ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/10652

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 746 del 22/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: CRIVELLARI DIEGO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 22/02/2017
Stato iter:
30/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/03/2017
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 30/03/2017
Resoconto CRIVELLARI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/02/2017

DISCUSSIONE IL 30/03/2017

SVOLTO IL 30/03/2017

CONCLUSO IL 30/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-10652
presentato da
CRIVELLARI Diego
testo di
Mercoledì 22 febbraio 2017, seduta n. 746

   CRIVELLARI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   l'istituzione dell'Agenzia unica per l'attività ispettiva, denominata Ispettorato nazionale del lavoro, ad opera del decreto legislativo n. 149 del 2015, è stata l'opzione scelta dal legislatore delegato per perseguire «la razionalizzazione e semplificazione dell'attività ispettiva» (articolo 1, comma 7, lettera l) della legge n. 183 del 2014), in alternativa a quella, pure prevista nel citato articolo della legge delega, che contemplava l'individuazione di «misure di coordinamento»;
   l'articolo 4 (ispettorati territoriali) del decreto del Presidente della Repubblica 23 febbraio 2016 stabilisce che gli ispettorati territoriali, con a capo ciascuno un dirigente denominato «capo dell'ispettorato territoriale», hanno sede presso gli ambiti provinciali elencati, esercitando le proprie funzioni e competenze negli individuati ambiti provinciali;
   l'ispettorato territoriale del lavoro di Rovigo, con il citato decreto del Presidente della Repubblica, risulta essere stato accorpato all'ispettorato di Ferrara, costituendo così l'ispettorato territoriale del lavoro di Ferrara-Rovigo. Tale scelta rappresenta uno dei rarissimi casi in cui si è scelto di accorpare, senza argomentarne effettivamente le ragioni di fondo, uffici appartenenti a regioni diverse, a fronte di una situazione per cui gli enti che dovrebbero essere coordinati hanno tutti una struttura «regionale» (Inps-Inail) e gli enti e le strutture con i quali rapportarsi sistematicamente per l'attività di vigilanza anche essi anno struttura regionale (servizi di prevenzione dell'Asl, vigili del fuoco, guardia di finanza, carabinieri e altri);
   nonostante le rassicurazioni, da parte dei vertici dell'ispettorato, che l'accorpamento avrebbe determinato solo la gestione unitaria da parte del dirigente (unico) senza pregiudizio per le funzioni, le competenze, la professionalità e la stabilità occupazionale dei singoli uffici «accorpati», la sede di Rovigo, in assenza di provvedimenti previsti, invece, dal citato decreto del Presidente della Repubblica 23 febbraio 2016 («il direttore, con propri provvedimenti, previo parere del consiglio di amministrazione e sentite le organizzazioni sindacali (...) ripartisce le competenze tra gli uffici di cui all'articolo 2 comma 4») dal 1o gennaio 2017 è stata di fatto considerata «sede accorpata» e subordinata all'ufficio principale di Ferrara che è stato così definito da varie note pervenute dai vertici dell'ispettorato;
   l'ufficio sede di Rovigo potrebbe così risultare privo di autonomia, dipendente dalla sede «principale di Ferrara», con rischio di future ricadute negative sul personale, che rischierebbe di vedersi sottrarre funzioni e competenze attribuite alla sede «principale»;
   ciò verrebbe a produrre negative ricadute anche per gli utenti-cittadini che rischierebbero di non avere più un qualificato interlocutore sul proprio territorio, per le aziende, per le organizzazioni sindacali e per i professionisti del settore che verrebbero costretti a rivolgersi, per molte «funzioni», alla sede di Ferrara;
   esiste una assoluta peculiarità del territorio polesano caratterizzato dalla presenza di realtà produttive assolutamente variegate e distribuite da un punto di vista logistico su un territorio molto esteso –:
   se intenda chiarire attraverso quali criteri siano avvenute le scelte e la ripartizione e quali correzioni sia possibile effettuare per una corretta organizzazione dei ruoli e delle sedi dell'Agenzia unica nella provincia di Rovigo. (5-10652)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 marzo 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-10652

  L'Ispettorato nazionale del lavoro (INL), istituito con il decreto legislativo 149 del 2015, è articolato, sulla base del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2016:
   in un ufficio centrale;
   in quattro uffici interregionali denominati Ispettorati interregionali del lavoro (IIL);
   in 74 uffici territoriali denominati ispettorati territoriali del lavoro.

  L'ufficio centrale ha sede a Roma ed è ripartito in due direzioni centrali di livello generale e in 10 uffici dirigenziali di livello non generale.
  Gli Ispettorati interregionali del lavoro hanno sede a Milano, Venezia, Roma e Napoli e svolgono funzioni di coordinamento degli Ispettorati territoriali ricadenti negli ambiti regionali indicati nell'articolo 3 del predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
  Gli uffici territoriali hanno sede presso gli ambiti provinciali indicati nell'articolo 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 marzo 2016.
  Le articolazioni territoriali dell'INL subentrano nelle competenze delle Direzioni interregionali e territoriali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
  Nel delineare l'organizzazione degli uffici territoriali dell'INL ed al fine di rispettare i vincoli di spesa previsti dal decreto legislativo n. 149 del 2015, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2016 ha proseguito nell'opera di razionalizzazione, mediante accorpamento, di taluni uffici territoriali già avviata – con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 febbraio 2014 n. 121 e con il decreto ministeriale novembre 2014 – nell'ambito degli uffici territoriali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
  Al fine di assicurare una maggiore incisività ed efficienza dell'azione di vigilanza, gli accorpamenti previsti dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sono stati effettuati seguendo il criterio della prossimità territoriale degli uffici interessati che – anche in ragione di questa vicinanza – sono caratterizzati da un tessuto economico e sociale significativamente analogo e da altrettanto simili fenomeni di irregolarità.
  Voglio comunque evidenziare che gli uffici territoriali interessati da accorpamenti, quali quelli di Ferrara e di Rovigo citati nel presente atto parlamentare, ricadono nell'ambito territoriale del medesimo Ispettorato interregionale che, come detto, esercita nei loro confronti funzioni di coordinamento.
  Voglio, infine, sottolineare che gli uffici accorpati conservano la precedente articolazione in due distinte sedi provinciali, in questo caso quella di Ferrara e quella di Rovigo, con conseguente espletamento da parte delle singole sedi e del personale ad esse rispettivamente assegnato delle funzioni istituzionali e dei servizi destinati all'utenza del territorio di riferimento.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ispettorato del lavoro

rischio sanitario

sindacato