ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12069

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 848 del 12/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2017
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2017
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2017
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2017
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2017
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 05/09/2017


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 05/09/2017
Stato iter:
22/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/11/2017
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 22/11/2017
Resoconto CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/09/2017

DISCUSSIONE IL 22/11/2017

SVOLTO IL 22/11/2017

CONCLUSO IL 22/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12069
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Martedì 12 settembre 2017, seduta n. 848

   CIPRINI, TRIPIEDI, GALLINELLA, COMINARDI, CHIMIENTI, LOMBARDI e DALL'OSSO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   con una nota del 6 luglio 2017 prot. n. 55 PP/cz la Cisl regionale e la Flaei-Cisl dell'Umbria hanno posto all'attenzione delle istituzioni «l'evidente fase di smobilitazione dei presìdi presenti sul territorio regionale della più grande Azienda Italiana del settore elettrico: l'ENEL Spa»;
   secondo la nota, già nel 2014 con il nuovo modello organizzativo di infrastrutture e reti, ENEL passa in Umbria da tre zone di presidio territoriale (Perugia, Terni e Foligno) a una unica zona regionale e da sette unità operative a cinque;
   nel marzo – giugno del 2016 il sito di produzione Enel di Bastardo (Perugia) viene inserito tra gli impianti marginali con conseguente ridimensionamento della struttura e trasferimento del personale in altre aziende del gruppo;
   nel giugno del 2016 viene ridimensionato l'impianto di Pietrafitta (Perugia) nell'ambito della riorganizzazione nazionale della filiera olio/gas;
   nel novembre del 2016 all'interno della divisione di infrastrutture e reti, Enel nell'ambito di un processo riorganizzativo nazionale, annuncia di voler accentrare la gestione della rete elettrica di alta tensione presso i soli 11 siti di direzione territoriale, togliendo di fatto il controllo diretto al centro operativo di Perugia;
   nel maggio del 2017 Enel mercato annuncia la chiusura a livello nazionale di 9 punti Enel, tra cui quello di Terni;
   eppure l'Enel proprio nelle aree colpite dai recenti eventi sismici in Umbria è chiamata a gestire per lungo tempo in maniera organica e sistematica le criticità nelle predette aree, tanto che l'azienda potrebbe trovarsi in difficoltà per far fronte ai numerosi impegni con la sola attuale forza lavoro; l'effetto di tale «riorganizzazione» è il conseguente rischio di perdita di numerosi posti di lavoro che si aggiungerebbero ai tanti già persi nel corso degli ultimi anni;
   forte è l'incertezza delle ripercussioni delle scelte aziendali dell'Enel sia sulla qualità del servizio elettrico in Umbria sia sul mantenimento dei livelli occupazionali dei siti produttivi dell'Enel in Umbria –:
   quali iniziative di competenza intendano intraprendere i Ministri interrogati al fine di chiarire le intenzioni di Enel spa e, nel dettaglio, le strategie aziendali della medesima in Umbria, con l'obiettivo di favorire l'elaborazione di un progetto industriale condiviso anche dalle organizzazioni dei lavoratori che abbia come fine prioritario il mantenimento dei presìdi produttivi di Enel in Umbria, a garanzia della qualità del servizio elettrico nella regione, e la tutela degli assetti occupazionali dei siti produttivi. (5-12069)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-12069

