ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00326

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 818 del 21/06/2017
Abbinamenti
Atto 6/00325 abbinato in data 21/06/2017
Atto 6/00327 abbinato in data 21/06/2017
Atto 6/00328 abbinato in data 21/06/2017
Atto 6/00329 abbinato in data 21/06/2017
Atto 6/00330 abbinato in data 21/06/2017
Atto 6/00331 abbinato in data 21/06/2017
Atto 6/00332 abbinato in data 21/06/2017
Atto 6/00333 abbinato in data 21/06/2017
Atto 6/00334 abbinato in data 21/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: CIMBRO ELEONORA
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 21/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
MATARRELLI TONI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
AGOSTINI ROBERTA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
ALBINI TEA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
BERSANI PIER LUIGI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
BORDO FRANCO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
BOSSA LUISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
CAPODICASA ANGELO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
D'ATTORRE ALFREDO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
EPIFANI ETTORE GUGLIELMO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
FAVA CLAUDIO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
FOLINO VINCENZO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
FONTANELLI PAOLO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
FORMISANO ANIELLO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
FOSSATI FILIPPO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
GALLI CARLO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
KRONBICHLER FLORIAN ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
LAFORGIA FRANCESCO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
LEVA DANILO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
MARTELLI GIOVANNA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
MELILLA GIANNI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
MOGNATO MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
MURER DELIA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
NICCHI MARISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
PICCOLO GIORGIO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
PIRAS MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
QUARANTA STEFANO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
RAGOSTA MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
RICCIATTI LARA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
ROSTAN MICHELA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
SANNICANDRO ARCANGELO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
SCOTTO ARTURO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
SPERANZA ROBERTO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
STUMPO NICOLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
ZACCAGNINI ADRIANO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
ZAPPULLA GIUSEPPE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
ZARATTI FILIBERTO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017
ZOGGIA DAVIDE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/06/2017


Stato iter:
21/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 21/06/2017
Resoconto GOZI SANDRO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 21/06/2017
Resoconto LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Resoconto ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA
Resoconto GEBHARD RENATE MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Resoconto BUTTIGLIONE ROCCO MISTO-UDC-IDEA
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto SBERNA MARIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto LIBRANDI GIANFRANCO CIVICI E INNOVATORI
Resoconto ABRIGNANI IGNAZIO SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Resoconto INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto ALLI PAOLO ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD
Resoconto CIMBRO ELEONORA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Resoconto SAVINO ELVIRA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto CARIELLO FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto BERGONZI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 21/06/2017

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 21/06/2017

ACCOLTO IL 21/06/2017

PARERE GOVERNO IL 21/06/2017

DISCUSSIONE IL 21/06/2017

APPROVATO IL 21/06/2017

CONCLUSO IL 21/06/2017

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00326
presentato da
CIMBRO Eleonora
testo di
Mercoledì 21 giugno 2017, seduta n. 818

