Legislatura: 17Seduta di annuncio: 866 del 09/10/2017
Primo firmatario: PINI GIANLUCA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 09/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 09/10/2017 ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 09/10/2017 ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 09/10/2017 BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 09/10/2017 BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 09/10/2017 BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 09/10/2017 CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 09/10/2017 CASTIELLO GIUSEPPINA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 09/10/2017 GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 09/10/2017 GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 09/10/2017 GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 09/10/2017 INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 09/10/2017 MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 09/10/2017 PAGANO ALESSANDRO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 09/10/2017 PICCHI GUGLIELMO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 09/10/2017 RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 09/10/2017 SALTAMARTINI BARBARA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 09/10/2017 SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 09/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 17/10/2017 Resoconto AMICI SESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/10/2017
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 09/10/2017
NON ACCOLTO IL 17/10/2017
PARERE GOVERNO IL 17/10/2017
RESPINTO IL 17/10/2017
CONCLUSO IL 17/10/2017
La Camera,
premesso che:
la Relazione consuntiva annuale rappresenta, secondo l'impianto della legge n. 234 del 2012, il principale strumento per l'esercizio della funzione di controllo ex post del Parlamento sulla condotta del Governo nelle sedi decisionali dell'Unione europea, consentendo al Parlamento di verificare se e in quale misura il Governo si sia attenuto all'obbligo di rappresentare a livello europeo una posizione coerente con gli indirizzi espressi dalle Camere in merito a specifici atti o progetti di atti;
la Relazione è stata trasmessa dal Governo alle Camere il 5 aprile di quest'anno, in adempimento degli obblighi previsti all'articolo 13 della legge n. 234 del 2012, consentendo al Parlamento di svolgere un esame efficace ed una verifica puntuale delle indicazioni contenute nel documento;
la Relazione richiama gli atti di indirizzo adottati con riferimento a specifici progetti o questioni, sebbene non in tutti i casi sia stato precisato in quale misura essi siano stati tenuti in considerazione nella formazione della posizione italiana, limitandosi ad un generico richiamo alla coerenza della posizione del Governo con le raccomandazioni adottate in sede parlamentare;
il Governo deve essere in grado prima di tutto di perseguire gli interessi nazionali del nostro Paese, assumendo in sede europea delle posizioni se necessario anche intransigenti e mantenendo sempre la possibilità di confrontarsi con i propri interlocutori;
in questa Relazione consuntiva si rinviene troppa enfasi sui risultati ottenuti da questo Governo, mentre pochi sono i traguardi concreti effettivamente conseguiti;
la seconda parte della Relazione è dedicata alle misure adottate nel quadro delle politiche orizzontali e settoriali, e, nello specifico, riguardo alla politica estera, alla sicurezza comune, alla politica di sicurezza e difesa comune e alla stabilizzazione della democratizzazione. Particolare attenzione è dedicata ad alcuni Paesi del mediterraneo, al corno d'Africa e al Sahel;
secondo la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea le principali azioni del Governo sono state orientate al contrasto del fenomeno migratorio irregolare;
il nostro Paese ha sopportato oneri esorbitanti sotto il profilo dell'accoglienza, spesso scaricati su piccoli centri che sono stati costretti a gestire sui propri territori un flusso incessante di migranti, senza alcun valido aiuto da parte dello Stato e dell'Unione europea; migranti che alla fine finiscono con l'ingrossare le fila della criminalità nostrana;
nonostante i dichiarati impegni da parte delle istituzioni governative e comunitarie finalizzati al contrasto del fenomeno migratorio irregolare, è di tutta evidenza che tali obbiettivi, sebbene ribaditi nel corso degli anni, durante i quali gli sbarchi sulle coste italiane, comunque, hanno continuato ad intensificarsi, ad oggi si rivelano ancora semplici dichiarazioni d'intenti, stante l'emergenza migratoria in atto, così come confermato anche dall'aumento degli sbarchi c.d. «fantasma» e dalla mancanza di adeguate politiche per il trattenimento e rimpatrio degli immigrati irregolari,
impegna il Governo
1) ad orientare la propria azione in seno all'Unione europea in materia di gestione dei flussi migratori in funzione dell'obiettivo di alleggerire la pressione gravante sul nostro Paese, in primo luogo incoraggiando l'adozione di misure che finanzino collettivamente i respingimenti assistiti di coloro che non sono stati ritenuti intitolati a ricevere alcun tipo di tutela internazionale;
2) ad attivarsi per l'adozione immediata di specifiche e idonee misure volte alla tutela e controllo dei confini aerei, terrestri e marittimi, attraverso azioni di respingimento verso i confini e le coste degli Stati di provenienza, e altresì per contrastare l'ingresso irregolare di immigrati anche dagli altri stati europei confinanti;
3) a promuovere la creazione nei paesi di partenza e di transito di appositi campi al fine di realizzare sul posto la verifica dell'eventuale sussistenza dei criteri richiesti e l'esame delle stesse domande di protezione internazionale, al fine di disincentivare le partenze degli immigrati;
4) ad assicurare, anche in ottemperanza alla direttiva 2008/115/CE, che la capienza effettiva dei centri di cui all'articolo 14 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 sia tale da garantire il trattenimento di tutti i cittadini di paesi terzi il cui ingresso o soggiorno sia irregolare presenti attualmente sul territorio nazionale, aumentando anche il periodo di trattenimento fino a 18 mesi;
5) ad esigere in ambito europeo una più equa ripartizione del carico rappresentato da coloro che sono stati riconosciuti invece meritevoli di tutela internazionale;
6) a battersi in ambito europeo affinché vengano assunte le misure ritenute più idonee a stroncare il traffico di migranti irregolari, se necessario anche prospettando interventi militari di supporto nei Paesi di transito dei flussi che raggiungono il nostro Paese;
7) ad impegnarsi, anche in ambito europeo, a stipulare e rendere effettivi e operativi gli accordi bilaterali di riammissione con i paesi di origine che risultano tra le nazionalità maggiormente rappresentate tra quelle dichiarate dai cittadini stranieri al momento del loro ingresso irregolare dai confini marittimi, terrestri e aerei.
(6-00356) «Gianluca Pini, Fedriga, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Busin, Caparini, Castiello, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Molteni, Pagano, Picchi, Rondini, Saltamartini, Simonetti».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):accordo bilaterale
migrazione
migrazione illegale