ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08541

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 616 del 29/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: RIZZO GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 29/04/2016


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/04/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/04/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 09/05/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/04/2016

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 09/05/2016

SOLLECITO IL 18/05/2016

SOLLECITO IL 25/05/2016

SOLLECITO IL 29/09/2016

SOLLECITO IL 16/01/2017

SOLLECITO IL 08/03/2017

SOLLECITO IL 22/05/2017

SOLLECITO IL 09/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08541
presentato da
RIZZO Gianluca
testo di
Venerdì 29 aprile 2016, seduta n. 616

   RIZZO e NUTI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il comune di Caltagirone, è un comune italiano di 38.828 abitanti della città metropolitana di Catania in Sicilia;
   l'ente è stato governato dal 1992 al 2012 da sindaci espressione di centro-sinistra e, a seguito delle elezioni amministrative del 2012, da una giunta espressione di una lista civica riconducibile a partiti di centro-destra;
   caso unico in Italia, alla data di presentazione del presente atto, il comune di Caltagirone è dotato, come ultimo bilancio approvato, di quello deliberato dal consiglio comunale il 28 gennaio 2013, relativo al rendiconto di gestione dell'esercizio finanziario 2011; quindi sono ben cinque anni che la città è governata con un bilancio riferito al 2011;
   l'11 marzo 2013 con deliberazione di consiglio comunale n. 6 è stato adottata dichiarazione di dissesto finanziario dell'ente;
   a seguito del dissesto finanziario, in applicazione della normativa vigente, è stata presentata al Ministero dell'interno l'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato distribuita in tre anni (articolo 259, comma 1-ter del TUEL);
   il 15 gennaio 2015 con decreto ministeriale n. 4527, il Ministero dell'interno ha comunicato la mancata approvazione dell'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Nel medesimo decreto così si statuiva: «Articolo 2 – È prescritto all'Ente, ai sensi dell'articolo 261, comma 4, del TUEL, di presentare, previa deliberazione consiliare e dentro il termine perentorio di 45 giorni, decorrenti dalla data di notifica del presente decreto, una nuova ipotesi di bilancio idonea a rimuovere le cause che non hanno consentito alla COSFEL (Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali) di esprimere parere favorevole, tenendo conto delle criticità emerse in sede d'istruttoria»;
   la giunta comunale in data 11 marzo 2015 con deliberazione n. 38 ha sottoposto all'approvazione del consiglio comunale lo schema della nuova ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato 2012-2013-2014 ritenuta «idonea a rimuovere le cause che non hanno consentito alla COSFEL di esprimere parere favorevole, tenendo conto delle criticità emerse in sede d'istruttoria»;
   il consiglio comunale in data 19 marzo 2015 con deliberazione n. 10 non ha approvato la nuova ipotesi di bilancio così come presentata dalla giunta comunale;
   il 21 aprile 2015, con delibera consiliare n. 12 è stata votata favorevolmente una mozione di sfiducia al sindaco pro tempore, dottor Nicola Bonanno;
   con decreto del Presidente della regione siciliana n. 163/Serv.1o/S.G. del 12 maggio 2015, è stato nominato il commissario straordinario nella persona dell'ingegner Mario La Rocca che si è insediato il 19 maggio 2015;
   a seguito dell'introduzione del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, che, fra l'altro, ha modificato l'articolo 259, comma 1-ter, del TUEL, l'ipotesi di bilancio che l'ente locale deve presentare al Ministero dell'interno è stata estesa ad un arco temporale di quattro anni dalla dichiarazione di disseto finanziario;
