ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12252

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 855 del 21/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: TRIPIEDI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2017
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2017
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2017
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2017
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2017
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2017
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2017
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2017
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2017
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2017
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2017
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 21/09/2017
Stato iter:
19/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/10/2017
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 19/10/2017
Resoconto TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/09/2017

DISCUSSIONE IL 19/10/2017

SVOLTO IL 19/10/2017

CONCLUSO IL 19/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12252
presentato da
TRIPIEDI Davide
testo di
Giovedì 21 settembre 2017, seduta n. 855

   TRIPIEDI, DIENI, NESCI, PARENTELA, ZOLEZZI, COZZOLINO, CIPRINI, DALL'OSSO, CHIMIENTI, LOMBARDI, PESCO, VILLAROSA e ALBERTI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   fondata nel 2001, Call&Call, azienda di call center che si occupa di servizi di customer care, conta 2.500 dipendenti distribuiti nelle oltre 1.900 postazioni nelle 7 sedi operative in Italia a Cinisello Balsamo (Milano), La Spezia, Roma, Locri (Reggio Calabria), Casarano (Lecce), Pistoia e Cagliari e nella sede in Romania;

   in data 5 luglio 2017, la proprietà di Call&Call ha annunciato l'avvio della procedura di licenziamento collettivo per 129 (poi ridotti a 128 per successive dimissioni volontarie di un dipendente) dei 359 lavoratori della sede di Locri, senza prevedere alcun eventuale ammortizzatore sociale. Secondo la società, tali scelte forzate sono causa della globalizzazione dei mercati, con successive delocalizzazioni e della persistente crisi economica italiana che ha ridotto i volumi di mercato e i ricavi dell'azienda. Ad aggravare la situazione, vi è il mancato rinnovo della commessa Engie Italia (azienda di fornitura domestica di gas e luce che impegna in maniera esclusiva circa 1/3 dei lavoratori complessivi della Call&Call) presso la sede produttiva di Locri;

   la società ha offerto la possibilità a 30 dipendenti «FTE» (Full Time Equivalent) della sede di Locri di poter essere trasferiti presso la sede di Casarano, con comunicazione degli interessati da far pervenire all'azienda entro il mese di luglio 2017. Nessuno dei lavoratori, per comprensibili motivi (la più che ridotta tempistica per poter prendere la delicata decisione di spostarsi per più di 500 chilometri con tutte le conseguenze del caso, prima tra tutte l'acquisto o l'affitto di un nuovo appartamento a proprie spese) ha accettato l'offerta;

   secondo i sindacati e le rappresentanze sindacali unitarie che stanno seguendo la vicenda, gli annunciati licenziamenti non sono causati da crisi economiche od occupazionali dovute a mancanza di lavoro, ma dalla decisione dell'azienda e dalla volontà di Engie Italia che, per problemi a suo dire logistici, hanno deciso di abbandonare la locride. Contemporaneamente, infatti, Engie Italia ha chiesto a Call&Call di organizzarsi in un tempo di 3 mesi per formare circa 70 lavoratori nel sito di Casarano;

   il sito di Locri è presente in un territorio dove la malavita organizzata ha ruoli di rilievo e dove, in contrapposizione a ciò, il lavoro regolare permette di tutelare valori di particolare importanza come quello della dignità, del reddito onesto e del presidio di legalità;

   Call&Call, azienda, che in passato ha usufruito di fondi pubblici erogati dallo Stato, non è nuova a procedure di licenziamento e riassunzioni in altri siti di proprietà della stessa società. Il 23 aprile 2015, l'interrogante ha presentato l'atto parlamentare n. 5-05432 dove venivano citati il caso del 2015 dell'avvio di una procedura di licenziamento collettivo per 186 lavoratori della Call&Call della sede di Cinisello Balsamo; si tratta di lavoratori poi tutti licenziati al termine della vertenza, per assumerne di nuovi, allo stesso tempo, nelle sedi di Roma e della Calabria; nell'interrogazione si rappresentava altresì il caso del 2013 dell'avvio di una procedura di licenziamento collettivo nella sede di Genova poi ritirata per la causa persa dalla società presso il giudice del lavoro –:

   se i Ministri interrogati non intendano istituire, qualora non l'abbiano già previsto, un tavolo tecnico di confronto con l'azienda Call&Call, le rappresentanze sindacali e le rappresentanze sindacali unitarie interessate, al fine di promuovere azioni volte all'esclusione dei licenziamenti per ognuno dei 128 lavoratori dello stabilimento di Locri, prevedendo nell'immediato degli adeguati ammortizzatori sociali;

   nel caso non si riescano ad evitare i licenziamenti dei sopraindicati 128 lavoratori della Call&Call del sito di Locri, se non intendano assumere iniziative volte a prevedere un piano di ricollocamento per ognuno dei dipendenti licenziati.
(5-12252)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 ottobre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-12252

