integrazione per 867 dipendenti che scadrà a giugno 2018;
    a giugno 2017 è stata ufficializzata, con una nota a firma dell'amministratore delegato di Nestlé Italia, Leo Wencel, la volontà della multinazionale di tagliare 340 posti di lavoro in Perugina. Una «doccia fredda» soprattutto alla luce dei dati positivi relativi al settore cioccolato annunciati in precedenza;
    il 27 luglio 2017 è stato convocato un tavolo presso il Ministero dello sviluppo economico cui parteciperanno i vertici aziendali della società Nestlé, le organizzazioni sindacali e le istituzioni regionali e locali interessate per avviare un confronto rispetto all'annuncio degli esuberi e al possibile ridimensionamento del sito della Perugina;
    sempre a luglio il fondo d'investimento americano Third Point ha comunicato di essere diventato uno degli azionisti più importanti della società Nestlé dopo aver acquisito oltre 40 milioni di azioni, pari all'1,3 per cento di tutto il capitale;
    in conseguenza di ciò, il consiglio di amministrazione di Nestlé, guidato dal nuovo amministratore delegato Ulf Mark Schneider, ha ufficializzato che la società riacquisterà titoli per circa 20 miliardi di euro nei prossimi tre anni. Una mossa in linea con le richieste di Third Point ma che sottrae enormi risorse da possibili progetti d'investimento per destinarle ad un uso solo finanziario;
    inoltre, Schneider ha anche affermato che il focus di Nestlé sarà sulle categorie caffè, petcare, healthcare, acqua e cibi per l'infanzia ovvero sui settori commerciali considerati healthy. Il confectionary, ovvero il cioccolato e le caramelle, non è stato menzionato e la società ha annunciato di aver messo in vendita una serie di marchi americani di snack che fatturano circa 920 milioni di dollari;
    intanto, tramite la Nestlé Health Science, con un organico di 3 mila persone dislocate in tutto il mondo, l'azienda sta puntando sul settore delle soluzioni nutrizionali scientificamente formulate. Tra le mission della società viene indicata quella «di investire e innovare anche in scoperte e piattaforme tecnologiche rivoluzionarie che ci aiuteranno a sviluppare quella che chiamiamo “nutriterapia” o “Novel Therapeutic Nutrition”», «collaborando con società imprenditoriali del campo delle biotecnologie per aiutare a creare sul mercato terapie trasformazionali, come il microbioma»;
    la città di Perugia ha un legame identitario forte con lo stabilimento Perugina di San Sisto tanto da essere considerata la capitale italiana del cioccolato dove sono presenti iniziative culturali, gastronomiche e museali che contribuiscono ulteriormente a caratterizzarne l'immagine in questo senso;
    il possibile ridimensionamento dell'attività dello stabilimento di San Sisto e i conseguenti 340 esuberi comporterebbero, inoltre, pesanti ricadute economiche e sociali nel contesto specifico del territorio umbro-perugino già duramente colpito dalla crisi industriale in atto e dalle conseguenze indirette derivante dagli ultimi eventi sismici,

impegnano il Governo:

   1) a confrontarsi, nell'ambito del tavolo istituzionale insediato presso il Ministero dello sviluppo economico il 27 luglio scorso, sulla definizione di tutte le possibili misure volte al mantenimento delle produzioni e alla tutela degli assetti occupazionali del sito di San Sisto di Perugia;
   2) ad adoperarsi, per quanto di competenza, al fine di verificare se esistono le condizioni per favorire il trasferimento nello stabilimento di San Sisto delle produzioni che Nestlé ha definito healthy, come il caffè o i prodotti per l'infanzia;
   3) ad adoperarsi, per quanto di competenza, al fine di verificare la possibilità di avviare una collaborazione tra Nestlé Health Science con il dipartimento di medicina sperimentale dell'università degli studi di Perugia che costituisce un'eccellenza a livello internazionale per quanto riguarda le ricerche sui rapporti tra microbioma e nutrizione, avviando anche rapporti con società imprenditoriali nel campo delle biotecnologie;
   4) a valutare la possibilità di destinare risorse alla promozione di progetti di attrattività turistica incentrati sul brand «Perugia città del cioccolato».
(8-00259) «Galgano, Bombassei, Catalano».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

cassa integrazione

impresa in difficolta'