ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/11244

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 786 del 28/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: CIMBRO ELEONORA
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 28/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIRAS MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 28/04/2017
SPERANZA ROBERTO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 28/04/2017


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 28/04/2017
Stato iter:
30/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/05/2017
Resoconto AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 30/05/2017
Resoconto CIMBRO ELEONORA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/04/2017

DISCUSSIONE IL 30/05/2017

SVOLTO IL 30/05/2017

CONCLUSO IL 30/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11244
presentato da
CIMBRO Eleonora
testo di
Venerdì 28 aprile 2017, seduta n. 786

   CIMBRO e PIRAS. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   da diciannove mesi il cittadino italiano, Cristian Provvisionato, è detenuto nella caserma di Nouakchott in Mauritania senza una precisa accusa;
   Provvisionato pare venga trattenuto «come figura di garanzia», poiché le autorità della Mauritania ritengono di essere state vittima di una truffa da un milione e mezzo di euro ad opera di un pool di società estere;
   Provvisionato viene contattato da Davide Castro, gestore dell'azienda milanese Vigilar Group, nell'agosto 2015 per lavorare ad un meeting di presentazione di prodotti relativi alla cybersecurity prodotti dalla azienda indiana Wolf Intelligence;
   il meeting non è mai avvenuto e la vicenda è tanto complessa quanto surreale. Nel 2015 la Mauritania aveva stipulato un contratto con un pool di società straniere, tra cui una di Milano, per la fornitura di 13 sistemi di spionaggio informatico. Sistemi che prevedevano la possibilità di inserire un trojan all'interno dei pc o degli smartphone. Pagata la fornitura, l'ultimo dei tredici sistemi, di matrice israeliana, considerato quello chiave per attivare tutti gli altri, non è stato mai consegnato;
   Provvisionato che non è un informatico, ma un contractor che si occupa di scorta non armata, venne affiancato a Leonida Reitano, giornalista specializzato nella ricerca di informazioni ricavabili da fonti pubbliche;
   Reitano e Provvisionato rimasero assieme per due giorni, finché il primo ripartì per l'Italia, mentre lui rimase in attesa del tecnico della Wolf Intelligence;
   Provvisionato fu arrestato il 1o settembre 2015 e durante i primi tre mesi, in cui non ha avuto modo di contattare i familiari che lo ritenevano disperso, ha perso trenta chili, anche perché diabetico e costretto mangiare solo riso e acqua;
   inizialmente l'accusa nei confronti di Provvisionato, interrogato da un giudice soltanto dopo 9 mesi dal fermo, era di truffa ai danni dello Stato, poi l'incriminazione è mutata in attentato alla sicurezza dello Stato. Oggi Provvisionato è trattenuto a causa di un «fermo di garanzia», in pratica è un ostaggio;
   dopo diciannove mesi, a quanto risulta agli interroganti il giudice mauritano ha deciso di prorogare le indagini, chiedendo alla Corte suprema una proroga di sei mesi. Provvisionato ha annunciato che dal 1o maggio inizierà lo sciopero della fame;
   ad opinione degli interroganti non è possibile che in tutti questi mesi non sia successo nulla, e che la famiglia di Cristian sia rimasta priva di risposte in un silenzio che logora tutti i suoi familiari –:
   quali iniziative urgenti di competenza il Governo intenda mettere in atto al fine di liberare e riportare in sicurezza in Italia Cristian Provvisionato, ingiustamente detenuto in Mauritania. (5-11244)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 30 maggio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-11244

  Desidero innanzitutto ringraziare l'On. Cimbro per consentirmi di ripercorrere una vicenda che, dopo mesi di costante impegno del Ministro Alfano, mio personale e della Farnesina, si è recentemente conclusa in maniera positiva: come sapete, il Signor Cristian Provvisionato è rientrato in Italia il 12 maggio scorso, dopo essere stato rimesso in libertà dalle Autorità giudiziarie mauritane.
  Ricordo che il Signor Provvisionato era stato fermato dalle Autorità di Nouakchott alla fine dell'agosto 2015, dopo circa due settimane dal suo arrivo in Mauritania, dove si era recato su richiesta di una società italiana che si occupa di vigilanza. Il Signor Provvisionato era stato inviato nella capitale mauritana per rappresentare una ditta indiana che commercializza prodotti tecnologici finalizzati alle intercettazioni e al controllo remoto di dispositivi elettronici.
  Da allora, Cristian Provvisionato si trovava in stato di arresto preventivo con l'accusa di far parte di una associazione internazionale finalizzata alla truffa ai danni dello Stato mauritano nel settore della sicurezza. Essendo un cittadino straniero e dunque, per le Autorità mauritane, a rischio di fuga, il Signor Provvisionato è rimasto in stato di arresto provvisorio in attesa che le indagini preliminari si concludessero. Per tutto questo tempo, grazie anche all'azione svolta dalla Farnesina, il nostro connazionale è stato trattenuto non in un carcere comune, ma all'interno di una struttura della Polizia locale. Ciò gli ha consentito di ricevere un trattamento migliore di quanto avviene normalmente in casi analoghi, anche in considerazione delle sue condizioni di salute, dal momento che il Signor Provvisionato è diabetico. Sempre grazie all'azione della Farnesina, il Signor Provvisionato ha potuto ricevere regolarmente i pacchi inviati dalla famiglia, inclusi i medicinali di cui aveva bisogno.
  L'azione della Farnesina e dell'Ambasciata a Rabat è stata, fin dal primo momento, molto decisa, sia in Italia che a Nouakchott. Numerosissimi e continui sono stati, nei 20 mesi appena trascorsi, gli interventi effettuati a livello politico-diplomatico per rappresentare alle Autorità locali la nostra viva aspettativa che la procedura giudiziaria potesse concludersi rapidamente.
  Costanti sono state anche le visite consolari rese al connazionale, il quale ha avuto contatti regolari con i suoi famigliari, che ha anche incontrato, grazie al sostegno offerto dall'Ambasciata. Sia la Farnesina che la Rappresentanza a Rabat hanno mantenuto contatti continui con la famiglia Provvisionato in Italia, che è stata ricevuta molte volte al Ministero degli Esteri. Da ultimo, il Ministro Alfano ha incontrato lo scorso 26 aprile la signora Doina Coman, madre di Cristian, assumendosi l'impegno, anche personale, di lavorare senza sosta per la liberazione del figlio.
  La tenace azione politico-diplomatica portata avanti anche personalmente dal Ministro Alfano sia in Italia che in Mauritania, è culminata nella mia missione a Nouakchott il 10 e 12 maggio scorsi. Come noto, a conclusione di tale visita ho potuto accompagnare Cristian Provvisionato in Italia.
  Come dichiarato dal Ministro Alfano, si tratta di un risultato importante che dimostra la profonda amicizia della Repubblica Islamica di Mauritania verso l'Italia nonché grande umanità verso Cristian, che con tale decisione ha potuto riabbracciare la sua famiglia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

attentato contro la sicurezza dello Stato

protezione delle comunicazioni

accusa