   La Camera,
   premesso che:
    durante il prossimo Consiglio europeo del 22-23 giugno 2017, i leader dell'Unione europea esamineranno alcune delle questioni più urgenti, tra cui la migrazione, la sicurezza e la difesa, l'economia e i negoziati sulla Brexit;
    il prossimo vertice non potrà non tenere conto della necessità di prefigurare un futuro dell'Europa in un contesto mutato, in particolare per ciò che attiene alle relazioni transatlantiche qualora la Presidenza americana di Donald Trump confermasse gli arretramenti rispetto agli impegni assunti in ambito multilaterale, a partire dalla lotta ai cambiamenti climatici. E tuttavia, ciò può spingere l'Unione europea a doversi finalmente ripensare per rafforzare integrazione e progetto, allungando lo sguardo verso il futuro, mettendo al centro la tutela dei valori fondanti, la stabilità economica e sociale e la tutela degli interessi europei; un nuovo contesto evidente anche alla luce dell'incerta trattativa sulla Brexit, che appare ancora più confusa dopo i recenti risultati delle elezioni svoltesi nel Regno Unito;
    per quanto riguarda i temi della migrazione il Consiglio europeo dovrà valutare: l'attuazione delle misure concordate per arginare i flussi migratori verso la rotta del Mediterraneo centrale, con particolare riguardo alla Dichiarazione di Malta del 3 febbraio 2017, al Quadro di partenariato e al piano d'azione de La Valletta; monitorare gli sviluppi nel percorso del Mediterraneo orientale e l'attuazione della dichiarazione Unione europea-Turchia; ritornare sulla questione della riforma del sistema comune europeo d'asilo, anche prendendo in considerazione l'applicazione dei principi di responsabilità e solidarietà;
    nonostante prosegua l'ondata di flussi migratori verso il Mediterraneo e sulle coste italiane – in Italia nel 2016 circa 181.436 persone, di cui il 14 per cento di minori non accompagnati e un record di arrivi fra il 15 e il 20 per cento in più rispetto al 2015 – ancora assiste a una risposta europea fortemente inadeguata di fronte alla quella che viene chiamata «crisi dei rifugiati», ma che in realtà è oramai un fenomeno strutturale;
    in due anni, a fronte della decisione del Consiglio dell'Unione europea di ricollocare 160 mila rifugiati dall'Italia e dalla Grecia, al 16 giugno 2017 sono stati trasferiti soltanto 21.342 richiedenti asilo (14.297 dalla Grecia e 7.045 dall'Italia) e i Paesi membri che attuano la ricollocazione ancora pochi, mentre alcuni perseverano nel chiuderei frontiere interne. La Commissione europea nel maggio 2017 ha rinnovato per altri sei mesi il permesso di mantenere i controlli temporanei alle frontiere ad Austria, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia, annunciando tuttavia che tale rinnovo sarà l'ultimo, prendendo l'impegno per il 2018 affinché venga ripristinato il corretto e normale funzionamento dell’Accordo di Schengen sulla libera circolazione fra gli Stati, principio fondante dell'Unione europea; tale ripristino è tra le richieste prioritarie del Governo italiano inserito nelle conclusioni del Consiglio europeo del 18 e 19 febbraio 2016;
    il Parlamento europeo nel maggio 2017 ha approvato a larga maggioranza una risoluzione, che sprona la Commissione europea a non esitare nel valutare procedure di infrazione per quegli Stati che non rispettano i meccanismi di ricollocamento dei migranti e ad avvalersi di tutti gli strumenti contenuti nei Trattati;
    dopo aver avvertito ancora di recente la Polonia, la Repubblica Ceca e l'Ungheria dell'intenzione di avviare una procedura di infrazione per lo scarso impegno a farsi carico dei richiedenti asilo, la Commissione europea ha infine avviato il 14 giugno 2017 delle procedure di infrazione a carico di detti Paesi, mediante l'invio di una lettera di messa in mora;
    per quanto concerne la riforma della politica dell'Unione europea in materia di asilo e la modifica del regolamento di Dublino, particolarmente rilevante è il recente parere dell'Avvocato generale della Corte europea, secondo il quale, nel caso di situazioni di natura emergenziale, come quella degli arrivi in massa di migranti sul territorio dell'Unione europea che chiedono protezione internazionale, il vigente regolamento di Dublino sarebbe inapplicabile in quanto manca di una disciplina normativa per tali circostanze eccezionali; dunque, non sarebbe impedito il transito da un Paese di primo approdo verso altri Stati membri. Pur non costituendo una pronuncia di diritto vincolante, ma un orientamento (nel merito della specifica causa in oggetto la parola decisiva spetta alla Corte di giustizia dell'Unione europea tale pronunciamento è autorevole ed è destinato ad avere importanti ripercussioni, in quanto ravvisa un vuoto normativo ponendo la necessità di una riforma del regolamento di Dublino non più rinviabile;
