Legislatura: 17Seduta di annuncio: 503 del 15/10/2015
Atto 1/01013 abbinato in data 15/10/2015
Atto 1/01008 abbinato in data 15/10/2015
Atto 1/01009 abbinato in data 15/10/2015
Atto 1/01010 abbinato in data 15/10/2015
Atto 1/01011 abbinato in data 15/10/2015
Atto 1/01012 abbinato in data 15/10/2015
Atto 1/01014 abbinato in data 15/10/2015
Atto 1/01015 abbinato in data 15/10/2015
Atto 1/01016 abbinato in data 15/10/2015
Atto 1/01017 abbinato in data 15/10/2015
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 15/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 15/10/2015 Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE) INTERVENTO GOVERNO 15/10/2015 Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE) DICHIARAZIONE VOTO 15/10/2015 Resoconto BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA Resoconto TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE Resoconto GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO Resoconto MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto CALABRO' RAFFAELE AREA POPOLARE (NCD-UDC) Resoconto PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO Resoconto MARAZZITI MARIO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO Resoconto DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/10/2015
NON ACCOLTO IL 15/10/2015
PARERE GOVERNO IL 15/10/2015
DISCUSSIONE IL 15/10/2015
RESPINTO IL 15/10/2015
CONCLUSO IL 15/10/2015
La Camera,
premesso che:
l'articolo 130 del trattato di Amsterdam si pone come obiettivo la riduzione degli squilibri tra i livelli di sviluppo delle varie regioni e del ritardo delle regioni meno favorite o insulari;
l'articolo 130 del trattato deve essere interpretato alla luce della Dichiarazione annessa al trattato (n. 30) che riconosce che tutte «le regioni insulari soffrono, a motivo della loro insularità, di svantaggi strutturali il cui perdurare ostacola il loro sviluppo economico e sociale»;
tale Dichiarazione, annessa al trattato, contribuisce alla determinazione dei vincoli assunti con la nuova formulazione dell'articolo 130, adottata ad Amsterdam, e spiega quindi che tale articolo si riferisce al ritardo di sviluppo accusato da tutte le regioni insulari dell'Unione europea;
gli svantaggi sofferti dalle regioni insulari, e che le distinguono nettamente dalle regioni continentali, derivano, seppur con diversa incidenza, dall'assenza di economie di scala per le imprese, dal sovraccosto dei trasporti e delle comunicazioni, dalla doppia insularità sofferta dalle isole minori, dal costo elevato delle infrastrutture;
gli svantaggi sofferti dalle regioni insulari devono esser colmati con l'adozione di misure specifiche anche nel campo sanitario;
è indispensabile tenere in debito conto gli handicap naturali come fattori in grado di determinare la fragilità di un'economia e conseguentemente avere effetti sulla salute e sulla sanità, come nel caso delle regioni insulari;
è noto che la sanità e più in generale il tema della salute, ha in una regione insulare maggiori costi che in qualsiasi altra regione;
in Italia non si è mai misurato e compensato tale costo rispetto al costo reale e alla gestione dei servizi sanitari;
il carattere permanente delle peculiarità connesse all'insularità richiede un approccio integrato e complesso a politiche sanitarie e sociali che tengano conto di questi fattori;
l'accordo tra la regione Sardegna e il Governo Prodi del 2006 sull'attribuzione alla Sardegna del 100 per cento del costo della gestione sanitaria non solo è risultato iniquo rispetto ad altre regioni ma soprattutto non ha tenuto in nessun conto il fattore insulare nel costo sanitario;
la grave gestione della sanità sarda non deve indurre ad attribuire solo giudizi pesanti sull'operato della regione sarda, tutti comprensibili per molti versi, ma deve portare a valutare anche elementi strutturali come appunto il riequilibrio dei fondi spettanti alla regione anche in virtù del carico derivante dagli squilibri insulari nell'ambito sanitario,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di riequilibrare l'accordo del 2006 tra Stato e regione, garantendo alla Sardegna, in termini di attribuzioni di risorse, un trattamento proporzionale alla pari della regione Sicilia, regione insulare e a statuto speciale;
a valutare l'opportunità di definire parametri di misurazione del divario insulare in tema sanitario e provvedere a compensarlo con appositi stanziamenti permanenti a carico dello Stato.
(6-00173) «Pili».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):regione insulare