   la precedente ipotesi di bilancio 2012-2013-2014 aveva ricevuto il parere negativo del collegio dei revisori dei conti (che così scrivevano «A parere del Collegio dei revisori dei conti, l'equilibrio di parte corrente così come risultante nell'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato non realizza la condizione prevista dall'articolo 162, comma 1) e 6) del TUEL, poiché non consente (l'anno 2014) di assorbire il disavanzo complessivo di parte corrente 2012». E ancora «Relativamente alle entrate previste nell'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato al titolo I con riferimento al tributo IMU, il Collegio ritiene sovrastimata la previsione di entrata in rapporto alla riscossione»;
   il 16 marzo 2016 è stata presentata, all'attenzione del commissario straordinario, da parte del ragioniere generale dell'ente, l'attività istruttoria attuata per la redazione dell'ipotesi di bilancio riequilibrato 2012/2015, che così terminava: «L'equilibrio di parte corrente così come risultante dai dati indicati nel prospetto non realizza la condizione dell'articolo 162, comma 6, del TUEL, poiché l'anno 2014 e il 2015 non consentono di assorbire il disavanzo complessivo di parte corrente dell'anno 2012 e 2013. Lo squilibrio di parte corrente finale, per gli anni riguardanti l'ipotesi di bilancio 2012-2013-2014-2015, si attesta complessivamente a euro 8.504.863,90»;
   l'approvazione della menzionata relazione con deliberazione del commissario straordinario n. 50 del 7 aprile 2016, fa sì che, la situazione finanziaria del comune di Caltagirone, a parere degli interroganti, non rientri in nessun dettame normativo di riferimento utile a definire come l'ente stesso debba procedere per garantire il proprio funzionamento amministrativo;
   in virtù delle prossime elezioni amministrative per l'elezione del nuovo consiglio comunale e del nuovo sindaco della città, l'interrogante, è stato portato a conoscenza che in un video intervista da parte del candidato sindaco espressione del Partito Democratico, all'affermazione dell'intervistatore: «c’è una mezza intesa a livello nazionale con una specie di “salva-Caltagirone”», abbia dichiarato: «È chiaro che farò pesare che a me e stato chiesto, a livello nazionale, di accettare la candidatura perché è chiaro che, da questo, ne devono derivare anche la disponibilità e gli strumenti perché un sindaco possa governare», citazioni riscontrabili anche su un articolo del giornale La Sicilia del 31 marzo 2016, in cui il giornalista, M. Barresi, affermava «Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. E dunque il “Pigna” (fratello di Giacomo, rettore dell'università di Catania) s’è deciso. Anche perché da Roma – e questa sarà una carta da giocarsi in campagna elettorale, fra consensi e veleni – gli avrebbero sussurrato l'ipotesi di una legge “salva Caltagirone” per rimettere un po’ di conti a posto» –:
   se queste ultime affermazioni corrispondano ad intenzioni o iniziative promosse dal Governo;
   se il Governo intenda assumere iniziative per una modifica del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, per garantire il funzionamento degli enti locali che si troveranno nelle condizioni del comune di Caltagirone, che, si ribadisce, rappresenta il primo caso in Italia;
   se si intenda verificare la possibilità di assumere iniziative per creare un fondo all'interno dei capitoli di spesa del bilancio dello Stato necessario a salvaguardare i livelli minimi di sussistenza degli enti locali che, con i dovuti accertamenti, anche attraverso il coinvolgimento della Corte dei conti attestante la piena riduzione della spesa pubblica e la mancanza di danni erariali, possano trovarsi nelle condizioni del comune di Caltagirone;
   se non ritenga di valutare la sussistenza dei presupposti per inviare una task force ministeriale, presso il comune di Caltagirone, in grado di verificare la piena applicazione dei tagli di spesa previsti per i comuni in dissesto finanziario, accertando l'effettiva riduzione dei costi dell'ente anche rispetto alla media degli enti locali su base nazionale;
   se non intenda favorire la creazione di un tavolo tecnico di studio che permetta ai Ministeri e agli enti regionali di poter meglio definire modalità, strategie e interventi normativi necessari a coprire il vuoto normativo evidenziato dal caso indicato in premessa. (5-08541)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

bilancio

amministrazione locale

comune