  Occorre premettere che, per quanto riguarda i siti produttivi, la società ENEL ha definito da tempo un programma di chiusura di alcuni impianti termoelettrici non più competitivi o non più richiesti dalle attuali condizioni di mercato.
  Come riferito dagli Onorevoli interroganti, in tale programma risultano anche gli impianti termoelettrici umbri di Pietrafitta e di Gualdo Cattaneo.
  In particolare, la centrale di Pietrafitta era costituita da 2 gruppi da 88 megawatt elettrici ciascuno, alimentati a gasolio, costruiti ed entrati in funzione tra il 1978 e il 1980, e da 1 gruppo da 365 megawatt elettrici alimentato a gas naturale ed entrato in esercizio nel 2003.
  Nel mese di dicembre 2013 ENEL, ai sensi della normativa vigente, ha chiesto l'autorizzazione al Ministero dello sviluppo economico a mettere definitivamente fuori servizio i 2 gruppi più vecchi. Verificato il parere di TERNA in merito all'eventuale impatto di tale chiusura sulla sicurezza del sistema elettrico nazionale, il Ministero dello sviluppo economico, in data 10 marzo 2014, ha autorizzato la messa fuori servizio definitiva dei due citati gruppi.
  La centrale di Bastardo Gualdo Cattaneo è invece costituita da 2 unità a carbone da 75 megawatt ciascuna, messe in servizio nel 1967. L'impianto presenta la peculiarità di essere collocato nell'entroterra umbro e richiede quindi un complesso sistema intermodale di trasferimento del combustibile dal porto di Ancona fino al sito di utilizzo. La logistica nel trasporto del combustibile e la minore efficienza dell'impianto, oltre alla difficile situazione di mercato, hanno contribuito negativamente al mantenimento in servizio della centrale, determinando un notevole ridimensionamento nella sua utilizzazione, fino a orientare la società ENEL alla chiusura definitiva.
  In data 11 novembre 2016, la richiesta da parte di ENEL di dismissione definitiva della centrale di Gualdo Cattaneo non è stata accolta dal Ministero dello sviluppo economico, il quale ha chiesto di non procedere per il momento alla chiusura, a causa della situazione di potenziale fabbisogno nei momenti di picco estivi e invernali, emersa dalle analisi di TERNA e connessa a una ridotta capacità di produzione del parco nucleare francese.
  Dunque, posso rassicurare gli interroganti circa il fatto che le richieste di dismissione o cessazione dell'esercizio vengono sempre valutate, attraverso il continuo confronto con il Gestore di rete TERNA, in termini di compatibilità con il mantenimento della sicurezza del sistema elettrico e con la qualità del servizio, intervenendo, laddove ci siano criticità obiettive, nell'orientare le scelte di un operatore privato nel mantenere, riconvertire e valorizzare i siti.
  In ogni caso, faccio presente che, anche nei casi di chiusura, ENEL ha attivato per gli impianti destinati a essere messi fuori servizio il «progetto FUTUR-E» per l'individuazione di potenziali nuove destinazioni, con l'obiettivo di trasformare le chiusure dei siti produttivi in una opportunità di rilancio economico e occupazionale per la zona interessata.
  Per quanto riguarda la riorganizzazione territoriale della società del Gruppo ENEL che gestisce il servizio di distribuzione elettrica (oggi E-distribuzione S.p.A.), da quanto comunicato dalla società e come affermato anche dagli Onorevoli interroganti, la medesima, nel corso del 2014, a valle di un articolato confronto sindacale, ha introdotto un nuovo assetto organizzativo che ha rivisitato i perimetri delle Zone e delle Unità operative nell'ambito del territorio nazionale.
  Lo scopo dichiarato di tale ristrutturazione, secondo la società distributrice, è quello di migliorare il funzionamento in termini di efficienza ed efficacia complessiva, attraverso una serie di aggregazioni tra strutture territoriali, che hanno richiesto, in taluni casi, una ridefinizione dei perimetri territoriali di competenza, senza tuttavia comportare una mobilità di risorse umane, in quanto le stesse continuano ad operare nelle proprie sedi di lavoro, pur nel contesto del più ampio perimetro delle nuove strutture.
  Nello specifico, la riorganizzazione nella regione Umbria prevede:
   un processo di integrazione dei territori delle ex Zone di Perugia, Foligno e Terni con la costituzione della Zona Umbria, alla quale fanno capo 5 Unità Operative dislocate in modo baricentrico sul territorio regionale, per garantire in modo ottimale il presidio dei processi tecnico operativi di riferimento;
   un processo di accentramento delle attività di manovra sugli impianti di alta tensione in un unico centro (Firenze) per motivi di ottimizzazione tecnica, che tuttavia non comporta, rispetto al centro operativo in Umbria, un cambiamento dell'assetto di riferimento, sia a livello strutturale che di dimensionamento.

  Infine, ENEL ha fatto presente che l'assetto occupazionale complessivo negli ultimi quattro anni in Umbria è sostanzialmente in equilibrio, in quanto il dimensionamento delle strutture operative della rete è stabilizzato intorno alle 300 unità, in ragione delle immissioni effettuate.
  Da ultimo, con riguardo alle preoccupazioni esposte dagli Onorevoli interroganti circa la qualità del servizio elettrico, si rappresenta che nel 2016 nella regione Umbria i minuti persi per interruzioni sono stati 33,48, in confronto all'obiettivo di qualità, stabilito dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, di 49,21 minuti.
  I concessionari della distribuzione sono comunque tenuti, a prescindere dalla dislocazione territoriale dei centri, a garantire la sicurezza del servizio, definendo piani di emergenza che prevedono, tra l'altro, anche misure di coordinamento con la Protezione civile, gli Enti Locali e la Prefettura, in caso di calamità, nonché la messa in campo di risorse umane e tecniche adeguate alla gestione degli interventi necessari.
  Assicuro in questa sede, che il Governo continuerà a prestare la massima attenzione in relazione sia alla qualità del servizio elettrico sia alla tutela degli assetti occupazionali nel territorio della regione Umbria.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sindacato

soppressione di posti di lavoro

CISL