ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/12048

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 847 del 02/08/2017
Firmatari
Primo firmatario: PALMIERI ANTONIO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 02/08/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 02/08/2017
Stato iter:
03/08/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 03/08/2017
Resoconto PALMIERI ANTONIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 03/08/2017
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 03/08/2017
Resoconto PALMIERI ANTONIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/08/2017

SVOLTO IL 03/08/2017

CONCLUSO IL 03/08/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12048
presentato da
PALMIERI Antonio
testo di
Mercoledì 2 agosto 2017, seduta n. 847

   PALMIERI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   la legge n. 62 del 2000 ha sancito che il sistema nazionale di istruzione è un sistema integrato cui partecipano anche le scuole paritarie le quali, per essere legittimate a farne parte, devono rispettare il complesso dei doveri che le norme in materia definiscono;
   le stesse norme prevedono anche diritti per le scuole paritarie che svolgono un servizio pubblico e contribuiscono alla realizzazione delle finalità di istruzione che la Costituzione attribuisce al sistema scolastico;
   ciò nonostante si assiste in più a disparità di trattamento nei confronti delle scuole paritarie tra le quali si annoverano le condizioni alle quali queste ultime possono, partecipare al piano per la scuola digitale previsto dalla legge n. 107 del 2015, per l'attuazione del quale si destinano risorse esclusivamente alle scuole statali;
   le risorse destinate all'attuazione del piano nazionale per la scuola digitale sono vincolate ad essere destinate in favore delle istituzioni scolastiche statali, in quanto provenienti dal fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche rivolto in via esclusiva a queste ultime;
   le scuole paritarie possono partecipare a progetti attuativi del piano per la scuola digitale, ma non possono essere scuola capofila della rete né beneficiare di finanziamenti diretti, assumendo in tal modo un ruolo passivo nei confronti della definizione di contenuti e modalità organizzative dei progetti stessi;
   il piano per la scuola digitale, che dovrebbe costituire il passo fondamentale per dare agli studenti e agli insegnanti le competenze necessarie per studiare e lavorare nell'era digitale, escludendo la partecipazione attiva di studenti e docenti delle scuole paritarie, nel concreto estromette oltre un milione di alunni e i loro docenti, nonostante il sapere digitale rappresenti un tema di bene comune –:
   se il Ministro non ritenga necessario assumere nel breve termine iniziative per ridefinire la normativa in materia al fine di prevedere una fonte di finanziamento che permetta alle scuole paritarie di partecipare al piano nazionale per la scuola digitale a parità di condizioni e in maniera autonoma rispetto alle istituzioni scolastiche statali. (5-12048)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 agosto 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-12048

  In tutte le azioni sin qui avviate con riferimento al Piano nazionale per la scuola digitale – sia a valere su risorse nazionali sia a valere su fondi strutturali – si sono individuate concrete soluzioni per garantire il massimo coinvolgimento di tutte le scuole, comprese quelle paritarie, attraverso la partecipazione in rete con le scuole statali.
  La partecipazione in rete è considerata quale elemento premiale che consente l'attribuzione di un punteggio aggiuntivo al progetto. Ciò in considerazione dell'importanza di attuare sinergia tra le scuole. Del resto, è lo stesso Piano nazionale per la scuola digitale che annovera tra le sue finalità anche quella di favorire la sinergia, la collaborazione, la creazione di reti e di contatti tra le scuole.
  Evidenzio, altresì, che il riconoscimento di una premialità alla creazione di reti, oltre che rappresentare un'importante innovazione rispetto a tutti i precedenti bandi relativi a dotazioni infrastrutturali e di hardware, gestiti dal MIUR – sia su fondi nazionali che su fondi comunitari – rappresenta un precipuo segnale di attenzione verso le scuole paritarie.
  La partecipazione in rete delle scuole paritarie riveste rilevante importanza soprattutto se si considera che ciò che verrà realizzato potrà essere oggetto di utilizzo da parte di tutte le scuole appartenenti alla rete, proprio perché – come da Lei ricordato – il sapere digitale rappresenta un tema di bene comune, rispetto al quale la modalità di partecipazione in rete non implica affatto l'esclusione di una partecipazione attiva di studenti e di docenti delle scuole paritarie.
  Inoltre va rilevato, come noto, che le scuole paritarie non possono essere destinatarie dirette di finanziamenti a valere su fondi strutturali, secondo quanto previsto nelle osservazioni della Commissione europea sull'Accordo di partenariato relativo alla programmazione 2014-2020. Ciò per evitare che si configuri un aiuto di Stato. In particolare, nel testo del citato Accordo approvato dalla Commissione è previsto espressamente che «il Fondo sociale europeo e il Fondo europeo di sviluppo regionale interverranno nel settore dell'educazione pubblica, con esclusione delle scuole private e/o parificate».
  Oggi, a dire il vero, il quadro giuridico si è arricchito di una recente disposizione in merito. Giova in proposito ricordare che, nel corso dell'esame presso la V Commissione della Camera dei deputati alla legge di bilancio per l'anno 2017, sono stati approvati diversi emendamenti che mirano a chiarire, in chiave interpretativa, la portata della decisione della Commissione Europea n. 9952 del 17/12/2014, precisando che ove si parla di «istituzioni scolastiche» si debbano intendere tutte le istituzioni scolastiche che costituiscono il sistema nazionale di istruzione, al sensi della legge n. 62 del 2000.
  Alla luce di ciò, l'Amministrazione ha avviato, con collaborazione con il competente Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica l'iter per ottenere una specifica modifica del menzionato Accordo di partenariato nel senso indicato dalla disposizione recentemente approvata e nella direzione da Lei auspicata.
  Il Ministero, quindi, sta dimostrando di avere ben presente il ruolo delle scuole paritarie che, ai sensi della legge n. 62 del 2000, costituiscono il sistema nazionale di istruzione ed è sempre molto vigile nel valutare tutte le possibili soluzioni per consentire il maggiore coinvolgimento possibile delle stesse.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istruzione privata

istruzione

istituto di istruzione