ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00525

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 332 del 14/11/2014
Abbinamenti
Atto 7/00422 abbinato in data 03/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: PAGANO ALESSANDRO
Gruppo: NUOVO CENTRODESTRA
Data firma: 14/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 03/12/2014
CAPEZZONE DANIELE FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
ILLUSTRAZIONE 03/12/2014
PAGANO ALESSANDRO NUOVO CENTRODESTRA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 03/12/2014
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
INTERVENTO GOVERNO 03/12/2014
DE MICHELI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO GOVERNO 10/12/2014
ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 10/12/2014
CAPEZZONE DANIELE FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 16/12/2014
DE MICHELI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/12/2014
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO GOVERNO 14/01/2015
DE MICHELI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/01/2015
CAPEZZONE DANIELE FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 03/12/2014

DISCUSSIONE IL 03/12/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 03/12/2014

DISCUSSIONE IL 10/12/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/12/2014

DISCUSSIONE IL 16/12/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 16/12/2014

DISCUSSIONE IL 18/12/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/12/2014

DISCUSSIONE IL 14/01/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/01/2015

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00525
presentato da
PAGANO Alessandro
testo di
Venerdì 14 novembre 2014, seduta n. 332

   La VI Commissione,
   premesso che:
    a partire dal 2013 ad oggi, una sequenza di interventi normativi ha disposto una serie di aumenti, ben quattro, delle aliquote di accisa sui prodotti alcolici fino al 2015; in particolare:
   1) l'articolo 14, comma 2, del decreto-legge n. 91 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 112 del 2013, ha stabilito che le aliquote sull'alcol etilico e sui prodotti alcolici intermedi fossero rideterminate rispettivamente a 814,81 euro per ettolitro anidro per l'alcol e 69,78 per ettolitro euro per gli intermedi relativamente al 2014, per arrivare poi a 844,01 euro e a 72,28 a decorrere da gennaio 2015; l'articolo 15, comma 2, lettere e-bis) ed e-ter), con finalità di copertura di disposizioni introdotte in sede parlamentare nello stesso provvedimento, ha inoltre previsto la possibilità di un ulteriore incremento;
   2) l'articolo 25 del decreto-legge n. 104 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 128 del 2013, ha rideterminato al rialzo le aliquote stabilite dal decreto-legge n. 91 del 2013 ed ha aggiunto un ulteriore aumento a decorrere dal 10 ottobre 2013: precisamente, l'aliquota è stata fissata a 905,51 euro per ettolitro anidro per l'alcol etilico e a 77,53 euro per ettolitro per i prodotti alcolici intermedi a decorrere dal 10 ottobre; a 920,31 e a 78,81 euro dal 1o gennaio 2014, fino ad arrivare a 1019,21 e a 87,28 euro a partire dal 1o gennaio 2015;
   3) da ultimo, l'articolo 7 del decreto-legge n. 133 del 30 novembre 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 5 del 2014, ha chiarito che gli incrementi autorizzati dall'articolo 15, comma 2, lettere e-bis) ed e-ter), del citato decreto-legge n. 91 del 2013 dovessero aggiungersi alle aliquote di accisa così come rideterminate dal decreto-legge n. 104 del 2013: di conseguenza, con determinazione del direttore dell'Agenzia delle dogane n. 145744 del 23 dicembre 2013 sono stati disposti ulteriori aumenti; dal 1o marzo 2014, infatti, l'aliquota è pari a 942,49 euro per ettolitro anidro per l'alcol etilico e a 80,71 euro per i prodotti intermedi; la citata determinazione prevede inoltre un ulteriore aumento a decorrere dal 1o gennaio 2015, che vedrà le aliquote attestarsi, rispettivamente, a 1035,52 euro per ettolitro anidro relativamente all'alcol etilico e a 88,67 euro per ettolitro relativamente ai prodotti alcolici intermedi;
    tali misure hanno avuto un impatto molto forte sui produttori di distillati, tanto che, oggi, su un litro di alcool destinato alla produzione di bevande spiritose, si pagano quasi 10 euro di accisa (senza contare l'IVA) ed il carico fiscale rappresenta un onere cinque volte superiore al valore commerciale dell'acquavite e quindici volte superiore a quello delle bevande spiritose;
    al contempo, l'analisi dei dati di produzione italiana di alcole e acquaviti negli ultimi cinque anni (2009-2013) mostra un andamento del comparto decisamente negativo, con una perdita in termini di volumi del 28 per cento in totale e di quasi l'8 per cento in media su base annua;
    in uno scenario già così compromesso, l'aumento dell'accisa previsto per il 1o gennaio 2015 potrebbe avere degli effetti disastrosi per un comparto per lo più composto da piccole e medie imprese a conduzione familiare;
    un recente studio della società di ricerca Trade Lab («Gli aumenti di accisa e gli effetti sul settore delle bevande alcoliche in Italia» – ottobre 2014), ha infatti calcolato tali effetti e i risultati mostrano che l'aumento dell'imposta sui prodotti alcolici e sui prodotti intermedi, pur determinando maggiori entrate per l'erario di 86 milioni in più rispetto all'anno 2012 (ultimo anno per il quale sono disponibili dati di consuntivo), inevitabilmente porterà ad una forte contrazione dei consumi e a una perdita per lo Stato derivante dal minore gettito IVA, oltre che di posti di lavoro, quantificati in circa 6.700: l'effetto finale sarebbe dunque una riduzione delle entrate fiscali complessive pari a 2,8 milioni di euro;
    se si confermasse l'aumento dell'accisa previsto per il 1o gennaio 2015, dunque, non solo lo Stato non vedrebbe garantite le entrate fiscali attese, ma soprattutto si metterebbe a repentaglio la sopravvivenza di un comparto fiore all'occhiello del Made in Italy, nell'ambito del quale l'Italia vanta diverse e prestigiose indicazioni geografiche (la Grappa e il brandy Italiano, ma anche il Marsala, il liquore di limone di Sorrento e il liquore di limone di Amalfi, per citarne alcuni) e che vede oltre il 75 per cento degli spiriti prodotti nel nostro Paese e riconducibili ad aziende a capitale italiano;
    sarebbe, inoltre, a rischio l'occupazione diretta di una molteplicità di distretti territoriali italiani poiché ogni regione si caratterizza per una propria produzione che genera occupazione e valore aggiunto di filiera per l'economia locale,

impegna il Governo

ad assumere tutte le iniziative necessarie, anche di carattere normativo, al fine di evitare l'ulteriore aumento di accisa sull'alcol etilico (pari a 1035,52 euro per ettolitro anidro) e sui prodotti intermedi (pari a 88,67 euro per ettolitro), previsto a decorrere dal 1o gennaio 2015, al fine di tutelare un comparto fiore all'occhiello del Made in Italy, nonché l'occupazione diretta di numerosi distretti territoriali italiani.
(7-00525) «Pagano».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

bevanda alcolica

esazione delle imposte

accisa