ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12575

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 879 del 26/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: FRACCARO RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 15/11/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 26/10/2017
Stato iter:
22/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/11/2017
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 22/11/2017
Resoconto FRACCARO RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/10/2017

ATTO MODIFICATO IL 31/10/2017

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 15/11/2017

DISCUSSIONE IL 22/11/2017

SVOLTO IL 22/11/2017

CONCLUSO IL 22/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12575
presentato da
FRACCARO Riccardo
testo presentato
Giovedì 26 ottobre 2017
modificato
Mercoledì 15 novembre 2017, seduta n. 886

   FRACCARO, CIPRINI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   la società Sait-Consorzio delle cooperative di consumo trentine, con sede legale e stabilimento a Trento, a seguito di congiuntura economico-finanziaria negativa, ha pianificato un progetto di razionalizzazione aziendale, attraverso misure di contenimento che hanno portato alla riduzione dei costi del personale, culminato nel mese di aprile 2017 con la sospensione a zero ore per 389 lavoratori ad oggi applicata a 83 lavoratori;

   la società in parola, con il verbale di consultazione sindacale (ex articolo 24 del decreto legislativo n. 148 del 2015), siglato in data 21 marzo 2017, si era impegnata a salvaguardare i lavoratori in esubero, attraverso una serie di misure, tra cui l'eventuale richiamo formale da parte del datore di lavoro dell'azienda, la ricollocazione degli stessi a scopo formativo e di riqualificazione professionale, la frequentazione di corsi di formazione/riqualificazione, la diversa ricollocazione esterna post licenziamento;

   Sait ha aperto in data 6 ottobre 2017 una procedura di licenziamento collettivo di 116 lavoratori;

   risulta all'interrogante che la Sait avrebbe già da qualche anno esternalizzato parti di lavori di movimentazione merci alla cooperativa Movitrento, con cui avrebbe stipulato un contratto di esternalizzazione ancor prima dell'avvio della sospensione e del collocamento in cassa integrazione guadagni straordinaria dei dipendenti;

   risulterebbe infatti alla Filcams-Cigl del Trentino che Movitrento, oltre ad occuparsi di movimentazione merci nel magazzino ortofrutta, si occupi anche dello scarico di merci presso il magazzino «generi vari e di pulizie» e dell'organizzazione del magazzino «Salumi e latticini» (attività affidate precedentemente al personale della Sait sospeso e in cassa integrazione guadagni straordinaria), nonché del servizio di navetta tra i magazzini «salumi e latticini» e «ortofrutta»;

   Filcams ritiene che se la predetta situazione trovasse conferma, sarebbe in contrasto con le norme relative alla Cassa integrazione guadagni straordinaria. Per verificare lo stato dell'arte, vista l'assenza di risposta a tre richieste di chiarimento, l'organizzazione sindacale ha richiesto a fine agosto un intervento ispettivo dell'Ufficio del Lavoro. A tal riguardo, non è noto se tale richiesta abbia avuto seguito e quali siano gli esiti dell'eventuale verifica;

   va considerato che la situazione si sta aggravando, che appare indispensabile fare piena chiarezza sulle ipotesi di sostituzione di lavoratori in cassa integrazione e che il risparmio o la contrazione dei costi da parte di una qualunque azienda non possono essere un «alibi» destinato a procurare un incremento di profitto, bensì deve corrispondere a un mutamento nell'organizzazione tecnico-produttiva oggettivo e non strumentale a espellere personale a vario titolo non gradito –:

   quali urgenti iniziative intendano intraprendere, per quanto di competenza, per favorire un riassorbimento o un ricollocamento dei lavoratori licenziati e l'applicazione delle misure di salvaguardia per i lavoratori della società Sait, che in base alle clausole contenute nel verbale di consultazione sindacale citato in premessa, potrebbero essere ricollocati anche a scopo formativo o di riqualificazione professionale;

   se i Ministri interrogati non intendano adottare iniziative, per quanto di competenza, volte a verificare i presupposti e la trasparenza della procedura di licenziamento collettivo del personale dipendente avviata dalla Sait.
(5-12575)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-12575

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Fraccaro – concernente la richiesta di iniziative per la tutela dei lavoratori licenziati dalla società SAIT Scarl-Consorzio delle cooperative di consumo trentine – passo a illustrare quanto segue.
  Come comunicato dalla Provincia Autonoma di Trento, la procedura di licenziamento collettivo che interessa 116 lavoratori, è stata avviata da SAIT il 6 ottobre scorso. Al momento la stessa si trova nella fase prevista dall'articolo 4, commi 5 e 6, della legge n. 223 del 1991 (cosiddetta fase sindacale), a cui farà eventualmente seguito la fase conciliativa presso il Servizio Lavoro della Provincia autonoma di Trento qualora le parti non raggiungano un accordo.
  Non essendo ancora conclusa tale fase sindacale, non sono noti il numero esatto degli esuberi né il piano predisposto dall'azienda per favorire il riassorbimento o la ricollocazione dei lavoratori interessati alla procedura.
  La Provincia autonoma di Trento ha precisato, inoltre, che i lavoratori oggetto di licenziamento saranno presi comunque in carico dall'Agenzia del lavoro della Provincia autonoma di Trento che proporrà percorsi di ricollocazione, mediante l'offerta di servizi personalizzati e integrati, finalizzati alla ricerca di lavoro, secondo gli strumenti previsti dal Piano di politica del lavoro della Provincia autonoma di Trento.
  La Provincia autonoma di Trento potrà verificare la sussistenza dei presupposti e la trasparenza della procedura di licenziamento collettivo nella eventuale fase amministrativa.
  Per quanto di competenza del Ministero che rappresento, preciso che con decreto n. 99469 del 20 giugno 2017, gli uffici del Ministero del lavoro e delle politiche sociali hanno approvato il programma di crisi aziendale per il periodo dal 3 aprile 2017 al 2 aprile 2018 e hanno autorizzato la corresponsione della strumento straordinario di integrazione salariale (CIGS) in favore di 391 lavoratori. L'accertamento di eventuali usi impropri della CIGS sarà oggetto di una più ampia verifica ispettiva che sarà effettuata dal Servizio Lavoro della Provincia autonoma di Trento.
  Da ultimo, posso assicurare che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali continuerà a monitorare la vicenda in parola anche alla luce delle risultanze degli accertamenti ispettivi posti in essere dal Servizio lavoro della Provincia di Trento.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

consultazione dei lavoratori

cassa integrazione