    particolarmente rilevante è altresì il dibattito in corso al Parlamento europeo sulla proposta di modifica del regolamento di Dublino, a partire dal nuovo testo depositato in Commissione Libe dalla relatrice svedese Cecilia Wikstrom che prevede finalmente l'adozione del principio di solidarietà tra gli Stati e quindi verso la direzione di un vero diritto di asilo comune europeo; ad ogni modo sono forti le resistenze degli Stati all'interno del Consiglio europeo, a partire da quelli del blocco del Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia), che fanno muro per far saltare l'accordo sulla riforma;
    in ogni caso, il Governo italiano ha espresso da tempo nelle sedi europee una chiara posizione per una revisione del regolamento di Dublino e in favore un sistema di asilo europeo, sostituendo il criterio del primo Paese d'accesso con quello di un sistema centralizzato e per un'equa condivisione delle responsabilità fra gli Stati membri – non accettando proposte peggiorative di riforma che contemplino pre-procedure che finiscono per complicare la situazione degli Stati di primo ingresso, aggravandone la responsabilità per l'accoglienza, e valutando come inaccettabile il principio della così detta solidarietà flessibile;
    il tema della gestione comune del fenomeno migratorio deve, infine, intervenire sulle cause profonde delle migrazioni, partendo dall'implementazione del Quadro di partenariato, mediante accordi di partenariato strategico di lungo periodo per l'immigrazione e dotati di risorse adeguate, per offrire un modello di cooperazione efficace, rafforzando le iniziative per il contrasto al traffico di esseri umani, senza dimenticare i progetti di cooperazione allo sviluppo come strumento per la creazione di posti di lavoro nei paesi d'origine; in tale direzione si sta già comunque muovendo l'Italia con il fondo per l'Africa, le cui risorse devono essere impiegate per lo sviluppo e non per fermare i migranti;
    rileva, altresì, il buon esito del recente vertice G7 di Taormina – con riferimento specifico alla sessione allargata ai responsabili delle principali organizzazioni internazionali e ai leader di Tunisia, Niger, Nigeria, Kenya ed Etiopia – e alla successiva Conferenza di Berlino relativa alla G20 Africa Partnership; tali appuntamenti hanno segnato nuovi passi per una sempre più intensa cooperazione con i Paesi del continente africano e l'Unione africana, cooperazione di cui l'Unione europea può rendersi protagonista, al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile e la stabilizzazione delle aree di crisi, nonché per assicurare una rapida ed effettiva implementazione dell'Accordo di Parigi per il contrasto dei mutamenti climatici, il cui impatto ha notevoli conseguenze sulla crescita economica c sulla stabilità. Tale processo è destinato a ricevere ulteriore impulso grazie al Vertice Unione europea-Africa in programma a fine novembre 2017 ad Abidjan e con l'avvio dei negoziati per definire il nuovo quadro giuridico per il partenariato Unione europea-ACP destinato a sostituire l'Accordo di Cotonou, che terminerà nel 2020;
    per quanto concerne i temi della sicurezza e difesa, sulla base delle sue precedenti conclusioni, il Consiglio europeo esaminerà i progressi compiuti e volti al rafforzamento della cooperazione dell'Unione europea in materia di sicurezza e difesa esterni, fornendo orientamenti strategici, e dovrà esaminare anche i profili di sicurezza interna all'Unione europea;
    i temi della sicurezza esterna e difesa, in un contesto geopolitico complesso e in continua mutazione diventano sempre più cruciali; la cooperazione dell'Unione europea in tali campi dovrà essere rafforzata, tenendo conto dei seguenti profili: il piano di attuazione della strategia globale dell'Unione europea in materia di sicurezza e difesa, le proposte volte a intensificare la cooperazione tra l'Unione europea e la Nato in attuazione della dichiarazione congiunta di Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, Jean- Claude Juncker, presidente della Commissione europea, e Jens Stoltenberg, Segretario generale della Nato;
