ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00154

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 456 del 07/07/2015
Abbinamenti
Atto 1/00921 abbinato in data 07/07/2015
Atto 1/00924 abbinato in data 07/07/2015
Atto 1/00927 abbinato in data 07/07/2015
Atto 1/00928 abbinato in data 07/07/2015
Atto 1/00926 abbinato in data 07/07/2015
Atto 1/00930 abbinato in data 07/07/2015
Atto 1/00932 abbinato in data 07/07/2015
Atto 1/00931 abbinato in data 07/07/2015
Atto 1/00939 abbinato in data 07/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 07/07/2015


Stato iter:
07/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 07/07/2015
Resoconto FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 07/07/2015
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Resoconto MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 07/07/2015

NON ACCOLTO IL 07/07/2015

PARERE GOVERNO IL 07/07/2015

DISCUSSIONE IL 07/07/2015

RESPINTO IL 07/07/2015

CONCLUSO IL 07/07/2015

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00154
presentato da
PILI Mauro
testo di
Martedì 7 luglio 2015, seduta n. 456

   La Camera,
   premesso che:
    in Sardegna nei prossimi mesi andranno all'asta più di 700 immobili (prime case con annesse aziende agricole);
    si tratta di una situazione insostenibile che rischia di mettere per strada migliaia di persone senza prima casa, aziende e futuro;
    è una situazione che va affrontata senza perdere ulteriore tempo sia con interventi legislativi che amministrativi;
    la grave situazione economico-finanziaria delle aziende agricole sarde conseguenza dei provvedimenti legislativi della regione Sardegna dichiarati incompatibili dalla Commissione europea rischia di compromettere definitivamente il sistema agricolo sardo;
    con la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea del 23 febbraio 2006, a seguito di un lungo contenzioso avviato dalla Commissione europea già nel 1997, con la decisione 97/612/CE del 16 aprile 1997, sono stati dichiarati incompatibili con il mercato comune gli aiuti concessi dalla regione Sardegna a diversi settori agricoli, sotto forma di concorso degli interessi, in applicazione della legge regionale n. 44 del 1988 e di quattro delibere della giunta regionale adottate dal 1988 al 1992;
    in conseguenza di tale decisione, sono state applicate da parte degli istituti bancari misure di recupero dei finanziamenti che si sono rivelate insostenibili per le aziende interessate, determinando una situazione di vera e propria emergenza socio-economica, con la messa all'asta di numerose prime case e connesse aziende e il rischio della scomparsa di un fondamentale settore produttivo della regione Sardegna;
    di fronte a questa situazione, nella scorsa legislatura sono state assunte, con il più ampio consenso di tutti i gruppi parlamentari, numerose iniziative, tra le quali si ricordano in particolare la risoluzione a firma Pili e del presidente della Commissione Agricoltura Russo approvata il 26 novembre 2008 e l'avvio, da parte della stessa Commissione, di un'indagine conoscitiva sulla crisi finanziaria del comparto agricolo, con particolare riferimento alla situazione della regione Sardegna;
    tali iniziative sono culminate con l'approvazione di provvedimenti di sospensione dei giudizi pendenti e con apposite norme nell'ambito delle leggi finanziarie;
    la sospensione delle procedure di recupero e delle esecuzioni forzate in danno delle prime case e aziende interessate aveva consentito di evitare conseguenze irreversibili per le famiglie oggetto di esecuzione forzosa per la prima casa e l'agricoltura sarda;
    l'assenza di una norma di proroga o di ripristino di quella sospensione anche attraverso una nuova norma in tal senso rischia di generare un disastro economico e sociale senza precedenti;
    la reiterazione della norma di sospensione è indispensabile perché sino ad oggi non sono state individuate soluzioni efficaci per la ristrutturazione dei predetti debiti e di quelli che ne sono conseguiti, in quanto il lavoro svolto come si evince dai numeri riportati in premessa non è stato in grado di risolvere positivamente la questione;
    per scongiurare il riaprirsi della crisi, con la ripresa delle procedure esecutive, e per consentire la messa a punto degli interventi diretti alla definitiva soluzione della vicenda, si rende pertanto necessario reiterare ed eventualmente prorogare il termine per la formulazione di proposte operative da parte di un'apposita commissione Stato regione e, al tempo stesso, reiterare e prorogare la sospensione dei giudizi pendenti, delle procedure di riscossione e recupero e delle esecuzioni forzose relative ai suddetti mutui;
    per evitare che le imprese suddette vengano escluse dalla partecipazione dei bandi ad evidenza pubblica per l'utilizzo dei fondi comunitari e il conseguente utilizzo delle stesse risorse finanziarie,

impegna il Governo

ad assumere iniziative per la proroga della sospensione dei giudizi pendenti, relativi alle esecuzioni forzate sulle prime case nei casi di cui in premessa sino al 31 dicembre 2016.
(6-00154) «Pili».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sentenza della Corte CE

crisi monetaria

utilizzazione degli aiuti