Legislatura: 17Seduta di annuncio: 551 del 20/01/2016
Primo firmatario: FARINA DANIELE
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 20/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 BORDO FRANCO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 D'ATTORRE ALFREDO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 FAVA CLAUDIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 FOLINO VINCENZO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 GALLI CARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 GREGORI MONICA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 PIRAS MICHELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016 ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 20/01/2016 Resoconto ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA) INTERVENTO GOVERNO 20/01/2016 Resoconto ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA) DICHIARAZIONE VOTO 20/01/2016 Resoconto PISICCHIO PINO MISTO Resoconto D'ALESSANDRO LUCA MISTO-ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE ALA-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO Resoconto BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE Resoconto BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE Resoconto CHIARELLI GIANFRANCO GIOVANNI MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI Resoconto CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI Resoconto MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto MAROTTA ANTONIO AREA POPOLARE (NCD-UDC) Resoconto SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto SANTELLI JOLE FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto ERMINI DAVID PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/01/2016
ACCOLTO IL 20/01/2016
PARERE GOVERNO IL 20/01/2016
DISCUSSIONE IL 20/01/2016
APPROVATO IL 20/01/2016
CONCLUSO IL 20/01/2016
La Camera,
udite le comunicazioni del Ministro della giustizia sull'amministrazione della giustizia, ai sensi dell'articolo 86 del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, come modificato dall'articolo 2, comma 29, della legge 25 luglio 2005, n. 150;
tali comunicazioni rappresentano un atto di estrema rilevanza ai fini della definizione programmatica della politica «in fieri» rispetto alla giustizia, che non possono che essere esaminate attentamente da parte del Parlamento;
la crisi della giustizia, civile e penale, nonché delle carceri, a causa dei numerosi e complessi problemi, cui non si è data in tanti anni adeguata risposta da parte del legislatore e del Governo, rappresenta una delle più gravi questioni del nostro Paese. Le vittime sono milioni di persone, sia per la lentezza dei processi, sia per le condizioni di detenzione inaccettabili che, peraltro, non possono che tradursi nell'aumento della recidiva, come effettivamente avvenuto in questi anni;
lo stato della giustizia italiana ha raggiunto un livello di drammaticità sconosciuto in altri Paesi democratici, rispetto al quale l'Italia versa – ancora, purtroppo – in una situazione di illegalità sostanziale, e tale da aver aperto la strada alle condanne intervenute nel tempo da parte della Corte europea dei diritti umani nei confronti del nostro Paese, solo in parte attenuate dai provvedimenti intervenuti in corso di legislatura;
è evidente, inoltre, il graduale aumento delle difficoltà di accesso del cittadino al servizio giustizia, realizzato direttamente anche attraverso il vorticoso aumento dell'importo del contributo unificato o indirettamente tramite, ad esempio, la compressione delle tutele introdotte dalla cosiddetta «legge Pinto» o di quelle garantite dall'istituto del patrocinio a spese dello Stato;
quanto ai dati, i procedimenti in sospeso ammontano a circa otto milioni e ottocentomila; cinque milioni e duecentomila, i civili; tre milioni e cinquecentomila, i penali; sono circa 1.189 le sentenze di condanna dell'Italia per violazione della Convenzione Europea. Durata media di un procedimento civile: sette anni e tre mesi; durata media di un procedimento penale: quattro anni e nove mesi; i detenuti in attesa di giudizio: 42 per cento; duemila i processi ogni anno per ingiusta detenzione, o errore giudiziario; il debito maturato dallo Stato per la lentezza dei processi: 750 milioni, già pagati, 313 milioni ancora da saldare; la durata media delle cause civili supera i sette anni, a volte durano più del doppio con costi spaventosi per i cittadini;
quanto all'intervento governativo, poi, su leggi inefficaci e criminogene, quali la cosiddetta legge «Fini-Giovanardi», nonché la cosiddetta «Bossi-Fini», in tema di stupefacenti e immigrazione, questo è stato correttivo solo in parte; a fenomeni che evidentemente richiedono approcci diversi dal penale, sono state offerte solo timide risposte;
la legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati sarebbe misura necessaria non solo per deflazionare ulteriormente il sovraffollamento carcerario, ma anche per impostare una diversa politica relativa al consumo di stupefacenti, con interventi repressivi, ma principalmente preventivi, rispetto alle condotte nelle quali effettivamente è riscontrabile la pericolosità sociale e il potenziale danno individuale;
al di là della trasformazione in illecito amministrativo, il reato cosiddetto di «immigrazione clandestina» avrebbe dovuto essere del tutto espunto dal nostro ordinamento, in quanto in contrasto con la Costituzione, punendo di fatto la persona non in conseguenza di un suo comportamento contrario alle norme, bensì per il mero trovarsi in una condizione personale di difetto di permesso di soggiorno;
le modifiche apportate recentemente alla legge «ex Cirielli» – non nella direzione auspicata – concernente prescrizione dei reati e recidiva, la mancata revisione di insufficienti piante organiche degli operatori in carcere, hanno contribuito a far discostare ben poco le nostre carceri dallo stato di emergenza. Al riguardo, a prescindere da risposte «tampone», sono necessarie serie riforme strutturali che, ovviamente, non possono essere a costo zero – consuetudine ormai affermata, ma altrettanto palesemente inadeguata;
la riforma dell'istituto della prescrizione consta di una mera dilatazione dei suoi tempi destinata a «sanare» l'insostenibile lentezza della giustizia con l'effetto di allungare sensibilmente la durata dei processi; non, invece, di un intervento mirato ed efficace sulle tipologie di reati che maggiormente hanno mostrato criticità rispetto all'interesse dello Stato alla relativa punibilità, quali, ad esempio, quelli contro la Pubblica Amministrazione, nonché contro l'ambiente;
sul reato di tortura intollerabile è quanto accaduto in Parlamento, con il provvedimento che – come già accaduto in altre legislature – giace ormai inerte, a segno della mancanza di una reale volontà politica di introdurlo;
come pure si registra grande lentezza nell'iter di provvedimenti anche incardinati su temi rilevanti quali la riforma della magistratura onoraria, le modifiche all'ordinamento penitenziario per l'effettività rieducativa della pena, le misure per il contrasto alla criminalità organizzata e ai patrimoni illeciti;
evidentemente l'iniziativa legislativa del Governo, anche in tema di giustizia, si continua a caratterizzare per gli innumerevoli provvedimenti di urgenza, dunque non strutturali, quali i decreti-legge, e per le numerose deleghe legislative su ampie materie, come anche da ultimo nel caso del disegno di legge delega al Governo recante disposizioni per l'efficienza del processo civile, peraltro spesso di una genericità eccezionale e sorprendente, ovvero talmente indefiniti da non poter costituire, secondo i dettati costituzionali, presupposto normativo per legittimare il Governo all'emanazione di decreti legislativi;
un sistema giudiziario efficace non può infine prescindere dallo stanziamento in via prioritaria di risorse adeguate e idonee per garantire l'effettività dei diritti, nonché il concreto miglioramento della qualità dell'organizzazione del sistema-giustizia,
impegna il Governo:
ad intervenire con misure realmente efficaci nella lotta alla corruzione ed alle mafie;
ad adottare iniziative per intervenire sul Testo unico in materia di stupefacenti, in linea con la sentenza 32/14 della Corte costituzionale, anche in relazione all'introduzione di un meccanismo di ricalcolo automatico delle pene comminate;
ad intervenire con urgenza sugli organici di tutte le figure che operano negli istituti di pena e nel circuito penale esterno, in particolare prevedendo nuove assunzioni, congrue ed adeguate ai nuovi compiti che la legislazione va loro gradualmente affidando;
a dare impulso rispetto all'approvazione di misure per valorizzare la magistratura onoraria, di modifiche all'ordinamento penitenziario per l'effettività rieducativa della pena, nonché per il contrasto alla criminalità organizzata e ai patrimoni illeciti;
ad assumere iniziative per introdurre finalmente nel nostro ordinamento il reato di tortura in armonia con la definizione che ne dà la Convenzione di New York;
a rinforzare gli strumenti di prevenzione dei reati e controllo, assumendo iniziative per introdurre, altresì, misure per incentivare la celerità dei processi;
a promuovere concrete ed urgenti misure a tutela e sostegno delle vittime dei reati.
(6-00195) «Daniele Farina, Scotto, Sannicandro, Airaudo, Franco Bordo, Costantino, D'Attorre, Duranti, Fassina, Fava, Ferrara, Folino, Fratoianni, Carlo Galli, Giancarlo Giordano, Gregori, Kronbichler, Marcon, Melilla, Nicchi, Paglia, Palazzotto, Pannarale, Pellegrino, Piras, Placido, Quaranta, Ricciatti, Zaccagnini, Zaratti».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):violazione del diritto comunitario
diritti umani
patrocinio