    da segnalare, quale primo passo concreto verso una maggiore integrazione in materia di difesa europea, la recente proposta della Commissione europea di istituire un fondo unico dove convogliare le risorse per sviluppare una filiera industriale della difesa comune; un approccio ambizioso che dovrebbe fungere da apripista in una diversa ottica per il bilancio europeo post-2020, ma profondamente sbagliato lì dove si prevede che le spese degli Stati membri saranno espunte al calcolo ai fini del debito;
    per quanto attiene ai temi dell'occupazione, crescita e competitività, il Consiglio europeo sarà chiamato a prendere atto dei progressi compiuti verso la realizzazione, entro il 2018, delle diverse strategie varate dalla Commissione europea per il completamento del mercato interno, incoraggiando le istituzioni europee e gli Stati membri a compiere ulteriori sforzi, specie per quanto riguarda l'unione dei mercati dei capitali e mercato unico digitale. Il Consiglio europeo dovrebbe inoltre approvare le raccomandazioni specifiche per Paese integrate per concludere il semestre europeo del 2017;
    per consolidare la crescita in Europa, occorre sostenere le proposte ambiziose contenute nei documenti di riflessione presentati dalla Commissione europea come seguito del libro bianco di marzo 2017 sul futuro dell'Europa, a partire dal completamento dell'Unione economica e monetaria e da un approfondimento della dimensione sociale dell'Europa e da una più efficace gestione della globalizzazione, con l'obiettivo di attivare un nuovo processo di convergenza che assicuri migliori condizioni di vita e di lavoro in Europa;
    per quanto riguarda le relazioni esterne, i leader europei dovranno affrontare le questioni rilevanti per il prossimo G20 che si terrà il 7 e 8 luglio 2017 in Germania, ad Amburgo, di cui l'Unione europea è membro a pieno titolo insieme a quattro dei suoi Stati membri, e che rappresenterà un'opportunità per rilanciare un ruolo forte dell'Europa sulla scena mondiale per difendere e rafforzare la cooperazione economica globale in favore della crescita e dell'occupazione e per assicurare l'attuazione dell'Accordo di Parigi per il contrasto dei mutamenti climatici;
    il Governo tedesco, in piena sintonia con le proposte del Governo italiano, è intenzionato a porre lo sviluppo in Africa al centro della presidenza del summit – consci del fatto che lo sviluppo nel continente africano, con alti tassi di crescita demografica in aumento per i prossimi anni e a fronte di un progressivo invecchiamento della popolazione europea, rappresenti un'opportunità. Favorire l'attrazione e il potenziamento degli investimenti dell'Unione europea nei Paesi di origine, in una visione nuova, non coloniale, è l'unica risposta strategica e di prevenzione delle migrazioni di massa verso l'Europa;
    l'annunciato ritiro degli Stati Uniti dall'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici pone la necessità di lavorare affinché l'Unione europea rafforzi la capacità di cooperare con gli altri maggiori attori internazionali in favore di una crescita economica inclusiva e di uno sviluppo sostenibile, anche al fine di giungere alla sottoscrizione di una dichiarazione conclusiva per il rispetto degli accordi di Parigi sul clima, firmata da tutti gli altri Stati membri del G20 – tenendo conto che anche Paesi come la Cina e l'India si stanno orientando verso programmi di riforme energetiche per la decarbonizzazione dell'economia in favore delle rinnovabili;
    infine, nel formato Unione europea 27 si esamineranno gli ultimi sviluppi intervenuti nei negoziati Brexit, che hanno preso avvio il 19 giugno 2017 a Bruxelles, nonché il tema della ricollocazione delle agenzie dell'Unione europea attualmente situate in Regno Unito, per cui rileva la candidatura di Milano ad ospitare l'Agenzia europea per i medicinali;
    tenuto conto di quanto già deliberato in occasione delle Comunicazioni rese alla vigilia dei precedenti Consigli europei, con particolare riferimento a quello del 15 e 16 dicembre 2016, del 9 e 10 marzo e al Consiglio europeo Articolo 50 del 29 aprile 2017,