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Tripiedi – concernente i licenziamenti di dipendenti della società Call & Call srl dello stabilimento di Locri – passo a illustrare quanto segue.
  Come comunicato dal Ministero dello sviluppo economico, è attivo presso lo stesso Dicastero un tavolo per la gestione della crisi aziendale concernente lo stabilimento di Locri della società Call & Call srl. In particolare, nell'incontro tenutosi lo scorso 15 settembre, è emerso che, a seguito della decisione della società Engie – uno dei più importanti clienti della Call & Call – di spostare la propria commessa dallo stabilimento di Locri a quello di Casarano (Puglia), l'azienda di telecomunicazioni ha registrato un esubero di 129 dipendenti per i quali ha avviato una procedura di mobilità collettiva ai sensi dell'articolo 4 della legge 23 luglio 1991, n. 223.
  In tale contesto, il rappresentante del Ministero dello sviluppo economico ha sottoposto all'azienda più soluzioni volte a scongiurare il licenziamento. Precisamente, ha proposto di ricorrere alla stipula di contratti di solidarietà, in subordine, di avvalersi della cassa integrazione.
  I rappresentanti della Call & Call, nonostante tutte le proposte formulate, hanno confermato l'intenzione di procedere al licenziamento, ribadendo la totale indisponibilità a prendere in considerazione tali soluzioni e provocando la reazione delle organizzazioni sindacali che, all'indomani della riunione, hanno diffidato l'azienda dall'intraprendere i licenziamenti.
  Nei giorni successivi il Ministero dello sviluppo economico ha continuato a monitorare la vicenda, intrattenendo un continuo dialogo sia con le parti sociali che con la stessa azienda, dalla quale ha appreso che, a far data dal 20 settembre ultimo scorso, sono state inviate le lettere di licenziamento per 126 dipendenti in esubero, mentre i restanti tre hanno accettato il trasferimento presso il sito di Casarano.
  In ogni caso, il Ministero dello sviluppo economico ha comunicato che continuerà ad occuparsi di questa vicenda e procederà alla nuova convocazione del tavolo con il coinvolgimento di tutte le parti interessate.
  Evidenzio, inoltre, che, come confermato dall'ispettorato territoriale di Reggio Calabria, presso detta sede risulta depositata in data 5 luglio 2017, da parte dell'azienda, la documentazione relativa all'avvio della procedura di licenziamento, conclusa con un esame congiunto in data 7 settembre 2017 presso la Regione Calabria, con un verbale di mancato accordo.
  Risulta, poi, che in un tavolo richiesto dalle organizzazioni sindacali presso la Prefettura di Reggio Calabria e tenutosi in data 29 settembre scorso, la società ha ribadito le motivazioni che hanno portato la stessa ad avviare i licenziamenti di una parte dei lavoratori e l'impossibilità di poter utilizzare alternative atte a evitare i suddetti licenziamenti, come gli ammortizzatori sociali, in quanto non c’è ripresa dell'azienda.
  Da ultimo segnalo che il decreto legislativo n. 148 del 2015, in materia di ammortizzatori sociali, in deroga alla normativa vigente, ha previsto la concessione di peculiari misure di sostegno del reddito a favore dei lavoratori del settore dei call-center. Il decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze n. 22763 del 12 novembre 2015, e successive circolari applicative hanno dato attuazione alla normativa in materia.
  Anche per l'anno 2018 questo Ministero ha proposto la proroga di dette misure da inserire nella prossima legge di bilancio, sia per le imprese che fruiscono per la prima volta della misura, sia per quelle che ne hanno già fruito.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento collettivo

soppressione di posti di lavoro

distribuzione commerciale