impegna il Governo:

1) per quanto attiene ai temi della migrazione, ribadire la necessità di riaffermare il sostegno di Commissione europea e Stati membri a favore degli Stati membri in prima linea nell'attesa di una più ampia riforma del sistema comune europeo dell'asilo e per procedere con urgenza al superamento delle regole del regolamento di Dublino, in favore di un meccanismo permanente e un sistema comune di asilo europeo improntato ai principi di solidarietà;
2) a ribadire, altresì, la sua proposta di porre in stretta correlazione il rispetto dello stato di diritto, comprensivo del diritto di asilo e dei principi di solidarietà e responsabilità stabiliti dai Trattati, con il relativo accesso a finanziamenti e a fondi europei da parte degli stati membri;
3) per quanto attiene ai temi della crescita, competitività ed occupazione, a ribadire il sostegno al perseguimento di una robusta politica commerciale dell'Unione europea in difesa di un sistema multilaterale aperto e inclusivo, basato su regole che garantiscano parità ai accesso ed un'adeguata difesa contro pratiche sleali e discriminatorie, con un ruolo centrale per l'Organizzazione mondiale del commercio; a rinnovare il proprio appoggio alle diverse strategie adottate con l'obiettivo di completare il mercato interno, nelle sue diverse dimensioni, entro il 2018; ad esprimere il proprio sostegno alle proposte ambiziose contenute nei documenti di riflessione presentati dalla Commissione europea come seguito del libro bianco di marzo 2017 sul futuro dell'Europa, con particolare riguardo al completamento dell'Unione economica e monetaria e al rafforzamento della dimensione sociale dell'Europa, anche per superare gli effetti distorsivi della globalizzazione; a chiedere con forza l'elaborazione di soluzioni innovative che rafforzino la base industriale dell'Unione europea, duramente colpita dalla crisi e strumento essenziale per la crescita;
4) per quanto attiene ai temi della protezione esterna e difesa comune europea, a proseguire l'azione di rafforzamento e di maggiore integrazione della sicurezza e difesa del continente necessitato dall'attuale contesto geopolitico;
5) per quanto attiene ai temi della sicurezza interna e della lotta al terrorismo, a sostenere la necessità di cooperare a livello dell'Unione europea per fermare l'estremismo violento e combattere la diffusione della radicalizzazione, ostacolare le diverse forme di finanziamento al terrorismo, facilitando lo scambio rapido e mirato di informazioni tra Stati membri e autorità di contrasto e banche dati, sviluppando nuove tecnologie volte a migliorare il rilevamento automatico di contenuti che incitano la violenza terroristica;
6) in particolare, in vista del prossimo G20 che si terrà il 7 e 8 luglio 2017 in Germania:
   a) a rinnovare gli sforzi per consolidare gli impegni europei con l'Africa, rilanciando la necessità di maggiori risorse per gli investimenti nell'ambito del Quadro di partenariato strategico con i Paesi di maggiore flusso e transito di profughi, migranti climatici ed economici, incrementando azioni mirate e i progetti di cooperazione allo sviluppo per intervenire sulle cause all'origine delle migrazioni;
   b) a incoraggiare un ruolo proattivo dell'Unione europea al G20 volto a rafforzare la cooperazione economica globale quale strumento per assicurare una crescita economica inclusiva e sostenibile, a difendere gli impegni assunti con l'Accordo di Parigi sul clima, riaffermando l'impegno dell'Unione europea a guidare la transizione globale verso l'energia pulita, garantendone una sua rapida ed effettiva implementazione, insieme alla piena attuazione dell'Agenda europea del 2030 per lo sviluppo sostenibile.
(6-00326)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Cimbro, Duranti, Matarrelli, Roberta Agostini, Albini, Bersani, Franco Bordo, Bossa, Capodicasa, D'Attorre, Epifani, Fava, Folino, Fontanelli, Formisano, Fossati, Carlo Galli, Kronbichler, Laforgia, Leva, Martelli, Melilla, Mognato, Murer, Nicchi, Piccolo, Piras, Quaranta, Ragosta, Ricciatti, Rostan, Sannicandro, Scotto, Speranza, Stumpo, Zaccagnini, Zappulla, Zaratti, Zoggia».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mercato comunitario

politica comunitaria

asilo politico